L'ospite inatteso

Il Film mi è piaciuto, una cosa mi ha lasciato stupita. L'errore nella pronuncia della parola HABIBI(AMORE MIO) che nel film viene pronunciato HABIBTI. Forse è meglio non usare la lingua originale se non si è capaci alla pronuncia corretta, perche perde il proprio significato.

da vedere, delicato

L'OSPITE INATTESO. VISTO IERI E' ANCORA PRESTO PER UN COMMENTO. SONO SCONCERTATO DAL FATTO CHE SI POSSA VIVERE UN INTRECCIO DI SITUAZIONI SENZA L'USO DELLA '45' DEVO RIPRENDERMI PRIMA DI UN COMMENTO SERIO. OTTIMO, COSA ABBIAMO VISTO FINORA SUGLI STATI UNITI D'AMERICA ...!? 12/1/2009 - rosello.biondi@intesasanpaolo.com

Il film è delicato ed essenziale. Con dialoghi forse un po scarni racconta una attuale complicata realtà USA. Tuttavia si può carpire la senzazione di impotenza del protagonista di fronte al dramma finale. Nel complesso credo un buon film

un bel film dove il buonismo è totalmente assente, ma dove la presa di coscienza dell'ingiustizia tra i popoli è espressa con delicatezza ma con grande determinazione, bravi tutti.......

Con apparente leggerezza tratta i problemi e le sofferenze che si possono incontrare in tutti i paesi e a tutte l'età.

Quanto buonismo in questa pellicola scontata in cui ovviamente l'altro 'straniero' è tutto da soprire e la scoperta non potrà che essere meravigliosa e arricchente...! Retorico , ruffiano e scontato.

I diversi piani delle emozioni e delle regole si intersecano nel film con intelligenza e sobrietà e se i primi finiscono col prevalere,gli altri non vengono mai completamente rigettati.Così Tarek non è vittima,tecnicamente,di un accanimento mirato di singoli ma di leggi troppo restrittive ed asettiche.Una necessità per un Paese che subisce la più alta immigrazione del mondo ? Forse sì ma non per questo meno dolorose.L ' integrazione fra popoli sembra a volte un tema scontato:penso non lo sia affatto dal momento che i razzismi,sempre più subdoli e sofisticati,sono ahimè durissimi a morire,anche da noi,non illudiamoci.Già questo non è poco,se poi consideriamo la bravura del cast(Jenkins su tutti)e il tono spontaneo e giustamente agrodolce della regia. [+]

I diversi piani delle emozioni e delle regole si intersecano nel film con intelligenza e sobrietà e se i primi finiscono col prevalere,gli altri non vengono mai completamente rigettati.Così Tarek non è vittima,tecnicamente,di un accanimento mirato di singoli ma di leggi troppo restrittive ed asettiche.Una necessità per un Paese che subisce la più alta immigrazione del mondo ? Forse sì ma non per questo meno dolorose.L ' integrazione fra popoli sembra a volte un tema scontato:penso non lo sia affatto dal momento che i razzismi,sempre più subdoli e sofisticati,sono ahimè durissimi a morire,anche da noi,non illudiamoci.Già questo non è poco,se poi consideriamo la bravura del cast(Jenkins su tutti)e il tono spontaneo e giustamente agrodolce della regia....è bene vederlo. [-]

NON VALE UN CENT.

PENOSO MISERAMENTE PENOSO