il befe
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martedì 10 marzo 2015
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capolavoro
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no_data
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lunedì 23 febbraio 2015
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racconto fantasy della spagna fascista di franco
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Film originale di Guillermo del Toro dove la vittoria di Franco e la tragedia dell'epilogo della guerra civile spagnola si intreccia e si confronta con il racconto fantasy che coinvolge la bambina protagonista del film. Il bello è che alla fine vince il fantasy sulla realtà regalando onori e vita eterna alla bambina.
Bello, originale, da vedere e rivedere
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cinemalove
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lunedì 4 agosto 2014
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agrodolce
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Che dietro la cinepresa ci sia Del Toro, lo si capisce dalla storia e dall'impostazione di ogni dettaglio. La classica voce narrativa che non si perde in dietrologie banali, ma bensì racconta lo stretto necessario. Il tutto, lasciando sempre a discrezione dello spettatore la vera interpretazione dei gesti fino ai dialoghi. Per questi motivi, mi attendevo una trama molto più "stilizzata", pocaa realtà e molto di più mondo parallelo. Spesso ci si perde in alcune scene che sembrano allontanarsi troppo dalla piccola protagonista e della relazione (poco dettagliata) col fauno. Il film riesce e finisce col cuore caldo e un pò di amaro in bocca.
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g_andrini
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lunedì 7 aprile 2014
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piacevole.
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La guerra porta sempre delle incongruenze, ma ha una sua funzione specifica, ed è presente da tempo immemore nella vicenda umana. E' uu buon film, che sa amalgamare bene la "realtà" e la fantasia fiabesca.
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renato c.
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mercoledì 29 gennaio 2014
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tra fiaba e guerra.....
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Forse non l'ho capito, o forse è troppo fuori dai miei schemi, ma non riesco a dare più di due stellette! Attenzione: non dico che le fiabe siano fatte solo per bambini! Vedi i grandi capolavori di Walt Disney che incantano anche gli adulti! Ma questo film, come fiaba (da dedicare ai bambini perchè non ha nulla di particolarmente artistico) per i bambini è un horror! Basta vedere quello strano essere che ha gli occhi nel piatto, poi se li mette nelle mani ed avanza ferocemente verso la bambina, che al suo confronto fa apparire la strega di Biancaneve una leggendaria fatina! Il fauno non è tanto da meno! E poi l'intervalare con le scene di guerra che fa vedere il protagonista cattivo e sadico mostrare gli arnesi per torturare ed alla fine (dopo avere ammazzato a sangue freddo tante altre pe
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Forse non l'ho capito, o forse è troppo fuori dai miei schemi, ma non riesco a dare più di due stellette! Attenzione: non dico che le fiabe siano fatte solo per bambini! Vedi i grandi capolavori di Walt Disney che incantano anche gli adulti! Ma questo film, come fiaba (da dedicare ai bambini perchè non ha nulla di particolarmente artistico) per i bambini è un horror! Basta vedere quello strano essere che ha gli occhi nel piatto, poi se li mette nelle mani ed avanza ferocemente verso la bambina, che al suo confronto fa apparire la strega di Biancaneve una leggendaria fatina! Il fauno non è tanto da meno! E poi l'intervalare con le scene di guerra che fa vedere il protagonista cattivo e sadico mostrare gli arnesi per torturare ed alla fine (dopo avere ammazzato a sangue freddo tante altre persone!) ammazza la bambina protagonista! Anche se i bambini del giorno d'oggi sono molto abituati alle scene horror, non credo che dopo aver visto questo film siano privi di incubi! E per gli adulti andava forse bene come film di guerra, ma non so quanto possano apprezzare quella fiaba horror che si intercala! Sbaglierò, ma per ora non riesco a vederla diversamente!
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evildevin87
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mercoledì 22 gennaio 2014
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un bellissimo ibrido
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Horror, drammatico, guerra e fantasy: tutti questi generi dosati nella maniera giusta e mescolati insieme al fine di creare un vero capolavoro. Un mondo reale intriso di spietatezza e crudeltà, nel quale una bambina trova una via di fuga attraverso un mondo fantastico di cui lei pare essere destinata a diventarne sovrana. Ma è vero o è soltanto un'illusione? Film che fa provare terrore e disgusto verso la crudeltà del mondo vero in termpo di guerra e allo stesso tempo sognare e sperare. Regia davvero eccezionale quella di Del Toro e,soprattutto, un plauso al trucco davvero spettacolare (e io preferirò SEMPRE i pupazzi e il trucco alla computer-grafica) e alla fotografia davvero perfetta e in tema.
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Horror, drammatico, guerra e fantasy: tutti questi generi dosati nella maniera giusta e mescolati insieme al fine di creare un vero capolavoro. Un mondo reale intriso di spietatezza e crudeltà, nel quale una bambina trova una via di fuga attraverso un mondo fantastico di cui lei pare essere destinata a diventarne sovrana. Ma è vero o è soltanto un'illusione? Film che fa provare terrore e disgusto verso la crudeltà del mondo vero in termpo di guerra e allo stesso tempo sognare e sperare. Regia davvero eccezionale quella di Del Toro e,soprattutto, un plauso al trucco davvero spettacolare (e io preferirò SEMPRE i pupazzi e il trucco alla computer-grafica) e alla fotografia davvero perfetta e in tema. Ad oggi, ancora, il film più riuscito di Guillermo Del Toro.
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jacopo b98
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venerdì 2 agosto 2013
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un piccolo capolavoro sull'innocenza dell'infanzia
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Spagna, 1944. Il regime di Francisco Franco fa strage di ribelli sulle montagne. La moglie incinta (Gil) di un ufficiale (Lòpez) va con la figlia (Baquero) di un precedente matrimonio dal marito, in un campo sulle montagne. Lì la bambina si inventa un mondo fantastico (composto da un labirinto, governato da un fauno [Jones], in cui lei sarebbe una principessa) per scappare dalla devastante e terribile violenza della guerra, ma alla fine sarà proprio la sua incapacità di uscire dall’innocenza e dalla purezza dell’infanzia ad ucciderla. È il sesto film di del Toro, che l’ha scritto, diretto e prodotto insieme ad altri quattro produttori (tra cui Alfonso Cuaròn).
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Spagna, 1944. Il regime di Francisco Franco fa strage di ribelli sulle montagne. La moglie incinta (Gil) di un ufficiale (Lòpez) va con la figlia (Baquero) di un precedente matrimonio dal marito, in un campo sulle montagne. Lì la bambina si inventa un mondo fantastico (composto da un labirinto, governato da un fauno [Jones], in cui lei sarebbe una principessa) per scappare dalla devastante e terribile violenza della guerra, ma alla fine sarà proprio la sua incapacità di uscire dall’innocenza e dalla purezza dell’infanzia ad ucciderla. È il sesto film di del Toro, che l’ha scritto, diretto e prodotto insieme ad altri quattro produttori (tra cui Alfonso Cuaròn). È sicuramente il suo film migliore: il regista osa mischiare elementi da film fantasy, horror, drammatico e di guerra tutti insieme, con il rischio di un’incoerenza narrativa di cui invece nel film non c’è traccia. È un film bellissimo e si potrebbe dire ben poco d’altro: il regista mischia l’innocenza di una fiaba con la violenza cruda della guerra, peraltro sempre filmata con distacco, in modo freddo; del Toro partecipa alla parte fantastica, per quella realistica si limita a filmare scene di spietata crudeltà (memorabile [e ai limiti dell’insostenibile] la scena in cui il capitano fracassa la faccia di un prigioniero con una bottiglietta, letteralmente sfondandogli il viso). Così tutto il film diventa una riflessione sull’innocenza dell’infanzia e dei bambini, stracolma di richiami mitologici e di citazioni cinematografiche, mischiate con una rara bravura. E il finale è una delle scene più commoventi e tragiche della storia: anche nella corsa finale per salvarsi dalla follia e dalla crudeltà del patrigno, la bambina ancora si rifugia nella fantasia, che però, quando si tirano le somme, forse l’ha fatta felice, ma non la salva da una violenza troppo grande per essere fermata da un bambino innocente. Memorabile il mimo Doug Jones nella parte del fauno e dell’uomo bianco. Tecnicamente impeccabile, dal punto di vista degli effetti speciali non ha nulla da invidiare a molti film USA, come dimostrano i tre Oscar, miglior fotografia (Guillermo Navarro), scenografie e trucco, su sei nomination (anche film straniero, sceneggiatura originale e colonna sonora), BAFTA a miglior film in lingua non inglese, trucco e costumi; oltre a decine di riconoscimenti internazionali. In concorso a Cannes 2006. Magnifica la colonna sonora di Javier Navarrete.
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sands
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giovedì 25 luglio 2013
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per piccoli e grandi
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Di rado si trovano film in grado di regalare un'atmosfera come questa. Del Toro colpisce con un lavoro dal quale si respira aria nuova e curiosità dall'inizio alla fine. Il sottile ma allo stesso tempo forte contrasto tra la cruda realtà dell'epoca in cui si svolgono i fatti e un puro fantasy vecchio stampo, assicurano un paio di godibilissime ore. Mi è piaciuta davvero molto la crudeltà di alcune scene, rappresentate con sangue e violenza. La voluta trasparenza nello scegliere di far vedere il cruento, incide ancora di più nello stacco continuo tra il reale e la fantasia, scavando in una realtà, quella della guerra, che Del Toro vuole intenzionalmente far vedere.
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Di rado si trovano film in grado di regalare un'atmosfera come questa. Del Toro colpisce con un lavoro dal quale si respira aria nuova e curiosità dall'inizio alla fine. Il sottile ma allo stesso tempo forte contrasto tra la cruda realtà dell'epoca in cui si svolgono i fatti e un puro fantasy vecchio stampo, assicurano un paio di godibilissime ore. Mi è piaciuta davvero molto la crudeltà di alcune scene, rappresentate con sangue e violenza. La voluta trasparenza nello scegliere di far vedere il cruento, incide ancora di più nello stacco continuo tra il reale e la fantasia, scavando in una realtà, quella della guerra, che Del Toro vuole intenzionalmente far vedere. Gioca quindi attorno a questo scenario, attraverso un' accurata caratterizzazione dei personaggi, affiancando vicende che si sviluppano in rami differenti per l'occhio, ma che in realtà si rispecchiano allo stesso modo. La rappresentazione delle 3 prove, le sfide che la piccola protagonista deve affrontare, sottraggono momenti alla realtà nella quale il bene dovrà sconfiggere il male. Il finale, completa la stesura di una poesia di per se già stupenda, rendendo interpretabile il significato morale che la pellicola ha voluto trasmetterci. In definitiva l'ho trovato un ottimo film, mai noioso o troppo lento, originale ed interessante, come ogni film dovrebbe essere.
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no_data
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martedì 9 luglio 2013
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yeah!!!
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il tempo che passa velocemente certi film hanno il potere di ricordartelo. Era il 2007, l'anno della mia maturità (solo sulla carta), e per il film in lingua l'odiata proferessa di spagnolo scelse questo film. Ovviamente potete capire come le ore trascorse in classe a vedere film in lingua erano più che altro pretesti per giocarsi le sigarette a carte, fare interminabili partite a battaglia navale e provarci la compagna di banco che tanto ne te l'avrebbe data. Stranamente per una volta è stato scelto un film bello (Au claire de la lune in francese e Lord of the flies in inglese erano veramente una tortura), ma la demenza addolescenziale ha altre priorità.
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il tempo che passa velocemente certi film hanno il potere di ricordartelo. Era il 2007, l'anno della mia maturità (solo sulla carta), e per il film in lingua l'odiata proferessa di spagnolo scelse questo film. Ovviamente potete capire come le ore trascorse in classe a vedere film in lingua erano più che altro pretesti per giocarsi le sigarette a carte, fare interminabili partite a battaglia navale e provarci la compagna di banco che tanto ne te l'avrebbe data. Stranamente per una volta è stato scelto un film bello (Au claire de la lune in francese e Lord of the flies in inglese erano veramente una tortura), ma la demenza addolescenziale ha altre priorità. Ecco quindi che a pochi giorni dall'uscita di Pacific Rim, nuovo film di Del Toro, decido di riguardare Il labirinto del Fauno di cui ho veramente poca memoria. Che dire se non Yeah! cioè questo film ha tutto e lo mescola in maniera inecepibile: il fantasy un pò addolescenziale, il fantasy adulto, momenti di alta tensione, una commovente storia famigliare e un contorno storico superbo. La fotografia, gli effetti speciali e la colonna sonora (ovvero la parte più formale del film) sono azzeccati al massimo, basti vedere la celebre scena del mostro cieco o lo stesso finale. Le interpretazioni anch'esse riuscitissime: dal capitano a Mercedes fino alla madre o al dottore, oltre che alla piccola Ofelia, tutti gli attori sono incredibilmente nella parte e svolgono al meglio il loro ruolo. Ma è il contesto storico che merita un plauso speciale: la Spagna franchista da poco uscita dalla guerra civile spagnola (se non vado errato 5 anni: dato che la guerra in Spagna finisce nel '39 e il film è ambientato nei giorni poco successivi al D-day) con le sue contraddizioni e le sue peculiarità: basti pensare a quando aprono il magazzino. Insomma certamente non è un film per bambini, anche se da qui a definirlo horror ce ne passa, ma è apprezzabile dai 14 fino ai 99. Spero che il suo nuovo film siano anche solo vagamente avvicinabile a questo!
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hyacintho
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domenica 23 giugno 2013
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apoteosi di fantasia
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Bellissimo film dell'infanzia che tutt'oggi rievoca emozioni forti in grandi e piccini.
Fantasioso e ben strutturato, con i suoi personaggi dai caratteri forti, non mancano di immedesimazione da parte dello spettatore.
La sua fievole drammaticità continua a rendere più che apprezzabile questo lungometraggio, che viene avvolto contemporaneamente dalla sconfinata dolcezza della bambina, dalla sua innocenza e fragilità.
Grazie Del Toro per averci regalato 112 minuti in cui possiamo ancora sognare e commuoverci, senza lasciarci alle spalle quell'emozione di bambini. Troppo piccoli per conoscere la malvagità del mondo, ma non abbasdtanza grandi per dimenticarci la forza dell'immaginazione e dei suoi personaggi animati che la vivono e rimarrano sempre immortali.
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