patrickbateman47
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sabato 6 giugno 2009
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brillante
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Guy Rtchie ci dimostra che è ancora possibile fare film originali,divertenti e scritti bene nel 2009,dove dominano solo i film dei supereroi e di sequel/prequel/remake delle solite serie e str***ate varie,inoltre nota di merito al cast davvero eccellente (Gerald "300" Butler è davvero spassoso),attendo con ansia il secondo capitolo,grande Ritchie e si vi piace questo film allora siete dei veri Rocknrolla.
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carmine antonello villani
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giovedì 28 maggio 2009
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intrecci bizzari per i gangster di ritchie
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Torna Guy Ritchie con i gangster sgangherati, gli strani scherzi del destino, gli intrecci che coinvolgono bizzarri personaggi che popolano una Londra mai così pulp. Perché l’emulo di Tarantino sembra divertirsi un mondo con i dialoghi non sense e le riflessioni su un pacchetto di sigarette che magicamente diventa la metafora della vita. Dopo i successi di “Snatch” e “Lock and Stock”, la capitale inglese diventa nuovamente teatro di affari sporchi con la compiacenza di assessori al soldo di boss in doppiopetto. Stavolta spuntano persino la mafia russa, un gruppo di pasticcioni che si ritrova a dover recuperare molte sterline e pure un quadro misterioso. Ci si diverte con l’ex marito di Madonna, il suo cinema è moderno nello stile ed ha molto appeal, le scene sembrano girate come un videoclip con quei repentini cambi di scena ed accelerazioni che partono dal rallenty utilizzato a più non posso.
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Torna Guy Ritchie con i gangster sgangherati, gli strani scherzi del destino, gli intrecci che coinvolgono bizzarri personaggi che popolano una Londra mai così pulp. Perché l’emulo di Tarantino sembra divertirsi un mondo con i dialoghi non sense e le riflessioni su un pacchetto di sigarette che magicamente diventa la metafora della vita. Dopo i successi di “Snatch” e “Lock and Stock”, la capitale inglese diventa nuovamente teatro di affari sporchi con la compiacenza di assessori al soldo di boss in doppiopetto. Stavolta spuntano persino la mafia russa, un gruppo di pasticcioni che si ritrova a dover recuperare molte sterline e pure un quadro misterioso. Ci si diverte con l’ex marito di Madonna, il suo cinema è moderno nello stile ed ha molto appeal, le scene sembrano girate come un videoclip con quei repentini cambi di scena ed accelerazioni che partono dal rallenty utilizzato a più non posso. Tanto talento certo, una buona dose di coraggio e fantasia da vendere: tossici che s’improvvisano venditori, tirapiedi che devono oliare i meccanismi della politica, torture quanto mai grottesche, cantanti che si fingono morti. In “Rocknrolla” vi è di tutto e di più, l’immaginazione di Ritchie non ha limiti, il suo universo infantile non riesce a tenere fuori una violenza grottesca nella sua paradossale comicità. Un cinema non per tutti eppure affascinante nella sua costruzione visionaria.
Carmine Antonello Villani
(Salerno)
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pietro berti
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lunedì 18 maggio 2009
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rocknrolla *****
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RockNRolla *****
Un film di Guy Ritchie con Gerard Butler, Tom Wilkinson, Thandie Newton, Mark Strong, Idris Elba, Tom Hardy, Toby Kebbell, Jeremy Piven, Chris Bridges, Gemma Arterton, Bronson Webb. Genere Azione, colore 114 minuti. - Produzione USA 2008. - Distribuzione Warner Bros Italia – DA VEDERE
Il regista dice che “chi vive a Londra non può non rendersi conto di come questa città sia in continuo mutamento ed è proprio questo che mi ha ispirato ad immaginare una serie di giochi criminali che potrebbero essere dietro le speculazioni immobiliari londinesi”. Ovviamente, i più indicati a farsi carico di questo ruolo sono gli appartenenti alla mafia russa.
Trama: l’intricatissima storia del film prende le mosse da un consolidato gangster della malavita londinese, tale Lenny Cole che si appresta ad effettuare l’affare più grosso della sua vita, e cioè far sborsare alla mafia russa ben 7 milioni di sterline per garantire loro l’ingresso nel mercato del mattone tramite bustarelle a consiglieri comunali conniventi.
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RockNRolla *****
Un film di Guy Ritchie con Gerard Butler, Tom Wilkinson, Thandie Newton, Mark Strong, Idris Elba, Tom Hardy, Toby Kebbell, Jeremy Piven, Chris Bridges, Gemma Arterton, Bronson Webb. Genere Azione, colore 114 minuti. - Produzione USA 2008. - Distribuzione Warner Bros Italia – DA VEDERE
Il regista dice che “chi vive a Londra non può non rendersi conto di come questa città sia in continuo mutamento ed è proprio questo che mi ha ispirato ad immaginare una serie di giochi criminali che potrebbero essere dietro le speculazioni immobiliari londinesi”. Ovviamente, i più indicati a farsi carico di questo ruolo sono gli appartenenti alla mafia russa.
Trama: l’intricatissima storia del film prende le mosse da un consolidato gangster della malavita londinese, tale Lenny Cole che si appresta ad effettuare l’affare più grosso della sua vita, e cioè far sborsare alla mafia russa ben 7 milioni di sterline per garantire loro l’ingresso nel mercato del mattone tramite bustarelle a consiglieri comunali conniventi. Ma Lenny deve fare i conti con OneTwo, che è specializzato (in maniera del tutto inconsapevole) nel mandare a monte gli affari altrui e con un figliastro J. Quid, un drogato che è anche leader di un gruppo rock e che di colpo si trova tra le mani una fortuna inattesa.
Il regista assembla un cast ottimamente assortito dove ogni personaggio fa di tutto per complicare ulteriormente una storia intricatissima piena di sparatorie, scazzottate, omicidi, ma lontanissima dalla compiaciuta violenza dei film USA. Ed in un paesaggio plumbeo, piovoso e grigio di industrie dismesse e di edifici in abbandono che potrebbero ricordare Detroit, una delle location più suggestive è la Battersea Power Station, vecchia ed inutilizzata centrale elettrica londinese, immortalata anche sullo storico LP dei Pink Floyd, Animals. L’attore inglese protagonista è stato consacrato al successo da Trecento, e sarà nuovamente al cinema con “La Dura Verità”, commedia romantica e il film d’azione “Game”. Attualmente, sta lavorando sul set di “ Lav Abiding Citizen “ .
Nonostante il film in Italia non abbia avuto il degno premio del pubblico, rimane il fatto inconfutabile che sia un film da vedere, da capire, perché è di estremo valore artistico. Pietro Berti
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houssy
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mercoledì 13 maggio 2009
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rick n rolla: simpatico e disonesto
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Pur provando una sensazione di piacere alla fine della visione del nuovo lavoro di Guy Ritchie, non si può far a meno di notare come il nostro, tenda a reiterare all'infinito lo stesso film, mantenendo praticamente intatti generi e situazioni. C'è sempre qualcuno che frega qualcun altro, qualche povero cristo che finisce ammazzato ed immancabili e puntuali come le tasse anche questa volta non mancano una pletora di sequenze divertenti ed un pizzico surreali, vero marchio di fabbrica per questo tipo di produzioni. Si ride, ci si diverte, si fa il tifo per i buoni, si appagano pancia e cervello, si esce dal cinema soddisfatti e la mattina dopo già non si ha più ricordo alcuno del film. Il vero limite del nuovo lavoro di Guy Ritchie è proprio questo, crogiolarsi in una confortevole passeggiata nei luoghi comuni di un genere ormai esausto, voler riproporre a tutti i costi temi già codificati e digeriti, ad un pubblico forse frastornato, ma di certo non imbecille.
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Pur provando una sensazione di piacere alla fine della visione del nuovo lavoro di Guy Ritchie, non si può far a meno di notare come il nostro, tenda a reiterare all'infinito lo stesso film, mantenendo praticamente intatti generi e situazioni. C'è sempre qualcuno che frega qualcun altro, qualche povero cristo che finisce ammazzato ed immancabili e puntuali come le tasse anche questa volta non mancano una pletora di sequenze divertenti ed un pizzico surreali, vero marchio di fabbrica per questo tipo di produzioni. Si ride, ci si diverte, si fa il tifo per i buoni, si appagano pancia e cervello, si esce dal cinema soddisfatti e la mattina dopo già non si ha più ricordo alcuno del film. Il vero limite del nuovo lavoro di Guy Ritchie è proprio questo, crogiolarsi in una confortevole passeggiata nei luoghi comuni di un genere ormai esausto, voler riproporre a tutti i costi temi già codificati e digeriti, ad un pubblico forse frastornato, ma di certo non imbecille. RocknRolla diverte ed intrattiene con la sua furbizia e la sua spavalderia, ma alla fine della fiera, quando si accendono le luci in sala, il sospetto di essere stati presi per i fondelli si fa largo nella mente degli spettatori paganti. Rimangono nella memoria la prima rapina ai danni dei corrieri russi (veramente esilarante) e una manciate di altre sequenze, il minimo sindacale per impedire una rivolta di popolo con destinazione la cassa del cinema. La promessa finale di un seguito, dal titolo The real RocknRolla, in grado di chiudere tutti i buchi narrativi lasciati aperti, non fa altro che aumentare la rabbia dello spettatore, spossato dalla simpatica e dilagante tendenza a spezzare i film in due parti, per la gioia del portafoglio di tutti. Come i suoi protagonisti, simpatico, ma in fondo disonesto.
LA SCENA CHE VALE IL FILM
La prima rapina ai danni dei corrieri russi.
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[+] il piacere della variazione
(di jack slevin)
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[+] altre scene cult..
(di suode)
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eli85
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giovedì 7 maggio 2009
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ottimo film,come non se ne vedevano da tempo
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Finalmente un'ottimo film d'azione,probabile futuro film cult.Scelta degli attori ineccepibile,sia del "rocknrolla" che dell'aguzzino della situazione.
L'inizio del film è un'ottima promessa..vera questa volta...il film è un susseguirsi di colpi di scena ed ironismo per cui vale davvero la pena di vedere questo bellissimo film.Complimenti a Guy Ritchie.Allora chittara in mano e rockn rolla sulla tele.Film da non perdere.
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carmine antonello villani
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giovedì 7 maggio 2009
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soldi e potere, il binomio di ritchie è pulp
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Torna Guy Ritchie con i gangster sgangherati, gli strani scherzi del destino, gli intrecci che coinvolgono bizzarri personaggi che popolano una Londra mai così pulp. Perché l’emulo di Tarantino sembra divertirsi un mondo con i dialoghi non sense e le riflessioni su un pacchetto di sigarette che magicamente diventa la metafora della vita. Dopo i successi di “Snatch” e “Lock and Stock”, la capitale inglese diventa nuovamente teatro di affari sporchi con la compiacenza di assessori al soldo di boss in doppiopetto. Stavolta spuntano persino la mafia russa, un gruppo di pasticcioni che si ritrova a dover recuperare molte sterline e pure un quadro misterioso. Ci si diverte con l’ex marito di Madonna, il suo cinema è moderno nello stile ed ha molto appeal, le scene sembrano girate come un videoclip con quei repentini cambi di scena ed accelerazioni che partono dal rallenty utilizzato a più non posso.
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Torna Guy Ritchie con i gangster sgangherati, gli strani scherzi del destino, gli intrecci che coinvolgono bizzarri personaggi che popolano una Londra mai così pulp. Perché l’emulo di Tarantino sembra divertirsi un mondo con i dialoghi non sense e le riflessioni su un pacchetto di sigarette che magicamente diventa la metafora della vita. Dopo i successi di “Snatch” e “Lock and Stock”, la capitale inglese diventa nuovamente teatro di affari sporchi con la compiacenza di assessori al soldo di boss in doppiopetto. Stavolta spuntano persino la mafia russa, un gruppo di pasticcioni che si ritrova a dover recuperare molte sterline e pure un quadro misterioso. Ci si diverte con l’ex marito di Madonna, il suo cinema è moderno nello stile ed ha molto appeal, le scene sembrano girate come un videoclip con quei repentini cambi di scena ed accelerazioni che partono dal rallenty utilizzato a più non posso. Tanto talento certo, una buona dose di coraggio e fantasia da vendere: tossici che s’improvvisano venditori, tirapiedi che devono oliare i meccanismi della politica, torture quanto mai grottesche, cantanti che si fingono morti. In “Rocknrolla” vi è di tutto e di più, l’immaginazione di Ritchie non ha limiti, il suo universo infantile non riesce a tenere fuori una violenza grottesca nella sua paradossale comicità. Un cinema non per tutti eppure affascinante nella sua costruzione visionaria.
Carmine Antonello Villani
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william
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giovedì 7 maggio 2009
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mah
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Gridare al capolavoro mi sembra eccessivo; ad esempio Snatch era più fluido, questo film invece mi è sembrato un po' tirato alla lunga
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diego
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domenica 3 maggio 2009
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rock'n'rolla!!!!!!!!!!!!!!!!
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Ottimo film, sono contento che Guy sia tornato al suo classico stile, anche se Revolver non era affatto male. Mi dispiace solo che i suoi film passano troppo inosservati e nelle multisale, almeno in quelle due che conosco, spariscono nel giro di 1 o 2 settimane.
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mimmo_fuggetti
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mercoledì 29 aprile 2009
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alla fine vince il più forte
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E' sempre stato cosi, specie nei gangster movie: il più grande mangia il più piccolo. Ed è proprio questo l'inizio di Rocknrolla, Ritchie non ci dà neppure il tempo di sederci in sala che viene già presentato il primo bluff, quello di Lenny ai ragazzi del Mucchio selvaggio( , convinti di poter ottenere una licenza dall'uomo più potente nella scena Londinese. Si ha cosi il via ai 114 minuti carichi di adrenalina e privi di noia. Non c'è tempo per le distrazioni perché intanto One Two e Co. sono riusciti a mandare a monte per ben due volte l'accordo tra Lenny e un ricco Russo intenzionato a fare affari col businessman Londinese. I due cominciano bene al punto che il russo decide di prestargli il suo quadro preferito, ma le cose si complicheranno quando entrerà in scena un Rocknrolla: Johnny Quid (figliastro di Lenny), che ruberà il quadro al suo paparino.
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E' sempre stato cosi, specie nei gangster movie: il più grande mangia il più piccolo. Ed è proprio questo l'inizio di Rocknrolla, Ritchie non ci dà neppure il tempo di sederci in sala che viene già presentato il primo bluff, quello di Lenny ai ragazzi del Mucchio selvaggio( , convinti di poter ottenere una licenza dall'uomo più potente nella scena Londinese. Si ha cosi il via ai 114 minuti carichi di adrenalina e privi di noia. Non c'è tempo per le distrazioni perché intanto One Two e Co. sono riusciti a mandare a monte per ben due volte l'accordo tra Lenny e un ricco Russo intenzionato a fare affari col businessman Londinese. I due cominciano bene al punto che il russo decide di prestargli il suo quadro preferito, ma le cose si complicheranno quando entrerà in scena un Rocknrolla: Johnny Quid (figliastro di Lenny), che ruberà il quadro al suo paparino. Innumerevoli personaggi, ma dall'identità ben descritta da Ritchie, si presteranno al "movie/clip" mozzafiato, che rappresenta la resurrezione di un autore che si distingue dai tanti, qual'è Guy Ritchie. Signore e Signori cominciate a far la fila per il biglietto al cinema, perché all'ironia, al cult, all'azione, alla critica, alla femme fatale e al Rocknroll ci pensa Richie. Il regista, a tratti, sembra imitare Tarantino nella scelta di alcuni dialoghi( "..è tutta questione di dettagli.." detta da Lenny che ricorda quella di Tarantino nel film "Le iene") decisamente più "made in America" dei suoi precedenti (The Snatch, Lock and Stock), ma resta l'unicità di scene come quella del balletto fumettistico per organizzare un colpo ad una festa di lusso, o ancora un inseguimento a piedi tra il mucchio selvaggio e due "Highlanders" russi, che regaleranno al film un tocco di ironia che non guasta mai: meglio ridere e non pensare ai prezzi immobiliari londinesi, ai tradimenti, o ancora agli "evasori della realtà" che cercano vie di fuga attraverso la droga. Il regista ci illustra in questo film come alla fine vincano i più forti e, in un certo senso, anche lui può ritenersi vittorioso contro tutti quelli che lo avevano criticato e dato per spacciato; Ritchie, alla fine ha vinto il più forte. Detto questo: non ci resta che ringranziarlo per averci illustrato questo mondo, per aver arricchito il nostro vocabolario con il titolo del film e dargli il bentornato. Adesso aspettiamo di sapere che differenza c'è tra un Rocknrolla ed un vero Rocknrolla.
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