L'ospite inatteso

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Un film di Tom McCarthy. Con Richard Jenkins, Haaz Sleiman, Danai Jekesai Gurira, Hiam Abbass, Marian Seldes.
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Titolo originale The Visitor. Commedia, Ratings: Kids+13, durata 104 min. - USA 2007. uscita venerdì 5 dicembre 2008. MYMONETRO L'ospite inatteso * * * - - valutazione media: 3,29 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari. Acquista »
   
   
   
maurocioffi sabato 28 agosto 2010
un inatteso ottimo film Valutazione 3 stelle su cinque
73%
No
27%

Pellicola atipica, che ad un cinema contemporaneo, molto spesso americano, fatto di colpi di scena e di personaggi "fuori dal comune", contrappone una narrazione pacata e razionale e dei protagonisti profondamente umani, nei quali ci si può ritrovare. Le evoluzioni, specie emotive, dei personaggi non sono sottolineate in maniera esasperante, ma basta un gesto, una parola, per far comprendere quello che sta accadendo. Tratta il tema dell'immigrazione e della fine de "sogno americano", almeno per gli immigrati, dopo l'11 settembre, in maniera sobria, senza generalizzazioni eccessive. Mette lo spettatore di fronte alle contraddizioni e alle ingiustizie che in nome della legalità e della sicurezza possono essere perpetrate. [+]

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rescart lunedì 2 agosto 2010
quando ognuno fa la propria parte Valutazione 4 stelle su cinque
67%
No
33%

A prima vista potrebbe sembrare che questo film sia una denuncia contro i metodi che negli U.S.A. sono stati adottati per combattere l’immigrazione clandestina e, con essa, il terrorismo dopo l’11 settembre. Non c’è dubbio che l’America sia un Paese multietnico, ma chi non ha mai sentito, anche in Italia, immigrati di lunga data, che ormai conoscono bene la nostra lingua e si sono inseriti nel mondo del lavoro, lamentarsi del continuo arrivo di nuovi immigrati (ovviamente provenienti da Paesi diversi dal proprio)? Sono loro spesso i primi a opporre quel poco di diritti conseguiti, il permesso di soggiorno, a chi, appena arrivato, non ha neanche quel minimo di diritti. Sono loro i primi a dimenticare di essersi trovati, solo pochi anni prima, proprio in quella situazione in cui ora si trovano coloro il cui arrivo massiccio vorrebbero arginare perchè lo vedono come una minaccia allo loro sicurezza. [+]

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linus2k lunedì 2 agosto 2010
"volevo fare solo musica..non sono un delinquente" Valutazione 4 stelle su cinque
89%
No
11%

Mai purtroppo come adesso questo film va visto e va fatto vedere... a scuola, ai cineforum, ovunque ce ne possa essere bisogno... Mai come adesso, in un Paese che rinnega persino le sue origini di emigrante, trattando in maniera disumana i suoi "ospiti inattesi", questo film dovrebbe essere visto e studiato... Un piccolo film, una storia semplice e delicata, per alcuni forse lenta, ma umanamente ricca... una storia di integrazione, di dialogo, di apertura... il racconto di un'amicizia e di un amore sussurrato... Lo straniero visto lontano dal clichè di delinquente o di disadattato... la voglia di integrazione... la burocrazia... Ebbene viene raccontato in questo film l'altra faccia dell'immigrazione, quella che non fa notizia, quella che si ignora o si preferisce ignorare, quella di chi sogna di fare un salto di qualità nella sua vita. [+]

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dario lunedì 7 settembre 2009
delicato Valutazione 4 stelle su cinque
50%
No
50%

Non è una gran storia, ma c'è una maestria nel raccontarla che rende tutto di gran livello. Molto bravo il regista a tenerla saldamente fra le mani. Ottima la recitazione. Grande cinema e grande opera civile. Un'autentica, gradevolissima, sorpresa.

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topen venerdì 21 agosto 2009
il rispetto delle leggi non è sindacabile... Valutazione 3 stelle su cinque
7%
No
93%

... se un paese non ti vuole, non ti vuole! Con che presunzione ci si può arrogare il diritto di ignorare leggi e disposizioni? Come si può pretendere di rimanere in casa di altri se ospiti non graditi? Nel film, il caso del siriano era stato analizzato dalle autorità, le quali avevano deciso di negargli il permesso di soggiorno. Ciononostante lui e sua madre decidono di rimanere come clandestini... una volta scoperti, l'espulsione è il minimo che si meritano. Perchè tanta indignazione? A parte questo, un film un po' lento. Bella la trasformazione del grigio professore che acquista umanità. Finale improbabile.

[+] non ho parole. (di sinkro)
[+] razzismo atteso (di fabry68)
[+] veramente.... (di francesco2)
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areknames giovedì 11 giugno 2009
bel film Valutazione 0 stelle su cinque
50%
No
50%

Un film toccante, pieno di sfumature e di significati intrinsechi. Una descrizione curata e minuziosa degli USA dopo l'attentato del 2001 con riferimenti delicati ma allo stesso tempo incisivi. Le figure dei protagonisti non sono mai fuori luogo con dialoghi oserei dire "signorili" ed aristocratici. Fondamentale la parte del Professor Wale che con coraggio e delicatezza si muove in zone inesplorate a lui sconosciute. Non importa essere clandestini nel mondo, importa invece difendersi dalla clandestinità presente in noi stessi ed è proprio con l'apertura nei confronti delle persone e dei sentimenti semplici che il Professor Wale vince all'apparenza con fatica questa sua condizione di apatia verso tutto e tutti. [+]

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m. cristina lucchetta sabato 6 giugno 2009
un cuore "per" 'inverno Valutazione 4 stelle su cinque
83%
No
17%

Un film "minimo" che fa sorridere e commuove, mostrando i lati più semplici e complessi della nostra umanità.Un film sull'amicizia sine interesse,un film di impegno civile e sociale e dunque "politico" suo malgrado. Un film che incanta e disarma.Un film che mette in scena la dimensione drammatica del nostro essere uomini perchè mostra come"ogni istante è confine tra l'incontro l'addio".Nella gestione di questo attimo singolare e irripetibile,di questo framento di spazio/tempo,(perchè l'attimo non è mai solo un tempo ma è anche un luogo e un chi) la possibilità di affermare l'altro o negarlo. Assolutamente consigliato soprattutto a chi fa "finta di essere occupato" e a chi ha "un cuore in inverno"! m. [+]

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m. cristina lucchetta venerdì 5 giugno 2009
un cuore "per" l'inverno Valutazione 0 stelle su cinque
75%
No
25%

Un film "minimo" che fa sorridere e commuove, mostrando i lati più semplici e complessi della nostra umanità.Un film sull'amicizia sine interesse,un film di impegno civile e sociale e dunque "politico" suo malgrado. Un film che incanta e disarma.Un film che mette in scena la dimensione drammatica del nostro essere uomini perchè mostra come"ogni istante è confine tra l'incontro l'addio".Nella gestione di questo attimo singolare e irripetibile,di questo framento di spazio/tempo,(perchè l'attimo non è mai solo un tempo ma è anche un luogo e un chi) la possibilità di affermare l'altro o negarlo. Assolutamente consigliato soprattutto a chi fa "finta di essere occupato" e a chi ha "un cuore in inverno"! m. [+]

[+] un commento vibrante (di dario)
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vittorio giovedì 7 maggio 2009
piccolo gioiello!! Valutazione 4 stelle su cinque
80%
No
20%

Film bellissimo!! Emozionante e toccante, una storia attuale, splendida, che riesce ad ipnotizzarti dall'inizio alla fine!! Uno dei più bei film degli ultimi anni.....senza risse, senza azione, senza violenza....tanto amore e forza!! Da far vedere alle scuole..... Bellissimo!!

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giacomo vezzani sabato 14 febbraio 2009
un film americano/non americano Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

L'ospite innatteso è un'epifania cinematografica per diverse ragioni: La riscoperta di Richard jenkins, forse tra i 5 candidati agli oscar è il migliore, perchè riesce a incantarci senza far prevalere il "metodo" e restituisce una gamma di emozioni sotterannee che esplodono nel fragoroso finale.Lo straordinario passaggio di tensioni degli attori, che sanno veramente giocare "play/act". La sceneggiatura che ci porta una storia attualissima e svolge rigorosamente la sua funzione narrativa regalandoci momenti di tensione imprevisti. Infine, forse, è il migliore film che racconta l'America post 11 settembre e lo fa con garbo senza dimenticarsi delle paure, della crisi economica, dando voce alle persone comuni e allo svolgersi quotidiano della vita. [+]

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