Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 112 min.
- Gran Bretagna 2009.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 27novembre 2009.
- VM 14 -
MYMONETRODorian Gray
valutazione media:
2,03
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
che balla figura ha fatto parker!!
incredibile non me lo sarei mai aspettato il film è più che staraordinario,tutto è perfetto e vorrei ribadire che il film è liberamente tratto cioè non è la fotocopia del libro.
la storia è quella mea è totalmemnte diverso il resto!!!
l'atmosfera dark va al bacio con l'interpretazione di ben
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film davvero ben riuscito...l'atmosfera rende PERFETTAMENTE l'immagine di una Londra in cui perbenismo e perdizione sono un tutt'uno. L'ipocrisia dell'alta borghesia del tempo non poteva essere meglio rappresentata. La trama si discosta parzialmente da quella del libro ma a mio avviso tale modifica è stata fatta con discrezione e gli eventi aggiunti si fondono perfettamente con gli altri..risultato:una trama avvincente e allo stesso tempo rispettosa di quella originale(e comunque mi sembra ingeneroso giudicare un film esclusivamente in base a quanto si discosta dal libro cui si ispira). Gli attori sono ben calati nella parte. Consiglio vivamente questo film a tutti gli appassionati di Oscar Wilde.
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film davvero ben riuscito...l'atmosfera rende PERFETTAMENTE l'immagine di una Londra in cui perbenismo e perdizione sono un tutt'uno. L'ipocrisia dell'alta borghesia del tempo non poteva essere meglio rappresentata. La trama si discosta parzialmente da quella del libro ma a mio avviso tale modifica è stata fatta con discrezione e gli eventi aggiunti si fondono perfettamente con gli altri..risultato:una trama avvincente e allo stesso tempo rispettosa di quella originale(e comunque mi sembra ingeneroso giudicare un film esclusivamente in base a quanto si discosta dal libro cui si ispira). Gli attori sono ben calati nella parte. Consiglio vivamente questo film a tutti gli appassionati di Oscar Wilde..imperdibile!
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[+] macché! (di fabian t.)[ - ] macché!
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Il regista Oliver Parker, sin troppo ridimensionato dalla critica, mette sulla pellicola con mirabile interpretazione il Dorian Gray di Wilde. L'originalità dell'interpretazione e le variazioni dal testo sono dovute e legittime licenze cinematografiche rese necessarie dall'estrama difficoltà di tradurre un personaggio letterario. Wilde non si sarebbe rivoltato nella tomba, come qualcuno ha sin troppo velocemente arguito, se avesse potuto avere a disposizione il volto disincantato e gaudente di Ben Barnes, le musiche di Charlie Mole e la fotografia di Roger Pratt. Con il dovuto rispetto per lo scrittore, il film ha il merito di amplificare, non solo grazie alla potenza dello schermo, le pagine del libro rstituendo all'interprete la scelta dell'immaginazione di un Dorian più gotico e pulp di quanto Wilde fosse riuscito ad inventare.
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Il regista Oliver Parker, sin troppo ridimensionato dalla critica, mette sulla pellicola con mirabile interpretazione il Dorian Gray di Wilde. L'originalità dell'interpretazione e le variazioni dal testo sono dovute e legittime licenze cinematografiche rese necessarie dall'estrama difficoltà di tradurre un personaggio letterario. Wilde non si sarebbe rivoltato nella tomba, come qualcuno ha sin troppo velocemente arguito, se avesse potuto avere a disposizione il volto disincantato e gaudente di Ben Barnes, le musiche di Charlie Mole e la fotografia di Roger Pratt. Con il dovuto rispetto per lo scrittore, il film ha il merito di amplificare, non solo grazie alla potenza dello schermo, le pagine del libro rstituendo all'interprete la scelta dell'immaginazione di un Dorian più gotico e pulp di quanto Wilde fosse riuscito ad inventare. E' innegabile che l'animazione del film esalti le vicende della narrazione del libro stesso nonostante quest'ultimo non sia poi una escalation fitta di fatti ed avvicendamenti. Il Dorian di Oliver Parker è suggestivo, attrae, coinvolge, rende complice lo spettatore il quale al tempo stesso ne prende le distanze, ma non definitivamente, soprattuto quando Dorian, ormai prossimo alla morte, concede il suo cuore alla amata, consapevole della sua vita dannata nella estrema perdizione.
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Che cosa hai fatto, Parker? Che cosa pensi di aver realizzato? Un film di certo cupo, involuto, acido, carico di tensione e ineluttabilità. Un buon film, parrebbe, ma non "Il" film che il capolavoro letterario di Wilde avrebbe meritato. Ottimi effetti speciali, fotografia e scenografie curatissime nonché una recitazione perfetta, senza dubbio, ma non sono bastati a ricreare la complessa e variegata opera di Wilde. Il motivo è che il romanzo originale è così ricco di metafore, di illuminazioni filosofiche, di descrizioni letterarie e postromantiche, di fascino e di mistero tali da non poter essere ritradotti e ridotti banalmente in un film così. I linguaggi e le dimensioni mentali sono troppo distanti.
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Che cosa hai fatto, Parker? Che cosa pensi di aver realizzato? Un film di certo cupo, involuto, acido, carico di tensione e ineluttabilità. Un buon film, parrebbe, ma non "Il" film che il capolavoro letterario di Wilde avrebbe meritato. Ottimi effetti speciali, fotografia e scenografie curatissime nonché una recitazione perfetta, senza dubbio, ma non sono bastati a ricreare la complessa e variegata opera di Wilde. Il motivo è che il romanzo originale è così ricco di metafore, di illuminazioni filosofiche, di descrizioni letterarie e postromantiche, di fascino e di mistero tali da non poter essere ritradotti e ridotti banalmente in un film così. I linguaggi e le dimensioni mentali sono troppo distanti. Il libro è un universo a se'; il film di Parker è un prodotto che sa di tutto e di niente, nonostante l'eccelsa fattura. Troppo moderno nella scansione dei dialoghi, troppe scene di sesso che nel libro sono solo elegantemente alluse, troppa tensione che alla fine snerva quando invece il libro snocciola la tragedia lentamente e in modo magistrale. Parker, hai soltanto sfruttato le idee di base e il soggetto per un film adatto forse a chi non legge più i libri. Un po' come è successo al povero Matheson con il suo "Io sono leggenda". Per cui non posso che terminare citando e adattando Wilde: i film o sono fatti bene o sono fatti male. Questo è tutto. Al pubblico l'arduo giudizio.
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E' un bellissimo film ma non credo possa piacere a chi ha letto il libro in quanto è del tutto diverso! Infondo penso sia anche giusto che il regista abbia la libertà di modificare la storia, aggiungere dettagli e personaggi così da inserire anche qualcosa di "SUO" nella pellicola no?
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vorrei sapere gentilmente il costo del biglietto per il film dorian gray per domenica 06/12/2009 per lo spettacolo delle 18:15 al cinema astra di avezzano(aq)!grazie!
[+] uhmm? (di vale '93)[ - ] uhmm?
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un testo di partenza troppo valido per venir snaturato nonostante la forte tentazione di confezionarlo come un prodotto sulla scìa di twilight & Co.
L'iconografia ottocentesca con dante gabriel rossetti su tutti è parte pregnante della fotografia, il doppiaggio italiano assolutamente valido non banalizza gli aforismi di wilde
da vedere
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Il film, fedele al testo letterario, riprende un dilemma di ascendenza frommiana.
Come nel romanzo, Dorian Gray sceglie di apparire per sempre giovane ed immacolato, mentre ad abbrutirsi è la sua anima, imprigionata nel ritratto di Basil.
A spiegare come mai egli sia così incline alla seduzione del male è, secondo Parker, il suo passato da vittima; i primi quadri ci mostrano la sua infanzia, segnata dalle percosse e dalle segregazioni inflittegli a causa di un "peccato originale":la morte dei suoi genitori, di cui è ritenuto colpevole....Sarà proprio questo ad alimentare la sua ansia di riscatto tanto da spingerlo ad un patto col diavolo: mentre sperimenterà ogni genere di nefandezza interiore,conserverà per sempre la sua fresca bellezza esteriore.
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Il film, fedele al testo letterario, riprende un dilemma di ascendenza frommiana.
Come nel romanzo, Dorian Gray sceglie di apparire per sempre giovane ed immacolato, mentre ad abbrutirsi è la sua anima, imprigionata nel ritratto di Basil.
A spiegare come mai egli sia così incline alla seduzione del male è, secondo Parker, il suo passato da vittima; i primi quadri ci mostrano la sua infanzia, segnata dalle percosse e dalle segregazioni inflittegli a causa di un "peccato originale":la morte dei suoi genitori, di cui è ritenuto colpevole....Sarà proprio questo ad alimentare la sua ansia di riscatto tanto da spingerlo ad un patto col diavolo: mentre sperimenterà ogni genere di nefandezza interiore,conserverà per sempre la sua fresca bellezza esteriore.
All'immagine giovanile non corrisponde però più una gioventù del sentire: la fiducia verso il prossimo e la fede nell'amore, tipiche della più verde età, cedono il passo a un cinismo e ad uno sprezzo dei sentimenti degni di un cuore inaridito dagli anni, fino a sfociare nella più cruda violenza verso il prossimo.La vita del giovane dissoluto, istigato al male da un lord di mezza età, prosegue senza intoppi sino a che la stessa società che lo aveva ammirato non gli presenta il conto: il comportamento e l'aspetto di Dorian iniziano ad essere considerati contro natura e, da eroe invincibile, egli diventa un soggetto esecrabile: attraverso gli sguardi di dissenso degli altri anche Dorian inizia a vedersi nell'animo ed a provare orrore per sè.
L'incontro con una giovane di spiccata intelligenza sembra redimerlo:Dorian se ne innamora veramente,ma oramai è troppo tardi. Egli è già perduto e destinato all'emarginazione: il padre della fanciulla è quello stesso lord che, pur avendolo avviato al male, ora non lo riconosce più e lo condanna.
Tradito persino dal suo mentore, da lui considerato un padre, Dorian reagisce come un animale ferito. Al vecchio milord, novello dottor Frankenstein, non resta che uccidere il mostro da lui stesso creato: rinchiude Dorian in soffitta assieme al quadro e il giovane pugnala quella tela ormai marcescente e trasfigurata nella quale nemmeno lui si riconosce più. Come un vampiro trafitto dalla luce, la sua anima corrotta si libera da ogni bruttura e il corpo, cui essa apparteneva, s'imputridisce e muore.
Il giovane Dorian ora vivrà per sempre nello sguardo di un efebico ritratto inerte, condannato a non vedere mai più la luce e confinato in una soffitta, quella stessa soffitta buia dove veniva rinchiuso da bambino, dopo essere stato fustigato.
Dorian ora è e sarà per sempre la sua immagine,sì, ma un'immagine senza vita, custode di un dolore muto e solitario.Il conflitto fra essere ed apparire si è esaurito, ma all'insegna dello scacco esistenziale.
Il film segue un andamento circolare e, pur non sorprendendo per ricerca di novità rfispetto al modello letterario, ricalcato al contrario in modo sin troppo pedissequo, presenta tuttavia qualche spunto moderno, aprendosi ad una possibile lettura psicanalitica e freudiana, incentrata sull'indagine di un'infanzia traumatizzata da un mondo adulto assente, violento o diseducante e diseducativo.
La pellicola, pertanto, risulterà di qualche valore per gli appassionati di letteratura, filosofia e psicologia così come per gli amanti degli effetti speciali di ispirazione gotica e un po' splatter, ma non facilmente tollerabile per tutti gli altri e sicuramente da evitare per un pubblico di età inferiore ai 16 anni.
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Il film che porta il nome del libro ‘Dorian Gray’ è a dir tanto una evocazione, di questo film mi limiterò a dire due cose:
1) Il personaggio di Dorian Gray non riesce nemmeno vagamente a ricordare l’idea del ragazzo sveglio e dolce creata da Wilde in riferimento alle pagine che precedono l’evoluzione del personaggio in amante sfrenato di un edonismo rinnovato.
2) La trama è errata ed aberrante poiché la storia è cambiata proprio nel punto fondamentale dell’evoluzione del protagonista.
Dorian infatti (lo scrivo in maniera riduttiva) lascia Sybil dopo averla vista recitare a teatro, lei era un’ ottima attrice ma in quell’ occasione deluse Dorian recitando pessimamente e facendolo sentire umiliato di fronte ai suoi amici (Henry e Hallward).
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Il film che porta il nome del libro ‘Dorian Gray’ è a dir tanto una evocazione, di questo film mi limiterò a dire due cose:
1) Il personaggio di Dorian Gray non riesce nemmeno vagamente a ricordare l’idea del ragazzo sveglio e dolce creata da Wilde in riferimento alle pagine che precedono l’evoluzione del personaggio in amante sfrenato di un edonismo rinnovato.
2) La trama è errata ed aberrante poiché la storia è cambiata proprio nel punto fondamentale dell’evoluzione del protagonista.
Dorian infatti (lo scrivo in maniera riduttiva) lascia Sybil dopo averla vista recitare a teatro, lei era un’ ottima attrice ma in quell’ occasione deluse Dorian recitando pessimamente e facendolo sentire umiliato di fronte ai suoi amici (Henry e Hallward).
Nel film questo fatto non è narrato e Dorian lascia la sua prima ragazza dopo una gustosa serata in un bordello. Fatto che nel librò è inesistente …
Dopo questi due punti, penso di poter trovare assurdo, il voler spacciare un film come fedele all’originale, quando di fedele all’originale non ha nulla.
Avrei accettato questa ‘inferiore’ versione di Dorian Gray solo se il film fosse stato dichiarato liberamente tratto; ancora meglio se ambientato in tempi moderni.
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[+] confronto libro-film è inutile (di dragoneme)[ - ] confronto libro-film è inutile
[+] pessimo (di denise_beatriz)[ - ] pessimo
[+] su questo hai ragione (di cristian glerean)[ - ] su questo hai ragione
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