Mortal College

Samantha Willows raggiunge il college in cui dovrà studiare e viene subito attratta dalle aderenti al club Delta Phi Theta. Costoro costituiscono un gruppo di elite per entrare a far parte del quale è necessario sottoporsi a una sorta di rito di iniziazione denominato "la settimana infernale". Ciò che la ragazza non sa è che una delle responsabili del club si è apparentemente suicidata. Di lì a poco anche le altre saranno in pericolo.
Anche se l'originalità latita in questo film (di college e giovani fanciulle preda delle più diverse specie di esseri desiderosi di procurare morte sono affollati i B movie) non si può dire che l'esito sia totalmente negativo. Leighton Meester sa mettere a frutto il suo viso da brava ragazza candida ma non così ingenua da non poter aspirare a contribuire alla risoluzione dell'enigma. Anche le comprimarie se la cavano grazie anche a una narrazione che suddivide il tv movie in brevi capitoli al termine di ognuno dei quali ci propone lo schermo scuro che crea separazione ed attesa. Il problema sta altrove e cioè in primis nel non avere i mezzi necessari a disposizione (gli effetti speciali di speciale hanno ben poco) e successivamente in un evidente errore di sceneggiatura.
C'è infatti una brevissima scena in cui anche lo spettatore più distratto si vede mettere sotto gli occhi l'identità di chi causa morte e scompiglio. Resta a quel punto solo da capire il perché. Ma anche questo viene rivelato decisamente in anticipo rispetto al finale consentendo a chi guarda di trarre le proprie conclusioni. L'intervento poi del boyfriend saputello (in materia di fenomeni extrasensoriali) di Samantha contribuisce ad appesantire il tutto con la lettura di una sorta di Bignami sulla materia. L'ultima inquadratura per di più è minacciosa: lascia aperta la porta a un temibile "Mortal College 2". 