Il cosmo sul comò |
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Un film di Marcello Cesena.
Con Aldo Baglio, Giovanni Storti, Giacomo Poretti, Silvana Fallisi, Sara D'Amario.
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Commedia,
durata 100 min.
- Italia 2008.
- Medusa
uscita venerdì 19 dicembre 2008.
MYMONETRO
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Sarebbe il caso di imparare la comicità vera...
di GubaFeedback: 0 |
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sabato 27 dicembre 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E' la prima volta che scrivo una recensione cinematografica. Mi dispiace che sia anche la mia prima stroncatura. Mi son detto che i critici dovrebbero provare a fare cinema prima di fare i critici. Ed io contravvengo proprio a questa mia "regola". Ma non me la sento di tacere, non questa volta. Ho taciuto altre volte, ma quando vedo me stesso preso in giro assieme al pubblico, allora mi arrabbio. Il problema di questo film è che è una becera scopiazzatura di molteplici altri film che - con la scusa della presa in giro - in trealtà attinge a mani basse dal panorama cinematografico e cartonistico degli ultimi anni senza dire niente di nuovo. E' finita l'onda creativa che ha generato i tre marmocchi nella pancia della mamma in lotta per la sopravvivenza-nascita e le altre trovate dei Corti ? Sembra di si. O forse la voglia di fare soldi è tale per cui va bene uscire con qualsiasi prodotto... anche se fa palesemente pena. E così se ne vengono fuori personaggi assurdi e privi di credibilità, come il padre di famiglia che tiene chiuse in macchina figli e moglie alle 6 della mattina di un giorno d'agosto per aspettare l'amico che deve scendere per partire per la sospirata vacanza. Non è così che si fa il cinema comico. Sembrano pieces scritte da gente che non ha mai scritto una riga di sceneggiatura, incompetenti alle prime armi. Sembrano episodi scritti da qualche ghost-writer, o comprati, ma comunque da persone che non conoscono ne i tempi cinamatografici ne le basi della comicità che è fatta da personaggi "normali" in gag parossistiche e non da personaggi parossistici in situazioni normali. L'unico parossistico che poteva permettersi situazioni normali è stato Totò, ma anche lui con fatica. E comunque era Totò. Di tutti gli episodi si salva solo quello dei quadri, perchè è abbastanza ben fatto da essere accettabile. Inoltre è l'unico completamente di fantasia, il che lo mette su un piano completamente diverso dagli altri. Il film è organizzato in episodi ed uno di questi, il "fil rouge", si dispone come un "collegamento" virtuale ed è diviso in scene. Questo "fil rouge" fa parte del filone che prende in giro lo spiritualismo orientale, ed i personaggi sono scopiazzati dal cartone animato KungFu Panda. E' forse il più simpatico di tutti gli episodi, perchè in fondo i personaggi sono divertenti. Ma in generale non ci siamo proprio. Personaggi poco credibili, sketch deboli, battura fiacche fanno di questo il peggiore dei film del trio. Se questa è la comicità italiana, beh, siamo rovinati. W la comicità in teatro. Lunga vita a Zelig. Guba
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