gianni m.
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martedì 13 novembre 2007
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falsificazione politica
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Rino Gaetano non aveva un raporto conflittuale col padre. Non era diventato depresso e ubriacone dopo il successo sanremese. Ce lo conferma chi l'ha conosciuto, ma anche lo sguardo ironico e divertito del vero Gaetano (nei filmati originali). Ce lo confermano le sue canzoni, che hanno continuato ad essere una fusione inimitabile di amarezza e speranza, presentate in salsa goliardica. E poi stava per sposarsi con la sua Amelia (che nel film non c'è, come non c'è la sorella, come non si parla della Calabria che tanto amava...): non è certo il progetto di un depresso!
La verità è che si è voluto artificiosamente cucirgli addosso i panni dell'artista "alternativo" stritolato dal sistema; lo dimostra l'incredibile dichiarazione del regista Marco Turco: "abbiamo seguito il filo delle canzoni immaginando i diversi stati d’animo che stanno dietro.
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Rino Gaetano non aveva un raporto conflittuale col padre. Non era diventato depresso e ubriacone dopo il successo sanremese. Ce lo conferma chi l'ha conosciuto, ma anche lo sguardo ironico e divertito del vero Gaetano (nei filmati originali). Ce lo confermano le sue canzoni, che hanno continuato ad essere una fusione inimitabile di amarezza e speranza, presentate in salsa goliardica. E poi stava per sposarsi con la sua Amelia (che nel film non c'è, come non c'è la sorella, come non si parla della Calabria che tanto amava...): non è certo il progetto di un depresso!
La verità è che si è voluto artificiosamente cucirgli addosso i panni dell'artista "alternativo" stritolato dal sistema; lo dimostra l'incredibile dichiarazione del regista Marco Turco: "abbiamo seguito il filo delle canzoni immaginando i diversi stati d’animo che stanno dietro. E costruito il racconto sui conflitti col padre perchè quello era il momento in cui i giovani non accettavano il principio di autorità e contestavano i genitori".
Insomma, ne hanno fatto il simbolo di quel Sessantotto che lui nelle sue canzoni ha sempre preso in giro!
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gino
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martedì 13 novembre 2007
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musica,musica,mai finita!
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Non amo la televisione ha dei tempi che non mi piacciono!Fiction,Ricostruzione agiografica,passato.Tutto pesava a favore dell'abbandono del canale per un riposo nervoso.
Invece,Invece bravissime le interpreti femminili,appena fuori a volte ma sicuramente piene di onesto buon senso nei loro personaggi.Poi Claudio a volte un pò piacione,non saprò mai se perchè da copione o lui personalmente è così,comunque uno che l'emozione sà come tirartela fuori.No ai dialoghi,No ai colori Tape,non emergono i colori degli Ottanta romani,ma questo non dipende dagli interpreti è solo una questione di produzione.
Io il giorno che Rino morì ero a Roma a casa di amiche ero appena congedato militare.Era caldo,non avevo voglia di ritornarmene nelle Marche,la città era troppo invitante.
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Non amo la televisione ha dei tempi che non mi piacciono!Fiction,Ricostruzione agiografica,passato.Tutto pesava a favore dell'abbandono del canale per un riposo nervoso.
Invece,Invece bravissime le interpreti femminili,appena fuori a volte ma sicuramente piene di onesto buon senso nei loro personaggi.Poi Claudio a volte un pò piacione,non saprò mai se perchè da copione o lui personalmente è così,comunque uno che l'emozione sà come tirartela fuori.No ai dialoghi,No ai colori Tape,non emergono i colori degli Ottanta romani,ma questo non dipende dagli interpreti è solo una questione di produzione.
Io il giorno che Rino morì ero a Roma a casa di amiche ero appena congedato militare.Era caldo,non avevo voglia di ritornarmene nelle Marche,la città era troppo invitante.Ho pianto ieri come 26 anni fà,Rino non l'ho capito.Forse Lui non voleva niente.Voleva come tutti forse una famiglia e non ci riusci del tutto nemmeno col suo pubblico!
Arrivederci
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#45
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martedì 13 novembre 2007
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bravo claudio
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per gusto personale , non è facile recitare dei miti e rino è uno di loro .
non male il film tv della rai , brave le attrici e anche i comprimari uno su tutti il mitico davoli ! ho quasi 40 e la mitica " gianna" la ho sentita in disco a fine ottanta ....
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flavio 1985
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martedì 13 novembre 2007
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la vita di un artista impacchettata per la tv
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A coloro che affermano di aver visto una fiction (letteralmente finzione) gradevole e ben fatta, vorrei far notare che un conto è il "risultato telivisivo" e un altro è l' "analisi dei contenuti".
Non stiamo parlando di un personaggio astratto o le cui gesta si perdono nel tempo, ma di un uomo la cui vita è strettamente legata ad un recente passato del nostro paese. Chiunque ne avesse voluto fare il soggetto di un racconto aveva la responsabilità e il dovere di rendere nel migliore dei modi la complessità dell' esperienza umana e artistica di Rino Gaetano, invece, si è pensato bene di sfruttare l' interesse attorno al personaggio per mettere in piedi una storia lacrimevole, fatta soprattutto di debolezze, disadattamenti e precarietà affettiva; quanto bastava, in pratica, per arricchire il
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A coloro che affermano di aver visto una fiction (letteralmente finzione) gradevole e ben fatta, vorrei far notare che un conto è il "risultato telivisivo" e un altro è l' "analisi dei contenuti".
Non stiamo parlando di un personaggio astratto o le cui gesta si perdono nel tempo, ma di un uomo la cui vita è strettamente legata ad un recente passato del nostro paese. Chiunque ne avesse voluto fare il soggetto di un racconto aveva la responsabilità e il dovere di rendere nel migliore dei modi la complessità dell' esperienza umana e artistica di Rino Gaetano, invece, si è pensato bene di sfruttare l' interesse attorno al personaggio per mettere in piedi una storia lacrimevole, fatta soprattutto di debolezze, disadattamenti e precarietà affettiva; quanto bastava, in pratica, per arricchire il palinsesto della Rai!
Chissà se la signora Claudia Mori avrebbe prodotto con la stessa leggerezza un progetto su Battisti o De Andrè? O magari sul marito???
Caro Rino, per fortuna la tua anima e un po' di quella italiana vivono ancora nelle canzoni che hanno insegnato a tanta gente a volerti bene!
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abi
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martedì 13 novembre 2007
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ma il finale....
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un buon film per una produzione rai, ma non vi sembra che il finale sia un po deludente e sbrigativo? sembra quasi che sia stata volutamente tagliata dalla pellicola la parte finale dell incidente. Inizialmente la trama del film doveva comprendere la scena in cui Rino fermo ad un semaforo vede due ragazzi baciarsi alle note della sua canzone "ma il cielo è sempre più blu,ritrovando un po della serenità peduta. Scatta il verde, ingrana la marcia, percorre 500 metri e si schianta contro un camion
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nun te regge chiù
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martedì 13 novembre 2007
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un film pericolosissimo e senza contenuti
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C'è da rimanere allibiti che la direzione di Rai Uno e dalla Rai in genere abbia permesso la trasmissione in prima serata della Fiction su Rino Gaetano. E' evidente che gli autori non si vogliano schierare nè verso l'eroe nè verso l'antieroe....ma proprio in questo commettono un madornale errore di comunicazione. Così facendo infatti lasciano alla libera interpretazione (affidandola alla maturità del singolo telespettatore...........e sappiamo quanti giovani...)
quella che di fatto è la storia di un tossicodipendente completamente allo sbando. Non si capisce quanto ci sia di vero e quanto sia inventato, ma soprattutto non si capisce perchè si voglia ricordare una persona morta in questi termini: se la storia corrisponde al vero allora molto meglio lasciare alla musica il compito della memoria storica di un artista senza farci la fiction in prima serata.
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C'è da rimanere allibiti che la direzione di Rai Uno e dalla Rai in genere abbia permesso la trasmissione in prima serata della Fiction su Rino Gaetano. E' evidente che gli autori non si vogliano schierare nè verso l'eroe nè verso l'antieroe....ma proprio in questo commettono un madornale errore di comunicazione. Così facendo infatti lasciano alla libera interpretazione (affidandola alla maturità del singolo telespettatore...........e sappiamo quanti giovani...)
quella che di fatto è la storia di un tossicodipendente completamente allo sbando. Non si capisce quanto ci sia di vero e quanto sia inventato, ma soprattutto non si capisce perchè si voglia ricordare una persona morta in questi termini: se la storia corrisponde al vero allora molto meglio lasciare alla musica il compito della memoria storica di un artista senza farci la fiction in prima serata. Se è invece c'è molto di inventato sarebbe ancora più grave. Che bisogno c'era di sottolineare gli stati comatosi, le ebbrezze, le allucinazioni di un personaggio che, per di più, mostra di poter uscirne fuori allegramente con un sorso di thè? Gli autori pensano che se avessero rappresentato le immagini di un tossicodipendente mentre si buca sarebbe stato diverso? L'alcoolismo è gravemente sottovalutato in questa fiction, lòasciando così passare il messaggio giovanile che si può tranquillamente bere e fumare se si vuole essere ribelli, vittime della società e aspiranti cantautori. Complimenti!!! Questo film è un isulto a tutti quei coraggiosissimi ragazzi che riescono ad uscire fuori dalla droga e soprattutto dall'alcool con molti sacrifici e rinunce. Spero che non sia l'unico commento di questo genere che verrà esternato.
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artur
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lunedì 12 novembre 2007
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l'estro e la diversità di un artista fra i miglior
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Risulta senz'altro evidente e notevole la capacità vocale del protagonista che si profonde in performance più che convincenti;e in egual maniera Santamaria riesce a mostrare (forze anche eccissivamente) l'animo tormentato e complesso del grande Gaetano. Ma risultano latenti quelle sfaccettature che a mio parere davvero contaddistinguevano e carattezzivano l'eccelso menestrello e cioè la spiazzante dissacrante ironia, quel carisma e soprattutto la "poesia" propria di un uomo illuminato
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silvia
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lunedì 12 novembre 2007
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vergogna
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Dovreste provare vergogna per avere gettato fango su una persona perbene.
Non trovo le parole per descrivere lo schifo provato nel vedere come avete ingannato la gente e ucciso Rino ancora una volta con una storia completamente fasulla e senza nessun rispetto nei suoi confronti.
Vergognatevi.
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meridio
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lunedì 12 novembre 2007
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ma dov'e la sorella'''
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nella prima parte non si vede la sorella. poi tante incongruenze, non si capisce mai in che anno siamo. nuntereggopiù, ma veramente è nata cosi???
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donatella diamanti
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lunedì 12 novembre 2007
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ben scritta, ben girata, ben intrepretata
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Era da tempo che non vedevo, in RAI, una cosa così ben scritta, ben girata e ben interpretata. Ora, poi l'eccezionalità sta tutta nel primo punto, ché di registi bravi e bravi attori ce ne sono, sceneggiatori un po' meno, mi dite com'è possibile che scoprire chi firma la sceneggiatura sia un'impresa tanto impossibile?
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(di anonimo195862)
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