andre.inter 4 ever
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mercoledì 2 dicembre 2009
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è una vergogna!!
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una vergogna che un film così bello venga sbattuto all'angolo da persone che nn s'informano!!!
dorian gray il film vuole di proposito essere lontano dal libro!!!
a partire dal titolo il libro si chiama IL RITRATTO DI DORIAN GRAY e non dorian gray!
il protagonista cioè dorian nel libro è biondo mentre qua è castano
i personaggi cambiano nel libro nn esiste la figlia di lord henry!
quindi è inutile che si pensia quanto è uguale al libro ma guardatelo come guardaste un qualsiasi film dark-thriller!
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l'identit�greta
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mercoledì 2 dicembre 2009
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un buon film
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ho letto il libro..e il regista per certi aspetti si allontana un po' dal vero testo di oscar wilde..però lo ritengo un bel film..e penso che abbiano fatto bene a rendere l'atmosfera più movimentata e cupa..soprattutto per chi nn ha mai letto il libro..se rimanevano fedeli..rischiavano di far addormentare il pubblico..perchè io personalmente l'ho trovato abbastanza pesante!... e Ben barnes ha interpretato molto bene il personaggio.
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dragoneme
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mercoledì 2 dicembre 2009
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il restaurato ritratto di dorian gray
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Sinceramente ho letto il libro diversi anni fa e non ricordavo ogni dettaglio della trama, tuttavia il film è molto più interessante di quanto possa sembrare dalle recensioni che ho letto in questo forum. La fotografia e gli scenari sono incantevoli e molto evocativi, immergendo lo spettatore in una Londra cupa, in bilico fra lusso, arte, vizi e fermenti culturali. Gli attori sono pienamente nella parte (anche se mi ha lasciato un po' titubante il Dorina Gray dei primi minuti del film, che sembra un bamboccio infinitamente ingenuo e privo di una propria volontà). Il ritmo è sostenuto, la trama altamentamente godibile e avvincente (d'altronde si parte pur sempre da un capolavoro letterario), e anche la scelta dell'inserimento di un personaggio estraneo al testo originale è avvenuta in maniera azzeccata, indolore e (soprattutto) in maniera molto coerente e nel rispetto della morale che permea l'intero racconto.
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Sinceramente ho letto il libro diversi anni fa e non ricordavo ogni dettaglio della trama, tuttavia il film è molto più interessante di quanto possa sembrare dalle recensioni che ho letto in questo forum. La fotografia e gli scenari sono incantevoli e molto evocativi, immergendo lo spettatore in una Londra cupa, in bilico fra lusso, arte, vizi e fermenti culturali. Gli attori sono pienamente nella parte (anche se mi ha lasciato un po' titubante il Dorina Gray dei primi minuti del film, che sembra un bamboccio infinitamente ingenuo e privo di una propria volontà). Il ritmo è sostenuto, la trama altamentamente godibile e avvincente (d'altronde si parte pur sempre da un capolavoro letterario), e anche la scelta dell'inserimento di un personaggio estraneo al testo originale è avvenuta in maniera azzeccata, indolore e (soprattutto) in maniera molto coerente e nel rispetto della morale che permea l'intero racconto. Il film (come il libro) offre diversi spunti di riflessione, nonostante la mancanza di numerose sfumatore, le quali si possono apprezzare solo leggendo il libro, e che (inevitabilmente) vengono spesso perse nelle trasposizioni cinematografiche (data anche la necessità di rappresentare l'intera opera in un arco ridotto di tempo). A mio giudizio è davvero un bel film, che consgilio davvero di vedere.
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nanune
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lunedì 30 novembre 2009
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dark dorian? perchè no.
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Ottima recensione,sono d'accordo sotto tutti i punti.
Andando al cinema vi sono entrata senza grandi aspettative.L'attore principale non lo ritenevo all'altezza del compito,e invece con mia grande sorpresa ne sono uscita incuriosita e contenta(Ben Barnes ha catturato pure una ritrosa come me).
Il film non sarà certo alla pari del romanzo ma certamente sa difendersi e soprattutto affascinare,infondo era questo che faceva Dorian no?Affascinava.
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roberta gilmore
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lunedì 30 novembre 2009
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povero wilde!
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Se il povero Wilde potesse, a quest'ora si rivolterebbe dalla propria tomba! il film non rispecchia affatto il romanzo, anzi, ne è lontano mille miglia. il protagonista non è affatto il dorian gray che ci siamo immaginati durante la lettura... un giovanotto biondo, con i capelli ricci, la pelle diafana e le labbra rosse, un essere delicato... ben barnes ne è lontano mille miglia, senza offesa, è anche bravo, ma NON è dorian!! e poi la vita dissoluta che conduce dopo l'incontro con harry wotton è descritta troppo esplicitamente per non parlare del finale, completamente diverso dal libro... nel film dorian non ha la profondità che lo porta alla crisi di coscienza finale che invece ha nel libro.
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Se il povero Wilde potesse, a quest'ora si rivolterebbe dalla propria tomba! il film non rispecchia affatto il romanzo, anzi, ne è lontano mille miglia. il protagonista non è affatto il dorian gray che ci siamo immaginati durante la lettura... un giovanotto biondo, con i capelli ricci, la pelle diafana e le labbra rosse, un essere delicato... ben barnes ne è lontano mille miglia, senza offesa, è anche bravo, ma NON è dorian!! e poi la vita dissoluta che conduce dopo l'incontro con harry wotton è descritta troppo esplicitamente per non parlare del finale, completamente diverso dal libro... nel film dorian non ha la profondità che lo porta alla crisi di coscienza finale che invece ha nel libro... un film molto deludente, in conclusione
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[+] nn capisci proprio nnt!!
(di andre.inter 4 ever)
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stefano73
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lunedì 30 novembre 2009
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crudo ma efficace.
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Impossibile eguagliare, ma nemmeno avvicinarsi al capolavoro di Oscar Wilde. Ma con la sua crudezza, trasgressione e crudeltà riesce a coinvolgere bene sia il pubblico colto (magari un pò infastidito) che il pubblico giovane (affezionato più al genere horror). Comunque funziona questa versione 2009 di Dorian Gray. Insomma, complimenti a chi ha osato rimettersi in gioco con un'opera del genere portandola al cinema, anche se con qualche riserva.
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ciaffij
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lunedì 30 novembre 2009
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molto modesto....
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interessante notare come 64 anni fa siano riusciti a fare un film d gran lunga superiore all'attuale...mah...l'ho trovato davvero modesto, le rivisitazioni in chiave moderna dei grandi classici della letteratura lasciano spesso a desiderare.
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grid alien
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lunedì 30 novembre 2009
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buon film
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buon film, bravi attori, regia non anonima, colonna sonora interessante, messaggio del libro ben trasmesso.
MEtto quattro satelle per risollevare la media ingiusta, il film è da tre, max tre e mezzo
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paola di giuseppe
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lunedì 30 novembre 2009
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un dorian gray del terzo millennio?
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Una raffinatissima meditazione sull’arte, il manifesto dell’estetismo decadente, l’opera che fa di Wilde, con D’Annunzio e Huysmans, l’artefice del nuovo eroe della contemporaneità, l’esteta, il nuovo Narciso per cui “lo scopo nella vita è lo sviluppo di noi stessi, la perfetta realizzazione della nostra natura”, non si presta facilmente ad una trasposizione cinematografica.
Soprattutto si distanzia da una messa in scena che non traduca in modo convincente ciò che nasce come prodotto letterario, che non utilizzi, cioè, con grande maestria le proprie specificità linguistiche e inoltre riesca a creare in proprio, andando oltre quella contaminazione che altrimenti diventa svantaggioso termine di confronto
Il rischio di tradire la fonte era alto in un film del genere e l’esito quasi scontato, e non tanto per aver apportato variazioni all’originale, inevitabili quando si passa da un genere all’altro, quanto per aver mortificato la straordinaria ricchezza e complessità del testo di Wilde in nome di una riduzione molto ordinaria ad erotic/horror, che strizza l’occhio a Twilight senza averne la leggerezza.
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Una raffinatissima meditazione sull’arte, il manifesto dell’estetismo decadente, l’opera che fa di Wilde, con D’Annunzio e Huysmans, l’artefice del nuovo eroe della contemporaneità, l’esteta, il nuovo Narciso per cui “lo scopo nella vita è lo sviluppo di noi stessi, la perfetta realizzazione della nostra natura”, non si presta facilmente ad una trasposizione cinematografica.
Soprattutto si distanzia da una messa in scena che non traduca in modo convincente ciò che nasce come prodotto letterario, che non utilizzi, cioè, con grande maestria le proprie specificità linguistiche e inoltre riesca a creare in proprio, andando oltre quella contaminazione che altrimenti diventa svantaggioso termine di confronto
Il rischio di tradire la fonte era alto in un film del genere e l’esito quasi scontato, e non tanto per aver apportato variazioni all’originale, inevitabili quando si passa da un genere all’altro, quanto per aver mortificato la straordinaria ricchezza e complessità del testo di Wilde in nome di una riduzione molto ordinaria ad erotic/horror, che strizza l’occhio a Twilight senza averne la leggerezza.
Il Dorian Gray di Parker si muove su un crinale molto ambiguo: da un lato vuol rimanere fedele al modello letterario, semina a piene mani i celebri aforismi, cura una scenografia impeccabile in interni ed esterni, trova in Colin Firth una volenterosa reincarnazione di Lord Henry Watton e in Barnes un Dorian Gray un tantino troppo new age ma tutto sommato bello quanto basta; dall’altro taglia o aggiunge proprio là dove meno si dovrebbe, travisando in modo abbastanza pesante lo spirito del testo, senza però proporre alternative credibili.
Non è questo il luogo per comparazioni critiche, lo sguardo è sul film, ma è inevitabile trovare quantomeno straniante l’abbondare di effetti speciali costruiti intorno al famoso ritratto, che risulta fornito perfino di sonoro.
Il finale a sorpresa che prometteva di stupire gli spettatori, forse, piuttosto, poteva risparmiarcelo.
Il buonismo di Dorian Gray non riesce a convincere nessuno che conosca un po’ Oscar Wilde.
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(di clemotta)
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c-girl
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domenica 29 novembre 2009
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dorian gray
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Nel complesso, trovo il film piuttosto buono, la scelta degli attoi è senza dubbio azzeccata. In questo film Ben Barnes, ha deciso di interpretare un ruolo ben nuovo e diverso dal piccolo Principe Caspian (personaggio dell'ultimo film del "Le Cronache di Narnia"). Un ruolo decisamente complesso, che mette in luce le sue più grandi doti di attore. Anche Colin Firth mi ha soddisfatto come personaggio; alquanto imprevedibile e con idee nuove e diverse sulla concezione della DONNA e dell'AMORE (per quell'epoca), lo si potrebbe definire il DIAVOLO, visto le sue molteplici tentazioni nei confronti del protagonista.
Ma devo ammettere, che la produzione (in generale) mi ha molto ricordato il film "Casanova" (2005, con il grande Heath Ledger), in quanto il protagonista si presenta come seduttore irresistibile e perfetto, dotato di una bellezza straordianria e semplice, ma allo stesso tempo incompleto e insoddisfatto.
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Nel complesso, trovo il film piuttosto buono, la scelta degli attoi è senza dubbio azzeccata. In questo film Ben Barnes, ha deciso di interpretare un ruolo ben nuovo e diverso dal piccolo Principe Caspian (personaggio dell'ultimo film del "Le Cronache di Narnia"). Un ruolo decisamente complesso, che mette in luce le sue più grandi doti di attore. Anche Colin Firth mi ha soddisfatto come personaggio; alquanto imprevedibile e con idee nuove e diverse sulla concezione della DONNA e dell'AMORE (per quell'epoca), lo si potrebbe definire il DIAVOLO, visto le sue molteplici tentazioni nei confronti del protagonista.
Ma devo ammettere, che la produzione (in generale) mi ha molto ricordato il film "Casanova" (2005, con il grande Heath Ledger), in quanto il protagonista si presenta come seduttore irresistibile e perfetto, dotato di una bellezza straordianria e semplice, ma allo stesso tempo incompleto e insoddisfatto.
Alcune scene, si potrebbero definire quasi OSCENE, se non fossero perfette per descrivere l'essenza ed il personaggio di Dorian Gray nella sua doppia faccia.
La lotta fra l'amore e la crudeltà è una battaglia con se stesso, che finisce poi tragicamente con la coraggiosa fine del protagonista.
Spero presto di rivedere Barnes sul grande schermo, ma questa volta, con un ruolo meno tetro.
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