Bianco e nero |
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Un film di Cristina Comencini.
Con Fabio Volo, Ambra Angiolini, Aïssa Maïga, Eriq Ebouaney, Anna Bonaiuto.
continua»
Drammatico,
durata 100 min.
- Italia 2007.
- 01 Distribution
uscita venerdì 11 gennaio 2008.
MYMONETRO
Bianco e nero
valutazione media:
2,27
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Troppe mancate sfumature...di RedroseFeedback: 0 |
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lunedì 14 gennaio 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ne abbiamo veramente abbastanza di questo dilagare di temi sociali presi in prestito dal cinema 'povero' italiano per garantirsi un effimero consenso. Il tema è inflazionato, abusato, esaurito, ridotto a caricatura di sé stesso....il film è ripetitivo, vincolato strettamente al titolo su cui gira e rigira e e l'intento e l'occhio della regista sono sempre fissi, statici, sia nelle scene che nei dialoghi, con una ripetizione estenuante e gratuita del concetto...ma dobbiamo ridere per sdrammatizzare o dobbiamo essere mortificati??non si è capito.... Perché allora se vogliamo fare un cinema impegnato non denigriamo un tema sociale a mero strumento di contorno...o come spunto per fare del sarcasmo gratuito e fuori luogo ma semplicemente narriamo di una storia d'amore 'diversa' ponendo l'accento sul tema dell'integrazione e meno banalmente, su un approccio interculturale, sull'incontro fra culture diverse. A me è sembrato più un film sui sentimenti, le emozioni, l'entusiasmo di una giovane coppia di amanti che sfuggono alla monotonia della vita di coppia (e anche qui quale è la novità?): comunqua sia i focal points restano la passione e il tradimento: tutto il resto fa da contorno sbiadito! Fabio Volo non s'è l'è cavata male (considerando che faceva il panettiere prima di entrare nel mondo dello spettacolo), Ambra alla fine si arrangia sempre come può e comunque essendo tutto il cast di basso profilo erano tutti abbastanza allineati tra loro. I ruoli più riusciti restano quelli secondari, come la Bonaiuto, la Ricciarelli e la sorella della nera che hanno salvato veramente il film dall'oblio della retorica sentimentale e patetica... Finale non del tutto scontato ma la sceneggiatura e i dialoghi lasciano veramente a desiderare. Qualche ispirazione giusta c'è, ma i personaggi non si mettono in discussione, non vivono vita autonoma. Debole, leggero, scontato. Una minestra riscaldata. Veramente troppo anche per una Sociologa.
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