laulilla
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lunedì 12 novembre 2007
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un bel film di contenuto filosofico
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il film esprime a mio avviso l'impossibilità di qualsiasi forma di progettazione razionale dell'esistenza da parte di ciascuno di noi, poiché la nostra vita è dominata dal caso, che si fa beffe delle nostre aspirazioni e dei nostri propositi, che non possono trovare attuazione mai, anche se sembrano vicinissimi a esserlo. Il paradiso non ci sarà per nessuno, né per chi ha creduto di costruirsi una vita tranquilla, né per chi ha sperato nella rivoluzione, né per chi ha creduto di aiutare un'amica. I pericoli non vengono dalle situazioni più banalmente ovvie, ma da fatti inaspettati, che colgono di sorpresa e del tutto indifesi i personaggi. Così moriranno la prostituta, quando credeva di essersi messa in salvo, o la giovinetta, uccisa da un bambino, crudele e inconsapevole strumento del caso.
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il film esprime a mio avviso l'impossibilità di qualsiasi forma di progettazione razionale dell'esistenza da parte di ciascuno di noi, poiché la nostra vita è dominata dal caso, che si fa beffe delle nostre aspirazioni e dei nostri propositi, che non possono trovare attuazione mai, anche se sembrano vicinissimi a esserlo. Il paradiso non ci sarà per nessuno, né per chi ha creduto di costruirsi una vita tranquilla, né per chi ha sperato nella rivoluzione, né per chi ha creduto di aiutare un'amica. I pericoli non vengono dalle situazioni più banalmente ovvie, ma da fatti inaspettati, che colgono di sorpresa e del tutto indifesi i personaggi. Così moriranno la prostituta, quando credeva di essersi messa in salvo, o la giovinetta, uccisa da un bambino, crudele e inconsapevole strumento del caso. I desideri dei personaggi rimangono sogni senza futuro in un mondo dominato dall'incomunicabilità, di cui la diversità delle lingue e delle culture non è che una metafora. Tuttavia questi sogni sembrano sempre vicini allla realizzazione, ed è sempre un evento fortuito a renderli impossibili. il film, perciò, a mio avviso, non è un film politico, ma filosofico, è sul destino dell'uomo ( e sulle nostre illusioni di poter in qualche modo condizionarlo e dirigerlo ) e per certi aspetti rimanda a Kieslowski e ai suoi film metafisici.
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giommaria
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venerdì 16 novembre 2007
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germania-turchia, biglietto di andata e ritorno
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Il metallo lucido di una pistola imprime un altro cambio di direzione, come un colpo di vento improvviso, ad una sceneggiatura che non lascia tranquillo neanche per un attimo lo spettatore. Che a questo punto si è già chiesto almeno altre tre volte se gli sia sfuggito qualcosa e cerca di sistemare le lancette di un orologio che Fatih Hakin gioca a spostare avanti e indietro. Non ci si lasci ingannare però, la trama socio-politica di una Turchia in bilico tra l’accettazione di un destino europeo ed i suoi minareti è solo lo sfondo seducente di una storia tutta privata. Il ponte costruito da anni di immigrazione tra Turchia e Germania regge, nonostante il vento che soffia su questa possibile candidatura per entrare nell’Unione Europea.
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Il metallo lucido di una pistola imprime un altro cambio di direzione, come un colpo di vento improvviso, ad una sceneggiatura che non lascia tranquillo neanche per un attimo lo spettatore. Che a questo punto si è già chiesto almeno altre tre volte se gli sia sfuggito qualcosa e cerca di sistemare le lancette di un orologio che Fatih Hakin gioca a spostare avanti e indietro. Non ci si lasci ingannare però, la trama socio-politica di una Turchia in bilico tra l’accettazione di un destino europeo ed i suoi minareti è solo lo sfondo seducente di una storia tutta privata. Il ponte costruito da anni di immigrazione tra Turchia e Germania regge, nonostante il vento che soffia su questa possibile candidatura per entrare nell’Unione Europea. Il vecchio immigrato va alla ricerca del fittizio amore di una conterranea prostituta in terra tedesca e suo figlio, professore senza la vocazione all’insegnamento, è il prototipo del nuovo europeo. A suo agio sia in Germania con la amante del padre che in Turchia nell’essere discretamente presente al lato di una grande Hanna Schygulla, madre lacerata dalla morte di una figlia molto simile ma mai capita fino in fondo, ragione prima di un dolore profondo espresso nella solitudine di una anonima camera di albergo di Istanbul. Nessun personaggio è felice in questa pellicola, tutti cercano qualcosa per esserlo ma la casualità li mantiene tutti, sempre, ai confini di quel paradiso che pare di capire stia sempre un passo più in là, almeno per noi.
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oscar15781
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giovedì 12 luglio 2012
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il destino è protagonista in questo film
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Questo film è straordinario per i temi che apre che sono davvero importanti ed attuali. Il caso, la casualità vi gioca un ruolo beffardo. Il regista lo sottolinea con la morte simboleggiata nelle bare, allez -retour, Germania, Turchia. Come in "Babel" di Alejando Innarritu è possibile vedere qui in piccolo i mondi paralleli di Inarritu. Là era Anatolia, California-Messico e Giappone in parallelo, qui Germania-Turchia.. L'aspetto sociale in primo piano in Inarritu, nel film di Aitkin è sullo sfondo. Ancora piu' riconoscibile nel film di Aitkin la dimensione del destino, un destino che riguarda tutti i protagonisti . La chiave di lettura dell'elemento destino, la da' una lettera di Lotte alla madre (la bravissima Hanna Shygulla).
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Questo film è straordinario per i temi che apre che sono davvero importanti ed attuali. Il caso, la casualità vi gioca un ruolo beffardo. Il regista lo sottolinea con la morte simboleggiata nelle bare, allez -retour, Germania, Turchia. Come in "Babel" di Alejando Innarritu è possibile vedere qui in piccolo i mondi paralleli di Inarritu. Là era Anatolia, California-Messico e Giappone in parallelo, qui Germania-Turchia.. L'aspetto sociale in primo piano in Inarritu, nel film di Aitkin è sullo sfondo. Ancora piu' riconoscibile nel film di Aitkin la dimensione del destino, un destino che riguarda tutti i protagonisti . La chiave di lettura dell'elemento destino, la da' una lettera di Lotte alla madre (la bravissima Hanna Shygulla). E' una lettera che la madre leggerà dopo la morte di Lotte, in Turchia, la figlia confessa a sua madre che sente di ripercorrere la sua strada, ne condivide la ricerca di qualcosa di importante. E' incredibile l'efficacia della lettera, nella madre, la fa consapevole di poter sentire e vivere cose significative come quando era giovane. E' un destino che è scritto spesso prima che nasciamo, nelle parole dette su di noi da parte dei genitori e in ciò che muove il loro desiderio. Naturalmente Lotte si opponeva a sua madre nel suo desiderio verso Aitken, salvo rendersi conto d'apres-coup che un qualcosa del desiderio materno si è trasmesso in Lei .In questa nuova consapevolezza la madre si trasforma, fa suo il desiderio della figlia verso Aitken. Sentira' di volerla proteggere ed aiutare, compensandola della perdita della madre prostituta a Bremen, e della perdita di Lotte a Istanbul, ma la cosa va oltre, come vedremo. Cosa è successo? Tutto parte dal padre del professore universitario, padre che è un uomo violento, che rimasto vedovo, conclude un accordo con una prostituta turca, di diventare sua moglie e di avere lo stesso guadagno della sua attività, una parte del quale serve a mantenere la figlia Aitken a Istanbul. Quello che mi fa dire che il turco che vuol sposare la prostituta, sia un violento, non è nella casualità di uccidere la donna in un alterco, ma è la sua volontà di avere una proprietà sessuale sulla donna., in realtà non si può comprare cosi' il corpo di una donna. La donna per essenza non è tutta per un uomo, cosi' come non è tutta per un figlio. La donna è tutta solo in certe forme psicotiche, al di fuori delle quali questa proprietà è illusoria. Questa prospettiva apre ad una dimensione femminista, non ideologica che attraversa tutto il film. Le transazioni fra Lotte e Aitken, fra Aitken e la madre di Lotte, fra la madre di Lotte e il professore sono tutte relazioni dove si esclude di render l'altro, mero oggetto di godimento. Persino il professore rifiuta totalmente il comportamento bestiale del padre, arriva ad essere un rifiuto verticale: "è un assassino, non è mio padre". Ma la nuova prospettiva della madre di Lotte, costringe il professore a fare i conti con il suo destino: andrà cercare il padre che è stato scarcerato, ed è tornato a Trebisonda, in Turchia
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stefano capasso
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venerdì 18 giugno 2021
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importante è il percorso
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A Brema, Ali, anziano vedovo, offre ad una prostituta di lasciare il lavoro e vivere con lui, stipendiata. La donna è turca come Ali, e ha una giovane figlia in Turchia, Ayten, che ha fatto perdere le tracce di se.Il figlio di Ali, Nejat, cerca di rintracciare la giovane ragazza; parte per la Turchia dove una serie di avvenimenti, legati alle proteste dei movimenti di sinistra stanno creando problemi nelle piazze. Una serie di eventi che si intrecciano e che rischiano di farlo si susseguono, anche in modo drammatico.
Fatih Akin pone l’azione tra Turchia e Germania, in un continuo rovesciamento del fronte, e divide la storia in 4 capitoli, nei quali alternativamente cambia il protagonista.
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A Brema, Ali, anziano vedovo, offre ad una prostituta di lasciare il lavoro e vivere con lui, stipendiata. La donna è turca come Ali, e ha una giovane figlia in Turchia, Ayten, che ha fatto perdere le tracce di se.Il figlio di Ali, Nejat, cerca di rintracciare la giovane ragazza; parte per la Turchia dove una serie di avvenimenti, legati alle proteste dei movimenti di sinistra stanno creando problemi nelle piazze. Una serie di eventi che si intrecciano e che rischiano di farlo si susseguono, anche in modo drammatico.
Fatih Akin pone l’azione tra Turchia e Germania, in un continuo rovesciamento del fronte, e divide la storia in 4 capitoli, nei quali alternativamente cambia il protagonista. L’intreccio è piuttosto complesso, si tratta di storie complesse e concatenate tra loro anche se molto spesso finiscono per non convergere. Eppure vanno avanti ugualmente. È questa l’idea che emerge dal film: i protagonisti sono tutti impegnati in una ricerca identitaria, perché giovani o perché non integrati realmente nel territorio o perché non integrati nel sociale, e apparentemente gli eventi che sono sempre sul punto di accadere sembrano poter indirizzare questa ricerca verso un risultato definitivo. E i risultati sono sempre definitivi, sia che gli eventi accadono sia che non accadano. Se l’idea sembra essere quella di un destino ineluttabile, allo stesso tempo è importante fare quel percorso che porta a quel destino, perché è durante quel percorso che si svolge la vita.
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