fabio
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domenica 20 dicembre 2020
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cartoline da barcellona
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Non mi convince proprio. A parte il sapore da spot pubblicitario, è la banalità a sorprendere. Siamo ancora al triangolo?!? Incapaci di saper quel che vogliamo ed ancor più incapaci di perseguire una scelta che sia una? Bah.
Allen non fa mai film brutti: si circonda di persone di prim ordine e il risultato lo porta a casa. Qui però siamo un po' ai minimi sindacali.
Il film è accattivante quanto basta, solletica quanto basta, ed alla fine scivola addosso senza lasciare traccia.
Mi pare il trionfo di una mentalità da imborghesito che si trastulla con fantasie vecchie e stantie.
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giovanni
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sabato 19 dicembre 2020
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sessismo ideologico?
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Un Woody Allen buono, ma mi sarei aspettato di meglio.
E' un film ben confezionato nella forma, nel ritmo, nella recitazione, nella fotografia ... cioè negli aspetti formali.
Però l'idea di fondo, il fil rouge della storia è che gli uomini pensano solo a scopare come gatti sempre in calore, mentre le donne sono complicate: pure loro scopano volentieri, ma si contorcono in problematiche sentimentali oscillando tra rimpianti di amori perduti e desideri di esperienze erotiche fuori dagli schemi tradizionali. Sessismo ideologico?
Un Woody Allen ironico e leggero, forse un po' deluso e pessimista, ma comunque da vedere.
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steffa
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domenica 19 maggio 2019
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un film sfilata
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più che un film una piacevole passarella di gradevolissimi attori, per uomini e donne, piacevoli ambientazioni e stuzzicanti fantasie, un film a prima vista molto leggero ma con risvolti che possono far anche riflettere. Allen: non pervenuto
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darkovic
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sabato 2 settembre 2017
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una pequeña joya
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Un gioiellino.
Woody Allen ci riempie di calore e fascino spagnolo,impreziosito da un'ottima fotografia che ti scalda e ti non ti abbandona.
Affida a degli ottimi attori ,una sceneggiatura lineare e scevra da picchi emozionali.... e loro.....gli attori, all'altezza del compito....ci consegnano un bel film , in cui l'amore in tutte le sue sfaccettature, ci regala momenti di emozione ed anche di ironica comicita'.
Naturalmente gli ormai ''giganti'',cinematograficamente parlando, Javier Bardem e Penelope Cruz ,ci regalano come al solito,delle magistrali interpretazioni,(c'era bisogno di dirlo?) che impreziosiscono di fascino iberico il pacchetto regalo e ci consegnano un gioiellino da tenere e riammirare quando serve.
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Un gioiellino.
Woody Allen ci riempie di calore e fascino spagnolo,impreziosito da un'ottima fotografia che ti scalda e ti non ti abbandona.
Affida a degli ottimi attori ,una sceneggiatura lineare e scevra da picchi emozionali.... e loro.....gli attori, all'altezza del compito....ci consegnano un bel film , in cui l'amore in tutte le sue sfaccettature, ci regala momenti di emozione ed anche di ironica comicita'.
Naturalmente gli ormai ''giganti'',cinematograficamente parlando, Javier Bardem e Penelope Cruz ,ci regalano come al solito,delle magistrali interpretazioni,(c'era bisogno di dirlo?) che impreziosiscono di fascino iberico il pacchetto regalo e ci consegnano un gioiellino da tenere e riammirare quando serve.
Anche l'ottima interpretazione di Rebecca Hall , conferma cosi ,dopo la buona prova in The Prestige , di avere le carte in regola per pensare in grande.
Ho cercato di dare la mia recensione senza farmi schiacciare dal peso della filmografia del grande iperproduttivo regista newyorkese, cercando di essere equilibrato e cercando di non paragonare o pensare ai suoi tanti capolavori .
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elgatoloco
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domenica 8 gennaio 2017
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vari motivi di interesse, come sempre, in woody
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Ormai da tempo "solo"regista dei suoi film(che in realtà scrive per intero, dunque ne è autore in pieno)Woody Allen affronta in questo film del 2008 due temi o meglio, forse, due nuclei di significato(sèmi): il rapporto di un intellettuale statunitense(il tema ebraico qui è meno forte, per non dire"silenziato")con l'Europa del Sud, segnatamente la Spagna(pur se Barcelona, capitale catalana, sarebbe forse più Catalogna ma, a parte qualche accenno, segnatamente alla pittura catalana, Allen non entra in merito alla questione, del resto quasi ignota anche a molti Europei)e l'altra è l'amore o meglio gli amori, eterna questione non solo alleniana.
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Ormai da tempo "solo"regista dei suoi film(che in realtà scrive per intero, dunque ne è autore in pieno)Woody Allen affronta in questo film del 2008 due temi o meglio, forse, due nuclei di significato(sèmi): il rapporto di un intellettuale statunitense(il tema ebraico qui è meno forte, per non dire"silenziato")con l'Europa del Sud, segnatamente la Spagna(pur se Barcelona, capitale catalana, sarebbe forse più Catalogna ma, a parte qualche accenno, segnatamente alla pittura catalana, Allen non entra in merito alla questione, del resto quasi ignota anche a molti Europei)e l'altra è l'amore o meglio gli amori, eterna questione non solo alleniana. Con uno stile narrativo fresco e privo di orpelli(fuori uso, ormai, i flash-back e certe zoomate come anche l'esclusività o quasi dei primi e primissimi piani del periodo esistenzialista-bergmaniano), con l'uso non ossessivo di un"narratore"-voce fuori campo Allen mostra come la fascinazione degli Statunitensi(ma abbiamo due Statunitensi: Vicky e Cristina)permanga ma sia più di tipo rapsodico-intellettuale-artistico e non duraturo, in specie quando interviene una presenza forte(l'irruzione dell'ex-moglie del pittore bramato); quanto all'eterna querelle dell'amore(nel senso latino: de amore et amoribus)la soluzione non c'è e le coppie, impegni matrimoniali a parte(ma non del tutto, certo)si formano, riformano, risfaldano, ricompongono e via di seguito(come indicato dalla recensione"ufficiale"meglio non svelare tutta la storia), non escludendo il ménage à trois, quando la più"avventurosa"delle due statunitensi va a vivere con il pittore, salvo il rientro in casa dell'ex-moglie dove, dopo grandi dissidi, "scoppierà", non tanto"l'amour", magari con la A ma appunto una relazione appunto a tre, senza che il"coming out"implichi necessariamente un cambiamento vero di orientamento sessuale. Frutto di chimismi-lo suggeriva già Goethe nelle"Affinità elettive", insomma, l'amore e/o quanto si intende(o scambia?)per esso, a quanto sembra sostenere qui Woody e magari in gran parte del caso e della"cultura", più che altro antropologicamente intesa, qui... Una scelta felice, in complesso, dopo il periodo più marcatamente"comico"e quello un po'frettolosamente definibile"bergmaniano". La levità, ormai, è sovrana. Javier Bardem e Penelope Cruz sono superlativi, mentre Scarlett Johansson, "alleniana"da anni, delude un po', come anche Rebecca Hall(l'amica"restia"). Film"spagnolo", appunto, ossia quasi l'aver messo più che"un piede"in Spagna o almeno a Barcelona..., con tutto quanto ciò comporta, per es.un sound-track più che mai made in Spain , tirandone fuori il jazz tanto amato da Woody... El Gato
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aldo marchioni
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venerdì 15 aprile 2016
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se questo è il miglior allen degli ultimi anni ...
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.... chissà gli altri.
Io amavo Woody Allen, quando ero più giovane aspettavo ogni nuovo film, e lo andavo a vedere di solito il primo giorno: Prendi i Soldi e Scappa, Provaci Ancora Sam, Il dittatore di Bananas, e poi Manhattan e Annie Hall ... Ecco, quando penso a questi, e mi capita di vedere Vicky Cristina Barcelona (O To Rome with Love, o Fading Gigolo, o Blue Jasmine), mi cadono le braccia.
La rappresentazione che Allen da di Barcellona è, a dir poco, da cartolina: ma del tipo di cartolina che il turista medio americano si aspetta. Cosa vista anche in To Rome with Love (altro film che ho detestato con tutto il cuore).
I dialoghi sono imbarazzanti: ma chi è che fa dei discorsi così? A meno che non vogliano essere comici .
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.... chissà gli altri.
Io amavo Woody Allen, quando ero più giovane aspettavo ogni nuovo film, e lo andavo a vedere di solito il primo giorno: Prendi i Soldi e Scappa, Provaci Ancora Sam, Il dittatore di Bananas, e poi Manhattan e Annie Hall ... Ecco, quando penso a questi, e mi capita di vedere Vicky Cristina Barcelona (O To Rome with Love, o Fading Gigolo, o Blue Jasmine), mi cadono le braccia.
La rappresentazione che Allen da di Barcellona è, a dir poco, da cartolina: ma del tipo di cartolina che il turista medio americano si aspetta. Cosa vista anche in To Rome with Love (altro film che ho detestato con tutto il cuore).
I dialoghi sono imbarazzanti: ma chi è che fa dei discorsi così? A meno che non vogliano essere comici ... mi risulta che il film dovrebbe essere anche divertente: sarà, magari avevo la luna storta, ma non ho mai nemmeno sorriso, figuriamoci ridere.
Perfino Javier Barden non sembra nemmeno lui, perfino fisicamente.
Solo quando Penelope Cruz compare in scena il film dà qualche segno di vita. Ma è decisamente troppo poco, e troppo tardi.
Insopportabile.
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nonhosonno2015
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venerdì 25 marzo 2016
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leggero
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Da non amante di Allen, ma che riconosce la sua bravura nel fare cinema, posso dire di aver apprezzato questa pellicola.
Un'ora e mezza che scorre nell'attesa di vedere come termina la vacanza di Vicky e Cristina nella splendida Barcellona, che Allen ci fa vedere in tutte le salse.
Il bel Juan Antonio fa di tutto per mettere alla prova i sentimenti delle due protagoniste e proprio grazie a lui vedremo le mille sfaccettature del carattere delle due amiche.
Mi aggrego al coro di chi esalta la Cruz, perfetta in questo film.
Una commedia leggera che forse deluderà i fan di Allen ma che si lascia vedere.
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marco petrini
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mercoledì 25 novembre 2015
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bellissimo!
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Non sono obiettivo, lo riconosco: Woody è il mio regista preferito, ma questo lo ritengo uno dei suoi migliori film in assoluto: almeno al secondo posto (a pari merito con Io e Annie, Danny Rose lo metto al primo!). Perfetti gli interpreti, perfetta la trama, delizioso lo svolgersi degli avvenimenti; il film inizia disascalico (come consuetudine di Allen) ma prosegue in un coinvolgimento sempre più stretto ad una storia che intriga lo spettatore. La bellissima Scarlett recita meravigliosa in tutto il suo splendore. Javier notevole in una parte adatta. Una menzione a parte per Penelope: io non so se Woody sia riuscito a cucirgli la parte addosso, ma credo che questa sia la più bella interpretazione fatta da lei in assoluto! Dolce, fragile, spietata, pazza.
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Non sono obiettivo, lo riconosco: Woody è il mio regista preferito, ma questo lo ritengo uno dei suoi migliori film in assoluto: almeno al secondo posto (a pari merito con Io e Annie, Danny Rose lo metto al primo!). Perfetti gli interpreti, perfetta la trama, delizioso lo svolgersi degli avvenimenti; il film inizia disascalico (come consuetudine di Allen) ma prosegue in un coinvolgimento sempre più stretto ad una storia che intriga lo spettatore. La bellissima Scarlett recita meravigliosa in tutto il suo splendore. Javier notevole in una parte adatta. Una menzione a parte per Penelope: io non so se Woody sia riuscito a cucirgli la parte addosso, ma credo che questa sia la più bella interpretazione fatta da lei in assoluto! Dolce, fragile, spietata, pazza.... tutte queste caratterizzazioni si susseguono in un crescendo meraviglioso, tanto che sembra che questa non sia recitazione, ma la vera Penelope..... Film da vedere e rivedere! Sceneggiatura, fotografia e musiche ai massimi livelli!!
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gabriella
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mercoledì 11 giugno 2014
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dalla spagna con passione
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Vicki e Cristina, due amiche americane, trascorrono una vacanza estiva nell'assolata Barcellona. Le due ragazze, molto unite tra l'oro, la pensano però in modo diametralmente opposto sull'amore, la prima, razionale e responsabile, ha un fidanzato ed è a un passo dalle nozze, la seconda, dalla vita, sa solo cosa non vuole, di sicuro vuole qualcosa di più, di meglio, di diverso. A un vernissage incontrano un pittore, Juan Antonio, più famoso per la sua turbolenta storia con l'ex moglie Maria Elena, che per la sua arte. Il trio decide così, su insistenza di Cristina, di trascorrere alcuni giorni a Oviedo, con l'eccitante promessa di un soggiorno indimenticabile. Sarà inaspettatamente Vicky a cedere per prima al fascinoso artista, il quale però visto l'imminente matrimonio della ragazza, inizia una relazione con Cristina.
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Vicki e Cristina, due amiche americane, trascorrono una vacanza estiva nell'assolata Barcellona. Le due ragazze, molto unite tra l'oro, la pensano però in modo diametralmente opposto sull'amore, la prima, razionale e responsabile, ha un fidanzato ed è a un passo dalle nozze, la seconda, dalla vita, sa solo cosa non vuole, di sicuro vuole qualcosa di più, di meglio, di diverso. A un vernissage incontrano un pittore, Juan Antonio, più famoso per la sua turbolenta storia con l'ex moglie Maria Elena, che per la sua arte. Il trio decide così, su insistenza di Cristina, di trascorrere alcuni giorni a Oviedo, con l'eccitante promessa di un soggiorno indimenticabile. Sarà inaspettatamente Vicky a cedere per prima al fascinoso artista, il quale però visto l'imminente matrimonio della ragazza, inizia una relazione con Cristina. E mentre Vicky vede vacillare le sue certezze sul futuro, Cristina sembra aver trovato quel qualcosa di diverso, di meglio cui tanto sognava, e avrà anche qualcosa di più, infatti l'improvvisa ricomparsa di Maria Elena, che piomba come un uragano sulla nuova coppia creando dapprima scompiglio, poi rendendo partecipe Cristina in un mènage a tròis che sembra bilanciare l'equilibrio di tutti.Ma il gioco dura poco, infatti Maria Elena, donna in piena crisi di nervi, non esita a puntare una pistola contro Cristina, appena questa decide che quel tipo di relazione non è alla fine quello che cercava. A questo punto finisce la vacanza e le due amiche fanno ritorno in America, Vicky, ormai sposata e Cristina sempre alla ricerca di nuove vibrazioni.
Woody Allen in trasferta europea, fa il turista e dirige le principali interpreti come una qualunque coppia di turiste americane in vacanza che hanno l'opportunità di un'avventura con un seducente e passionale europeo, qualcosa da ricordare e da raccontare. Infatti i caratteri dei protagonisti non sono ben definiti, la Johansson continua a rimanere la sensuale ragazza già vista in “ Match Point”, che sostanzialmente non sa fare nulla, oltre a sedurre , Penelope Cruz rimane l'icona di Almodovar e reinterpreta la donna sanguigna e folle, già visto più volte, gli unici che si distinguono sono Bardem e Rebecca Hall. Niente d'impegnativo, è solo una vacanza, non prendiamola troppo sul serio.
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moviesaddicted
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venerdì 6 giugno 2014
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woody allen nel suo periodo "ma anche no"
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no vabbè , se questo è un film di Allen, ciao. Io lo chiamerei "ma dove sei finito woody?". Sembra un film fattto dalla pro loco di barcellona. Stanno in tutti i luoghi più fighi col bicchiere di vino rosso in mano in queste atmosfere ovattate che quandomai. Poi i dialoghi, alcuni di una banalità sconcertante, co ste frasi pseudo intellettuali che poi gira che ti rigira sono da filmetto. Non male gli attori, ma quando fai un film con i luoghi comuni e i clichè come questo preferisco un onesto cinepanettone.
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