stefano capasso
|
venerdì 18 giugno 2021
|
importante è il percorso
|
|
|
|
A Brema, Ali, anziano vedovo, offre ad una prostituta di lasciare il lavoro e vivere con lui, stipendiata. La donna è turca come Ali, e ha una giovane figlia in Turchia, Ayten, che ha fatto perdere le tracce di se.Il figlio di Ali, Nejat, cerca di rintracciare la giovane ragazza; parte per la Turchia dove una serie di avvenimenti, legati alle proteste dei movimenti di sinistra stanno creando problemi nelle piazze. Una serie di eventi che si intrecciano e che rischiano di farlo si susseguono, anche in modo drammatico.
Fatih Akin pone l’azione tra Turchia e Germania, in un continuo rovesciamento del fronte, e divide la storia in 4 capitoli, nei quali alternativamente cambia il protagonista.
[+]
A Brema, Ali, anziano vedovo, offre ad una prostituta di lasciare il lavoro e vivere con lui, stipendiata. La donna è turca come Ali, e ha una giovane figlia in Turchia, Ayten, che ha fatto perdere le tracce di se.Il figlio di Ali, Nejat, cerca di rintracciare la giovane ragazza; parte per la Turchia dove una serie di avvenimenti, legati alle proteste dei movimenti di sinistra stanno creando problemi nelle piazze. Una serie di eventi che si intrecciano e che rischiano di farlo si susseguono, anche in modo drammatico.
Fatih Akin pone l’azione tra Turchia e Germania, in un continuo rovesciamento del fronte, e divide la storia in 4 capitoli, nei quali alternativamente cambia il protagonista. L’intreccio è piuttosto complesso, si tratta di storie complesse e concatenate tra loro anche se molto spesso finiscono per non convergere. Eppure vanno avanti ugualmente. È questa l’idea che emerge dal film: i protagonisti sono tutti impegnati in una ricerca identitaria, perché giovani o perché non integrati realmente nel territorio o perché non integrati nel sociale, e apparentemente gli eventi che sono sempre sul punto di accadere sembrano poter indirizzare questa ricerca verso un risultato definitivo. E i risultati sono sempre definitivi, sia che gli eventi accadono sia che non accadano. Se l’idea sembra essere quella di un destino ineluttabile, allo stesso tempo è importante fare quel percorso che porta a quel destino, perché è durante quel percorso che si svolge la vita.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a stefano capasso »
[ - ] lascia un commento a stefano capasso »
|
|
d'accordo? |
|
oscar15781
|
giovedì 12 luglio 2012
|
il destino è protagonista in questo film
|
|
|
|
Questo film è straordinario per i temi che apre che sono davvero importanti ed attuali. Il caso, la casualità vi gioca un ruolo beffardo. Il regista lo sottolinea con la morte simboleggiata nelle bare, allez -retour, Germania, Turchia. Come in "Babel" di Alejando Innarritu è possibile vedere qui in piccolo i mondi paralleli di Inarritu. Là era Anatolia, California-Messico e Giappone in parallelo, qui Germania-Turchia.. L'aspetto sociale in primo piano in Inarritu, nel film di Aitkin è sullo sfondo. Ancora piu' riconoscibile nel film di Aitkin la dimensione del destino, un destino che riguarda tutti i protagonisti . La chiave di lettura dell'elemento destino, la da' una lettera di Lotte alla madre (la bravissima Hanna Shygulla).
[+]
Questo film è straordinario per i temi che apre che sono davvero importanti ed attuali. Il caso, la casualità vi gioca un ruolo beffardo. Il regista lo sottolinea con la morte simboleggiata nelle bare, allez -retour, Germania, Turchia. Come in "Babel" di Alejando Innarritu è possibile vedere qui in piccolo i mondi paralleli di Inarritu. Là era Anatolia, California-Messico e Giappone in parallelo, qui Germania-Turchia.. L'aspetto sociale in primo piano in Inarritu, nel film di Aitkin è sullo sfondo. Ancora piu' riconoscibile nel film di Aitkin la dimensione del destino, un destino che riguarda tutti i protagonisti . La chiave di lettura dell'elemento destino, la da' una lettera di Lotte alla madre (la bravissima Hanna Shygulla). E' una lettera che la madre leggerà dopo la morte di Lotte, in Turchia, la figlia confessa a sua madre che sente di ripercorrere la sua strada, ne condivide la ricerca di qualcosa di importante. E' incredibile l'efficacia della lettera, nella madre, la fa consapevole di poter sentire e vivere cose significative come quando era giovane. E' un destino che è scritto spesso prima che nasciamo, nelle parole dette su di noi da parte dei genitori e in ciò che muove il loro desiderio. Naturalmente Lotte si opponeva a sua madre nel suo desiderio verso Aitken, salvo rendersi conto d'apres-coup che un qualcosa del desiderio materno si è trasmesso in Lei .In questa nuova consapevolezza la madre si trasforma, fa suo il desiderio della figlia verso Aitken. Sentira' di volerla proteggere ed aiutare, compensandola della perdita della madre prostituta a Bremen, e della perdita di Lotte a Istanbul, ma la cosa va oltre, come vedremo. Cosa è successo? Tutto parte dal padre del professore universitario, padre che è un uomo violento, che rimasto vedovo, conclude un accordo con una prostituta turca, di diventare sua moglie e di avere lo stesso guadagno della sua attività, una parte del quale serve a mantenere la figlia Aitken a Istanbul. Quello che mi fa dire che il turco che vuol sposare la prostituta, sia un violento, non è nella casualità di uccidere la donna in un alterco, ma è la sua volontà di avere una proprietà sessuale sulla donna., in realtà non si può comprare cosi' il corpo di una donna. La donna per essenza non è tutta per un uomo, cosi' come non è tutta per un figlio. La donna è tutta solo in certe forme psicotiche, al di fuori delle quali questa proprietà è illusoria. Questa prospettiva apre ad una dimensione femminista, non ideologica che attraversa tutto il film. Le transazioni fra Lotte e Aitken, fra Aitken e la madre di Lotte, fra la madre di Lotte e il professore sono tutte relazioni dove si esclude di render l'altro, mero oggetto di godimento. Persino il professore rifiuta totalmente il comportamento bestiale del padre, arriva ad essere un rifiuto verticale: "è un assassino, non è mio padre". Ma la nuova prospettiva della madre di Lotte, costringe il professore a fare i conti con il suo destino: andrà cercare il padre che è stato scarcerato, ed è tornato a Trebisonda, in Turchia
[-]
|
|
[+] lascia un commento a oscar15781 »
[ - ] lascia un commento a oscar15781 »
|
|
d'accordo? |
|
doni64
|
venerdì 7 maggio 2010
|
film...scialbo
|
|
|
|
Film drammatico poco interessante nella trama ma con una buona interpretazione che salva il film che nel complesso e' discreto poiche' scialbo nella trama.Voto 6
|
|
[+] lascia un commento a doni64 »
[ - ] lascia un commento a doni64 »
|
|
d'accordo? |
|
oumar
|
sabato 20 settembre 2008
|
chi partorisce i titoli dei films in italiano ?
|
|
|
|
Davvero un peccato, quel titolo figlio di un cattolico di serie B.
La grandezza di Akin sta proprio nel fatto di non soffermarsi su inferni e paradisi. Ci prende per mano e ci conduce tra mille peripezie sul terreno minato dei sentimenti familiari.
Figli e genitori: chi è buono e chi è cattivo ? Il simpatico Alì che diventa un assassino. L'antipatica Susanne che accoglie alla fine una figlia così diversa. E i figli che non crescono mai, che dipendono in eterno dai genitori, quindi non c'è alternativa: o muoiono loro o muoiono i genitori.
La tematica dei figli che devono affrancarsi era già presente nella Sposa Turca. E come nella Sposa Turca, forse la salvezza sta in un naturale ritorno alle origini.
[+]
Davvero un peccato, quel titolo figlio di un cattolico di serie B.
La grandezza di Akin sta proprio nel fatto di non soffermarsi su inferni e paradisi. Ci prende per mano e ci conduce tra mille peripezie sul terreno minato dei sentimenti familiari.
Figli e genitori: chi è buono e chi è cattivo ? Il simpatico Alì che diventa un assassino. L'antipatica Susanne che accoglie alla fine una figlia così diversa. E i figli che non crescono mai, che dipendono in eterno dai genitori, quindi non c'è alternativa: o muoiono loro o muoiono i genitori.
La tematica dei figli che devono affrancarsi era già presente nella Sposa Turca. E come nella Sposa Turca, forse la salvezza sta in un naturale ritorno alle origini. Senza fretta. Una corsa a tappe che supera discese e salite, forature e traguardi della montagna.
La lunghissima inquadratura finale lascia a noi tutti il tempo di pensare sul nostro essere. Siamo figli e genitori: abbiamo fatto pace con i nostri "sentimenti forzati" ?
Amiamo i nostri congiunti perchè ce lo impone il ruolo o perchè meritano di essere amati ? E noi, pensiamo di essere amati per gli stessi motivi ?
Non vediamo coincidenze forzate nel film di Akin.
Il Caso fa spesso le bizze solo per il gusto di scombinare le carte sul tavolo. Poi, senza chiedere scusa, ricompone il castello e ricomincia daccapo.
Siamo noi a dover rintuzzare. A vedere la metà del bicchiere come ci pare. A scappare e ritornare. E dall'altro lato, probabilmente, non cambia niente. La parte scura della luna dall'altra parte è chiara.
[-]
[+] non sono del tutto d'accordo.ecco perché
(di francesco 2)
[ - ] non sono del tutto d'accordo.ecco perché
|
|
[+] lascia un commento a oumar »
[ - ] lascia un commento a oumar »
|
|
d'accordo? |
|
michez
|
mercoledì 7 maggio 2008
|
prima di scrivere bisognerebbe vedere i film
|
|
|
|
è una recensione vergognosa, oltre al fatto che prima de "La sposa turca" aveva già fatto altri due film e un documentario, quindi !Ai confini del paradiso è già il suo quinto film
[+] i toni eccessivi, ma la sostanza?
(di francesco 2)
[ - ] i toni eccessivi, ma la sostanza?
|
|
[+] lascia un commento a michez »
[ - ] lascia un commento a michez »
|
|
d'accordo? |
|
soldino
|
giovedì 27 marzo 2008
|
la vita e' sempre bella
|
|
|
|
Purtroppo alcuni critici non lo hanno voluto vedere, pur avendolo recensito. Il film vuole, passando attraverso momenti molto intensi (ma non necessariamente credibili: non è un documentario), farci riflettere sulla assoluta relatività della vita e dei sentimenti. Un anziano si invaghisce di una puttana che sposa ma poi uccide, una terrorista si innamora di una ingenua ragazza portandola incidentalmente alla morte, una madre riscopre con il dolore della morte della figlia la propria entità, un figlio docente universitario scopre quanto ancora ignorasse del mondo e del padre. Il film, che si avvale di una Hanna Schygulla molto brava, è molto ben fatto, altro che bufale precotte. Ed ha avuto un ottimo successo mondiale.
[+]
Purtroppo alcuni critici non lo hanno voluto vedere, pur avendolo recensito. Il film vuole, passando attraverso momenti molto intensi (ma non necessariamente credibili: non è un documentario), farci riflettere sulla assoluta relatività della vita e dei sentimenti. Un anziano si invaghisce di una puttana che sposa ma poi uccide, una terrorista si innamora di una ingenua ragazza portandola incidentalmente alla morte, una madre riscopre con il dolore della morte della figlia la propria entità, un figlio docente universitario scopre quanto ancora ignorasse del mondo e del padre. Il film, che si avvale di una Hanna Schygulla molto brava, è molto ben fatto, altro che bufale precotte. Ed ha avuto un ottimo successo mondiale.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a soldino »
[ - ] lascia un commento a soldino »
|
|
d'accordo? |
|
vittorio
|
martedì 25 marzo 2008
|
noiosissimo!!
|
|
|
|
D'accordo con il recensore....una serie di eventi troppo forzati, che si incastrano tra loro quasi in modo comico.....
Noiosissimo, lento, prevedibile......ho fatto fatica a rimanere sveglio!!!
Mi aspettavo molto ma molto di più....
Da vedere solo per chi soffre di insonnia!!
[+] l'unico film
(di francesco 2)
[ - ] l'unico film
[+] addormentare
(di francesco 2)
[ - ] addormentare
|
|
[+] lascia un commento a vittorio »
[ - ] lascia un commento a vittorio »
|
|
d'accordo? |
|
gec
|
sabato 5 gennaio 2008
|
ma che film ha visto il recensore?
|
|
|
|
coincidenze forzate?esistenze che si sfiorano e si intrecciano semmai!non è un caso che metre uno arriva l'altro parte,è chiaro.akin è un grande:una cinematografia leggera e soave pure quando scabrosa.poesia vera della commedia umana.fa male semmai vedere un così basso incasso e una così scarsa distribuzione,ma forza fatih.
[+] infatti
(di francesco 2)
[ - ] infatti
|
|
[+] lascia un commento a gec »
[ - ] lascia un commento a gec »
|
|
d'accordo? |
|
migdal
|
sabato 1 dicembre 2007
|
film bellissimo
|
|
|
|
non è vero, non è banale e non c'è melodramma alcuno. la velocità dei cambi di opinione è pienamente giustificata dalle esigenze di durata del film, oltre ad avere motivi precisi che stanno in ciò che il film vuole comunicare. questo film è bellissimo
[+] una sola cosa
(di francesco 2)
[ - ] una sola cosa
|
|
[+] lascia un commento a migdal »
[ - ] lascia un commento a migdal »
|
|
d'accordo? |
|
marcobaldus
|
martedì 27 novembre 2007
|
informatevi sui lungometraggi di akin!
|
|
|
|
Avete dimenticato il film Im Juli, tradotto in italiano con "In Luglio" e trasmesso da Sky Italia nel 2004. Quindi Akin ha già fatto il suo TERZO film che è Ai confini del Paradiso. Perché i critici non sono mai informati?
Il film Im Juli è veramente una chicca da non perdere, simpatico, frizzante, spiritoso e fantasioso, un road movie tra Germania e Turchia con tante sorprese!
[+] scusate l'errore: ha già fatto il suo 4° film
(di marcobaldus)
[ - ] scusate l'errore: ha già fatto il suo 4° film
|
|
[+] lascia un commento a marcobaldus »
[ - ] lascia un commento a marcobaldus »
|
|
d'accordo? |
|
|