danzan27
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mercoledì 6 gennaio 2010
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ironia, boxe e abduzione: elementare watson
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Gli assassinii di cinque giovani donne conducono Sherlock Holmes sulle tracce di Lord Blackwood,figura torva forzata dalle sue colpe al giudizio della forca. L’ultimo desiderio del nobile è vedere il proprio nemico.Separato da Holmes dalle sbarre della cella,Blackwood vibra parole sinistre - il presagio oscuro di una sfida delle forze sovrannaturali a quelle terrene - profetizzando il proprio ritorno. Pochi giorni dopo Holmes e il fido Dottor Watson vengono convocati dalla polizia per indagare sulla scomparsa della salma di Blackwood dal tumulo. La situazione si intrica ancor più con la visita di Irene Adler,vecchia conoscenza di Holmes legata al mondo delle truffe e della malavita,e con l’incrinarsi – con taglio divertito – del rapporto con Watson,prossimo alle nozze.
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Gli assassinii di cinque giovani donne conducono Sherlock Holmes sulle tracce di Lord Blackwood,figura torva forzata dalle sue colpe al giudizio della forca. L’ultimo desiderio del nobile è vedere il proprio nemico.Separato da Holmes dalle sbarre della cella,Blackwood vibra parole sinistre - il presagio oscuro di una sfida delle forze sovrannaturali a quelle terrene - profetizzando il proprio ritorno. Pochi giorni dopo Holmes e il fido Dottor Watson vengono convocati dalla polizia per indagare sulla scomparsa della salma di Blackwood dal tumulo. La situazione si intrica ancor più con la visita di Irene Adler,vecchia conoscenza di Holmes legata al mondo delle truffe e della malavita,e con l’incrinarsi – con taglio divertito – del rapporto con Watson,prossimo alle nozze. Il detective londinese viene calato in una nuova avventura,giostrata con equilibrio tra l’atmosfera vaporosa di intriganti misteri legati all’occulto e i fiumi sotterranei dell’ordito massone,tra l’azione e l’ironia arguta. Il filo della storia è guidato da un ago che attraversa i vertici della Londra vittoriana,ospite dei nuovi edifici magniloquenti e dei quartieri residenziali benestanti,e i bassifondi delle baraccopoli maleodoranti,della vita brulicante,intensa e misera della popolazione comune. L’azione frenetica e la singolare capacità abduttiva di Holmes trascinano lo spettatore in una pellicola dominata dal protagonismo di Robert Downey jr.,convincente nonostante le difformità rispetto all’originale letterario – alto, snello,gli esili tratti del viso vinti dal naso aquilino – capace di mettere in risalto le falde stravaganti del detective, la sfrontatezza, la genialità, la sregolatezza. Ironia pungente e imprevedibilità – che si sposa con la genialità intuitiva – sono le vene che arricchiscono l’intreccio. Si registra uno stacco rispetto al noto Holmes di Basil Rathbone,attore aderente nella fisicità al modello,ma rappresentante di una tendenza più aristocratica e raffinata del personaggio che qui viene soppiantata da un profilo più propriamente adatto a muoversi in ogni ambiente. Trovando una continuità imprevista,Guy Ritchie inanella la seconda prova di valore - dopo RockNRolla - in un anno. Pur restando entro i margini del film d’intrattenimento,si smuove dal territorio ben conosciuto delle vivaci storie popolate da una moltitudine di personaggi,ciascuno delineato da pochi segni ben marcati,armato di salaci battute e spinto sulle strade dell’illegalità di cui realizza un tratto del quadro corale spassoso. Non si assiste alla ormai consueta orchestrazione di onde distinte destinate a infrangersi l’una sull’altra nella mareggiata finale; Ritchie riesce a incanalare la sua vivacità espressiva spostando le medesime componenti generali – battute,personalità eccentriche,bassifondi - verso un modello nuovo,un nuovo modo di raccontare una storia. Gli espedienti registici dei lavori passati riaffiorano qua e là,nelle scene di lotta e nella veloce esposizione del processo abduttivo che,come in una somma,visualizza gli elementi in sequenza per generare la teoria a partire dai fatti. L’incalzare di tali processi che dipanano la matassa dell’intreccio risulterebbe affannoso senza una conoscenza pregressa della singolari capacità di Sherlock Holmes,ma la sua celebrità è tale da consentire alla trama di scorrere su binari spesso invisibili. Un film avventuroso,d’intrattenimento,non investigativo in senso stretto; lasciarsi trasportare ripaga della fiducia.
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nanda
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mercoledì 6 gennaio 2010
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piacevolmente stupita
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Non ho voluto vedere special vari o commenti mi sono affidata al pacchetto che il trailler offriva: regista, attori, trama. E a dire il vero nonostante AMO i due protagonisti e mi piaccia il genere sono andata a vederlo col timore che il battage pubblicitario fosse il solito specchietto per allodole. Invece.... Sorpersa!!! mi sono seduta in sala e sono rimasta affascinata dall' inizio alla fine, robert downey e jude lowe sono come sempre bravissimi e bellissimi diretti in modo splendido da un ottimo regista che non ci presenta solo azione come potevano farci pensare i promo ma ci fà vivere una bella atmosfera da romanzo giallo .
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mariella perugini
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martedì 5 gennaio 2010
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visione del film
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Non ho visto Sherlok Holmes e non ritengo Guy Ritchie un regista di talento, ma vorrei chiedere l'opinione a chi l'ha visto se la sua visione è adatta ad un ragazzino di 12 anni visto che i suoi compagni lo hanno invitato. Io non sono come altre mamme che lasciano decidere al loro figlio di vedere quello che vuole perchè ritenuto già grande. Io sono molto attenta nella scelta dei film anche perchè a mio figlio piacciono ancora i film di animazione che purtroppo vengono esclusi dai suoi compagni perchè attratti dai film più morbosi i o cinepanettoni tipo Natale a Bervery Hills o Io e Marlyn etc. Chi mi sa consigliare se permettere la visione di questo film oppure è violento e trattato con contenuti un pò pesanti per la sua età? Meglio evitare? Grazie .
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Non ho visto Sherlok Holmes e non ritengo Guy Ritchie un regista di talento, ma vorrei chiedere l'opinione a chi l'ha visto se la sua visione è adatta ad un ragazzino di 12 anni visto che i suoi compagni lo hanno invitato. Io non sono come altre mamme che lasciano decidere al loro figlio di vedere quello che vuole perchè ritenuto già grande. Io sono molto attenta nella scelta dei film anche perchè a mio figlio piacciono ancora i film di animazione che purtroppo vengono esclusi dai suoi compagni perchè attratti dai film più morbosi i o cinepanettoni tipo Natale a Bervery Hills o Io e Marlyn etc. Chi mi sa consigliare se permettere la visione di questo film oppure è violento e trattato con contenuti un pò pesanti per la sua età? Meglio evitare? Grazie . Mariella Perugini
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[+] bello!
(di nanda)
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-ary-
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martedì 5 gennaio 2010
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l' "elementare watson" non c'è
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finalmente uno sherlock holmes un po' diverso!
La cosa più bella è stato il leggero humor che caratterizza il film.
Ottimi interpreti, colpi di scena, scene d'azione mozzafiato, colonna sonora mica male... insomma che volete di più?
Alla faccia di tutti quelli che si aspettavano un Watson grassottello e stupido e la solita frase ("elementare Watson").
Sinceramente questo film l'ho trovato più fedele al libro di tutti gli altri.
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carpe diem
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martedì 5 gennaio 2010
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l'intricato caso di holmes
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L'ormai pazza moda dei super-eroi sul grande schermo non conosce fine. I poteri e doti fisiche sovrannaturali hanno stregato il grande schermo,e ovviamente non poteva mancare il maestro della logica,il leggendario Holmes.
Ma dimenticate il nasuto investigatore con lente d'ingarndimento e cappotto arancione,scordatevi il leggendario "elementare,Watson",ripudiate ogni stereotipo del passato.
Guy Ritchie(sì,l'ex di madonna)voleva il "suo" Holmes,e lo ha ottenuto.
Spettinato,genialmente pazzoide,non disdegna liti e scazzotate. Robert Downey Jr. capisce cosa vuole il regista ed ecco che il personaggio regge,in ogni situazione.
Watson invece,sia per la trama personale banalmente amalgamata con lo sviluppo del film,sia un Jude Law sufficiente ma fin troppo buffo,non convince,divenendo a tratti più il peso che il fido aiutante.
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L'ormai pazza moda dei super-eroi sul grande schermo non conosce fine. I poteri e doti fisiche sovrannaturali hanno stregato il grande schermo,e ovviamente non poteva mancare il maestro della logica,il leggendario Holmes.
Ma dimenticate il nasuto investigatore con lente d'ingarndimento e cappotto arancione,scordatevi il leggendario "elementare,Watson",ripudiate ogni stereotipo del passato.
Guy Ritchie(sì,l'ex di madonna)voleva il "suo" Holmes,e lo ha ottenuto.
Spettinato,genialmente pazzoide,non disdegna liti e scazzotate. Robert Downey Jr. capisce cosa vuole il regista ed ecco che il personaggio regge,in ogni situazione.
Watson invece,sia per la trama personale banalmente amalgamata con lo sviluppo del film,sia un Jude Law sufficiente ma fin troppo buffo,non convince,divenendo a tratti più il peso che il fido aiutante.
Il restante cast e trama studiata punto per punto completa un lavoro che risulta,alla fine,apprezzabile.
Lo svecchiamento riesce,il film si incespica un pò sulle scene lente ma non perde il ritmo,e ovviamente,essendo un film moderno,acclama con fretta il suo seguito,rovinando un curioso finale.
Leggero senza pretese. Un classico di oggi.
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artanis
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lunedì 4 gennaio 2010
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buona la prima....
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Va bene cosi.
Chi ha letto i libri di Conan Doyle sa che il personaggio di Scherlock non e' "facile" nel senso che e' molto piu' complesso di come e' stato rappresentato cinematograficamente fino ad oggi, per cui lo spazio per una nuova visione c'e' tutto. La vera novita' e' Watson che, secondo Doyle e'un medico che, culturalmente e come preparazione, rappresenta l'uomo medio o meglio ancora il lettore stesso ma e' stato rappresentato a cinema (o in tv) sempre come un fesso; qui, nel film, diventa forse troppo "super".
Comunque, sono sicuro che sforneranno una trilogia ed il primo film ha sempre piu' azione, anche per conquistarsi anche il pubblico di tutti i giorni. Se fossi io il regista il prossimo lo farei molto piu' intimista e meno veloce.
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Va bene cosi.
Chi ha letto i libri di Conan Doyle sa che il personaggio di Scherlock non e' "facile" nel senso che e' molto piu' complesso di come e' stato rappresentato cinematograficamente fino ad oggi, per cui lo spazio per una nuova visione c'e' tutto. La vera novita' e' Watson che, secondo Doyle e'un medico che, culturalmente e come preparazione, rappresenta l'uomo medio o meglio ancora il lettore stesso ma e' stato rappresentato a cinema (o in tv) sempre come un fesso; qui, nel film, diventa forse troppo "super".
Comunque, sono sicuro che sforneranno una trilogia ed il primo film ha sempre piu' azione, anche per conquistarsi anche il pubblico di tutti i giorni. Se fossi io il regista il prossimo lo farei molto piu' intimista e meno veloce.
Ciao
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shaft
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lunedì 4 gennaio 2010
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falso d'autore
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Un film sul personagio che , ha affascinato lettori e critici per più di 100 anni per le sue brillanti intuizioni e nei modi postati tipicamente inglesi dell' epoca vittoriana. Il parto della mente geniale di Sir. Arthur Conan Doyle , è stato storpiato dei sui modi e delle sue movenze . Abbiamo in questo nuovo Holmes , un trasandato e libertino praticante di arti marziali , quand' egli era un pugile e spadaccino , invece corretta nella sua interpretazione della mania di creare invenzioni o scoprire indizzi usando la chimica e la fisica .
Facendo un paragone cinematografico : sembra di vedere l'esperimento fatto con " La leggenda degli uomini straordinari "
ma , quel film si basava sul fumetto " La leggenda degli straordinari gentlemen " di Alan Moore , il film in quel caso era attinente con il libro .
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Un film sul personagio che , ha affascinato lettori e critici per più di 100 anni per le sue brillanti intuizioni e nei modi postati tipicamente inglesi dell' epoca vittoriana. Il parto della mente geniale di Sir. Arthur Conan Doyle , è stato storpiato dei sui modi e delle sue movenze . Abbiamo in questo nuovo Holmes , un trasandato e libertino praticante di arti marziali , quand' egli era un pugile e spadaccino , invece corretta nella sua interpretazione della mania di creare invenzioni o scoprire indizzi usando la chimica e la fisica .
Facendo un paragone cinematografico : sembra di vedere l'esperimento fatto con " La leggenda degli uomini straordinari "
ma , quel film si basava sul fumetto " La leggenda degli straordinari gentlemen " di Alan Moore , il film in quel caso era attinente con il libro .
La regia è buona come la fotografia e gli effetti speciali , ma manca completamente la trama che è anche scontata .
Lo vedi una volta , due sono troppe .
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[+] si e no
(di boid1)
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consa
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lunedì 4 gennaio 2010
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i fans di conan doyle ringraziano
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per la prima volta ho visto rappresentata al cinema la vera personalità dell'Holmes di Conan Doyle
[+] hai ragione...
(di -ary-)
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fataignorante
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lunedì 4 gennaio 2010
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attendiamo il sequel.
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convince e diverte.
attendiamo il sequel.
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