andrea100779
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lunedì 4 gennaio 2010
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ottimo
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M'è piaciuto un sacco, grande regista e stupendi gli attori!!
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cecbig
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lunedì 4 gennaio 2010
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eccezzionale
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Ottimo film , ottimo cast !
Da vedere !
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claudi068
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lunedì 4 gennaio 2010
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solo per amanti del genere!
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Mi sono lasciato trascinare a vedere il film..e...a tratti mi sono abbioccato!
Il film è decisamente lento per una buona ora e mezza, e solo alla fine si rivitalizza un po' con alcune scene spettacolari.
Niente da dire sulle immagini e sulle ricostruzioni degli scenari, ma il film ha troppo un'impronta grottesca, che me lo ha reso veramente noioso.
E non ero il solo...in sala ho sentito solo sbadigli e commenti poco piacevoli.
Insomma un film da vedere solo se siete veramente amanti del genere, sennò lasciate perdere!
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lucinda
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domenica 3 gennaio 2010
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il coraggio di rinnovare
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Non molti miei amici hanno apprezzato la trasformazione di Holmes, ed è questo il più chiaro segno della nostra età non più verde,dicono che è un film "videoclipparo",sarà, ma io mi sono appassionata tantissimo,gli attori sono bravissimi,le battute sagaci il ritmo indiavolato ma non gratuito : il bello è che il regista,malgrado gli effetti speciali e le innovazioni,ha conservato il mistero e l'intrigo in una Londra con scorci e scenografie fascinosissime.Insomma un film ben fatto,e scusate se è poco!
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(di pgakapg)
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xxxxx
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domenica 3 gennaio 2010
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ritchie vince il confronto con la tradizionalità
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Uno Sherlock Holmes mai visto,un dottor Watson del tutto inedito: Guy Ritchie lascia alle proprie spalle ogni caratteristica della (precaria) tradizione cinematografica basata sull'investigatore londinese,apportando al personaggio principale alcune baliose correzzioni per renderlo assai godibile allo spettatore.
Lasciate a casa l'immagine di uno S.Holmes contemplativo,un dandy delle investigazioni,un uomo dai modi fini e dalle maniere raffinate "mi lamento del fatto che suoniate il violino alle3di mattina o dei vostri vestiti sporchi"; sono stati travasati dal libro solo gli spunti e le caratteristiche più interessanti del personaggio di C.Doyle: la classica ed inseparabile pipa,l'intelligenza fine,l'acume d'ingegno,una pregevole ricostruzione della londra vittoriana,il restante mancante per costruire un personaggio a tutto tondo è dato da particolari inediti e (talvolta) imprevedibili: ecco dunque Robert Downey Jr.
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Uno Sherlock Holmes mai visto,un dottor Watson del tutto inedito: Guy Ritchie lascia alle proprie spalle ogni caratteristica della (precaria) tradizione cinematografica basata sull'investigatore londinese,apportando al personaggio principale alcune baliose correzzioni per renderlo assai godibile allo spettatore.
Lasciate a casa l'immagine di uno S.Holmes contemplativo,un dandy delle investigazioni,un uomo dai modi fini e dalle maniere raffinate "mi lamento del fatto che suoniate il violino alle3di mattina o dei vostri vestiti sporchi"; sono stati travasati dal libro solo gli spunti e le caratteristiche più interessanti del personaggio di C.Doyle: la classica ed inseparabile pipa,l'intelligenza fine,l'acume d'ingegno,una pregevole ricostruzione della londra vittoriana,il restante mancante per costruire un personaggio a tutto tondo è dato da particolari inediti e (talvolta) imprevedibili: ecco dunque Robert Downey Jr. duellare poeticamente a ritmo di musica irlandese,innamorarsi platonicamente di un'amore impossibile con la avveduta ed abile ingannatrice
Rachel Mc Adams,battibeccare con il fido J.Law [l'unico (forse) che rappresenta un personaggio ricostruito abbastanza fedelmente]in dialoghi pieni di brio o scontrarsi con forze magiche,maligne,apparentemente sovrannaturali.
Ma come tutti i fili d'Arianna se percorsi a ritroso trovano un punto di partenza così l'irrazionalità parvente troverà la morte con la razionalità del protagonista, talvoltà sembrante più pazzia che genialità, talvolta aiutata dalla fermezza di Watson a non deviare il proprio percorso, ma pur sempre quell'acume d'ingegno che ha fatto appassionare milioni di lettori pagina dopo pagina e che ora farà divertire fotogramma dopo fotogramma lo spettatore.
Un'investigatore dunque, rispolverato per il XXI secolo, comune ma non banale,che riesce ad infrangere lo specchio del personaggio di C.Doyle ed uscire al di fuori di esso,un'investigatore che con il proprio modus operandi (talvolta ben "al di sopra delle righe") riesce a catturare l'attenzione dello spettatore ed a reggere il confronto con il passato,in un film dove niente è "elementare Watson".
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romifran
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domenica 3 gennaio 2010
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una strafottenza visionaria...
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Abituati come siamo all'"aplomb" di uno Sherlock un po' ingessato e molto "bon ton", alla subalternità di uno Watson comprimario, che bella sorpresa scoprire nella raffinata regia di Guy Ritchie una coppia di allegri cialtroni strafottenti e di rara intelligenza e perspicacia! Film avvincente e gustoso, magistralmente interpretato dai due protagonisti! Superbe le scenografie e la fotografia... Di certo grazie ad un budget stratosferico, ma che gioia per gli occhi quelle fantastiche inquadrature della "dirty London" vittoriana...
Ho gradito molto questa nuova chiave interpretativa e attendo con piacere il "sequel" che, a quanto sembra, non dovrebbe tardare... Concordo con la scarsa "luminosità" interpretativa di Mark Strong che, in possesso di un inequivocabile "physique du role" non buca lo schermo come dovrebbe.
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Abituati come siamo all'"aplomb" di uno Sherlock un po' ingessato e molto "bon ton", alla subalternità di uno Watson comprimario, che bella sorpresa scoprire nella raffinata regia di Guy Ritchie una coppia di allegri cialtroni strafottenti e di rara intelligenza e perspicacia! Film avvincente e gustoso, magistralmente interpretato dai due protagonisti! Superbe le scenografie e la fotografia... Di certo grazie ad un budget stratosferico, ma che gioia per gli occhi quelle fantastiche inquadrature della "dirty London" vittoriana...
Ho gradito molto questa nuova chiave interpretativa e attendo con piacere il "sequel" che, a quanto sembra, non dovrebbe tardare... Concordo con la scarsa "luminosità" interpretativa di Mark Strong che, in possesso di un inequivocabile "physique du role" non buca lo schermo come dovrebbe... Forse troppo contenuto lo spazio a lui dedicato. Ad ogni buon conto un film da vedere e da godere, come si addice ad ogni storia di cialtroni di spessore! Buona visione!
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meril
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domenica 3 gennaio 2010
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bello
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Buon film..anche se un pò reinterpretato, il personaggio di sharlok holmes rispecchia abbastanza bene la l'immagine che mi ero fatta di lui (tranne forse l'abilità nel combattimento che esce un pò dagli schemi). La sua ironia, la sua genialità e il suo rapporto con watson sono stati resi bene dal regista..risultato, un film scorrevole che sa anche divertire :)
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davidestanzione
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domenica 3 gennaio 2010
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sherlock divertissement holmes
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Le promesse per un film dal grande impatto c'erano tutte:un regista rivitalizzato da un ultimo film di buon livello in grado di riproporne esaustivamente i dettami e i vezzi stilistici originari(il sorprendente Rock 'n' rolla) e dal diradarsi delle nubi private, sensazionali scenografie vittoriane che madidano di nebbie esoteriche e un cast assai spigliato e ben amalgamato,con un autoironico un Jude Law, una sensualissima Rachel McAdams, un corpulento Mark Strong nel ruolo di un improvvisato supercattivo "a tutto schermo" e un Robert Downey jr, stilizzatissimo, stringato, fuggiasco e sardonico che, oltre a fornire una prova fisica eccelsa e una irresistibile caratterizzazione attoriale del personaggio da vero artista bohemien , avvolge Holmes in una aura da inguaribile saltimbanco, così da far risplendere il detective di Conan Doyle di una sorprendente luce decadente.
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Le promesse per un film dal grande impatto c'erano tutte:un regista rivitalizzato da un ultimo film di buon livello in grado di riproporne esaustivamente i dettami e i vezzi stilistici originari(il sorprendente Rock 'n' rolla) e dal diradarsi delle nubi private, sensazionali scenografie vittoriane che madidano di nebbie esoteriche e un cast assai spigliato e ben amalgamato,con un autoironico un Jude Law, una sensualissima Rachel McAdams, un corpulento Mark Strong nel ruolo di un improvvisato supercattivo "a tutto schermo" e un Robert Downey jr, stilizzatissimo, stringato, fuggiasco e sardonico che, oltre a fornire una prova fisica eccelsa e una irresistibile caratterizzazione attoriale del personaggio da vero artista bohemien , avvolge Holmes in una aura da inguaribile saltimbanco, così da far risplendere il detective di Conan Doyle di una sorprendente luce decadente.Ahinoi, però, tutti questi meravigliosi presupposti si sgretolano facilmente se inseriti in una dimensione funzionale a unavisione d’insiemedel film: resta la vena istrionica di Downey jr che con la sua barbetta ispida sembra strizzare l'occhio a un altro moderno risolutare di casi, il dottor House di Hugh Laurie, nonchè il gusto fotografico della pellicola, ma il risultato finale è deludente e autolimitante:Ritchie fa di tutto per far sì che dal film risalti la sua personale visione del personaggio di Holmes, ma i tempi di Lock & Stock e Revolver sono lontani, il buon Guy non è certo Tarantino nel mixare i dialoghi, molti dei quali scantonano ben presto nella logorroica, straniante e autoreferenziale faciloneria risolutiva di inspiegabili fenomenali oltretombali (la vera scommessa persa in questa rivisitazione di Holmes) e la sceneggiatura finisce con l’indurre effetti oppiacei non indifferenti dopo non molto; i duelli seppur molto suggestivi sono stantii, gli inframezzi musicali che li condiscono sembrano ora usciti dal duello spadaccino del primo Pirati dei Caraibi ora tesi a strizzare l’occhio allo spaghetti western, esulando però dal respiro epico che alcuni autori sanno conferire ancora oggi all’uso di queste indimenticate colonne sonore. La regia di Ritchie e più in generale la sua intera gestione del progetto affidatogli dal fumettista e graphic nowellist Lionel Wigram e in sé molto stimolante, appare in definitiva insufficiente e poco riuscita: il film zoppica non poco, l’intreccio scantona spesso in convenzionalismi narrativi in Conan Doyle a mio avviso del tutto assenti e lo spettatore, anziché rimanere inchiodato alla poltrona non vede l’ora di schiodarsene. Quando alla fine si assiste poi al fugace inserimento nella vicenda del professor Moriarty, il vero nemico di Holmes tralasciato in questo film a vantaggio del fantomatico Lord Blackwood, si capisce come in realtà sia già pronto un sequel da incanalare nella stessa operazione fumettopopcorn ai limiiti della godibilità.Frse mi ero illuso troppo confidando in una rivisitazione anticonvenzionale del personaggio di Conan Doyle che fosse maggiormente stratificata e in grado di andare oltre l’action,qalche risatina distillata qua e là e poco altro, ma d'altronde, vista la vena giocosa del cinema che Ritchieci ha finora proposto nei suoi sparuti progetti, forse il film non ha fatto altro che confermare le attese. Sarò forse troppo ortodosso o serioso ma secondo me era lecito aspettarsi da questo film un taglio davvero moderno che andasse oltre il divertissement, perfino da un autore come Guy Ritchie.
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[+] troppi click, watson.
(di davidestanzione)
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[+] perdonato!
(di romifran)
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antonellona
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domenica 3 gennaio 2010
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film molto gradito!!!!
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Da attenta lettrice di Sherlock Holmes,devo dire che ho trovato questo Film ben fatto e gradevole.l'unico appunto l'interpretazione di Sherlock un pò troppo poco Lord....anche se nel complesso è un ottimo Film...
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forta85
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domenica 3 gennaio 2010
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poteva essere meglio
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Che dire di questo film, è stato si un film abbastanza carino, ma non mi ha entusiasmato più di tanto: i combattimenti sono un po' piatti, le battute ci sono ma fanno solo sorridere.
Comunque non è un britto film: gli attori interpretano bene il loro ruolo e finalmente si vede uno Shrlock Holmes diverso da quello comunemente ritratto.
In conclusione è un film da vedere ma non aspettatevi chissà cosa
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