Hunger

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Un film di Steve McQueen (II). Con Michael Fassbender, Liam Cunningham, Stuart Graham, Brian Milligan, Liam McMahon.
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Drammatico, durata 96 min. - Gran Bretagna, Irlanda 2008. - Bim Distribuzione uscita venerdì 27 aprile 2012. MYMONETRO Hunger * * * * - valutazione media: 4,25 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
marica romolini domenica 13 maggio 2012
ovvero della risignificazione del corpo Valutazione 5 stelle su cinque
43%
No
57%

Irlanda del Nord. Con straniante effetto di controcampo per chi provenga dalla lunga soggettiva intimista di Iron Lady, la voce della Tatcher annuncia alla radio l'abolizione dello status di prigioniero politico per i detenuti dell'IRA. È l'inizio di una serie di proteste - la 'blanket protest', la 'dirty protest' e due scioperi della fame - che porta alla morte, tra le altre, del giovane leader Bobby Sands. Il suo corpo martoriato (eccezionale Fassbender) diventa il vero e proprio protagonista del film, che fa di un iperrealismo tanto caricato nelle immagini quanto sobrio nelle parole il suo punto di forza. Con un'unica finestra marcatamente dialogica, comprensiva di apologo recuperato da un'infanzia quasi mitica, al centro di una narrazione di ricercatissima fotografia. [+]

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il guju sabato 12 maggio 2012
quando un colpo allo stomaco è arte Valutazione 5 stelle su cinque
50%
No
50%

Nulla sfugge di questo film, la scarsidà di dialoghi e la crudezza del sonoro è interrotto solo da un diologo magistrale che pregna il significato di questo film, un film da non perdere, forte, diretto e schierato. Il terrorista/eroe è un martire che passa e vive il suo calvario, senza sconti e in faccia allo spettatore. Uno schiaffo d'arte vera che vale il disagio di un impatto così deciso, epico.

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belley giovedì 10 maggio 2012
imponente lavoro Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

All' uscita sala mi sono chiesto " ma McQueen e Fassbender cosa si sono messi in testa?" è stata l'unica cosa che mi avvolgeva. Un'interpretazione resa totalmente unica dai silenzi e dalla trasformazione fisica resa molto più intensa dal pensiero che un attore possa trasformare il suo fisico in un tempo molto più lungo di quello dei funesti 66 gg ( mi auguro) della reale vita di Bobby.
Moltopiù di De Niro in "toro  scatenato" e molto più di Bale nel suo " l' uomo senza sonno". L'irritante rumore dello spazzolone che sciacqua il corridoio , l'ago in vena che riportava a gesta "tarantiniane" ma di tutt'altra sorta ,le piaghe e la gabbia in ferro che proteggeva l'ormai inesitente corpo dalla legerissima coperta sul letto. [+]

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hidalgo mercoledì 9 maggio 2012
quando il cinema è arte Valutazione 5 stelle su cinque
78%
No
22%

Arrivato in Italia con 4 anni di ritardo, Hunger,  film d'esordio di Steve McQuenn, maniaco della cinepresa, è un capolavoro di stile, di tecnica cinematografica. Un'opera d'arte di cruda bellezza, estremamente realistico nella sua violenza fisica e mentale ma mai gratuita, mai fine a se stessa. Girato con un budget ridotissimo, "accompagnato" da una regia che è nello stesso tempo essenziale e minimalista ma geniale e ricercata, McQuenn usa le immagini al posto delle parole, il linguaggio del corpo (straziato) al posto del linguaggio vocale, "concedendo" in sostanza un unico, strepitoso dialogo nel magistrale piano sequenza dove Fassbender e Cunningham servono allo spettatore un ricco contorno di parole funzionali al prelibato pasto che è il film in se stesso. [+]

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angelo umana sabato 5 maggio 2012
the maze, il labirinto Valutazione 3 stelle su cinque
0%
No
0%

  Ottimo film: più che prendere posizione sulle lotte (o sulle bombe) dell’IRA, dell’Ulster Defense Association o dei Soldati della Libertà, più che dare giudizi sui loro attentati, ovviamente definiti “crimini spaventosi” dalla Thatcher, si sofferma per una buona metà sul decorso dello sciopero della fame di Bobby Sands, che dopo 66 giorni lo portò alla morte, le trasformazioni nel suo corpo, le visioni nel delirio che gli ripresentano attimi della sua vita. Insieme a lui altri 9 prigionieri nel carcere di Long Kesh, “The Maze”, il labirinto, come lo conoscono a Belfast, si lasciarono morire di fame e 18 agenti rimasero uccisi dagli attentati del movimento; uno, l’agente penitenziario molto cauto e accorto, colui col quale si apre il film, quello dalle nocche sempre ferite per i pugni che si incarica di somministrare ai prigionieri, viene ucciso mentre è in visita a sua madre in una casa di riposo. [+]

[+] una domanda e un chiarimento (di irene)
[+] il figlio e il prete (di angelo umana)
[+] interessante (di irene)
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renato volpone giovedì 3 maggio 2012
l'ultimo anelito di libertà Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Siamo nell'Irlanda ribelle al volere della "lady di ferro"', negli anni delle bombe dell'ira e delle proteste dei detenuti che chiedono il riconoscimento di prigionieri politici: la protesta delle coperte e la protesta dello sporco. Bobby Sands guida le proteste e diventa il nostro eroe/antieroe morendo per uno sciopero della fame. Il film non nasconde nulla, non perdona, ti lascia completamente senza respiro e, se ne hai ancora la forza, con le lacrime agli occhi. È la storia della libertà, della sua costruzione, del donarsi ad essa ispirandosi a veri valori e tutto viene fuori nel discorso tra Bobby e il prete, intenso, duro, non obiettabile. La libertà che aleggia leggera e che, ancora una volta (sono fresche nella memoria le scene di Diaz) viene spezzata da chi dovrebbe difenderla, dalla legge, da coloro che rivestono il sorriso e le abitudini della gente comune. [+]

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pepito1948 giovedì 3 maggio 2012
thatcher e i suoi misfatti Valutazione 4 stelle su cinque
91%
No
9%

Un carceriere della prigione di Maze in Ulster conduce una vita normale, tra celie con i compagni, ordinari atti quotidiani in famiglia,  qualche misura di autodifesa (il controllo sotto la propria macchina), ma ha un problema; le sue nocche sanguinano perennemente, le ferite non si chiudono, come quelle delle vittime delle sue violenze, finchè qualcuno decide che è arrivata la sua ora. Questa volta è lui la vittima, ed il suo sangue inonda come in una tragedia greca il corpo inerte della madre. Questo il prologo che svela il vero protagonista del racconto, il sangue, quello che sgorga inesorabile dal corpo martoriato dalla violenza. A Maze i prigionieri irlandesi dell’IRA sono corpi nudi avvolti in una coperta in balia della brutalità senza limiti del Potere (del Governo Thatcher come dei carcerieri degli H Blocks, la sezione di massima sicurezza); corpi piagati, torturati, che tuttavia non rinunciano ad azioni di protesta anche terribilmente forti (come l’uso dimostrativo dello sporco) per riottenere lo status di prigioniero politico con gli annessi diritti. [+]

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flyanto mercoledì 2 maggio 2012
quando il proprio corpo umano diventa uno strument Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

 Film in cui viene racontata la reale rivolta portata avanti in carcere da un gruppo di alcuni esponenti dell' Ira al fine di venire riconosciuti dal Governo Britannico come prigionieri politici. Una lotta inutile perchè a loro non verrà mai concesso quanto richiesto e pertanto la loro ostinazione a contrarre lo sciopero della fame li porterà dritti alla morte. Pellicola estremamente cruda, realistica e molto efficace  nella rappresentazione degli squallidi ambienti carcerari e del deperimento sempre più evidente e raccapricciante del corpo denutrito del protagonista ottimamente interpretato da  Michael Fassbender. Da rimarcare la scena del dialogo tra lui ed il pastore anglicano dove allo spettatore vengono enunciati i due punti di vista opposti. [+]

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hanami martedì 1 maggio 2012
hunger Valutazione 3 stelle su cinque
33%
No
67%

concordo in linea di massima con le ottime recensioni : il film è interessante/originale, estremo e asciutto, disturbante e freddo, ma che voglia di uscire dalla sala .....

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morena.1983 martedì 1 maggio 2012
non è un film per tutti Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%


Un film impegnativo, denso e per certi aspetti pesante, a me è piaciuto perchè molto diverso dai film che siamo abituati a vedere nella sale di questi tempi.

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