Liana Messina
D di Repubblica
Dopo l’irriverente Orco Verde Shrek e gli squali buoni di Shark Tale, è il momento di tornare al vecchio caro re della Foresta: la squadra imbattibile di DreamWorks, Jeffrey Katzenberg in testa, riscopre il protagonista classico degli animali formato cartoon, il leone. Ma l’Alex di Madagascar, cresciuto in città (New York, Zoo di Central Park), è una belva egocentrica che si fa acconciare la criniera, prende la tintarella sotto il lettino Uva, e fa comunella con quelle che dovrebbero essere le sue prede, una giraffa ipocondriaca, una leziosa signorina ippopotama e un’inquieta zebra, il suo miglior amico Marty. Ma persino lui, così trendy e addomesticato, viene preso dagli antichi istinti carnivori quando per sbaglio il gruppo si ritrova, spaesato e fuori posto, in una giungla sperduta dell’isola lontana. Lo humour è lo stesso degli ultimi cartoon, ma il tratto ricorda lo stile dei disegni fatti a mano: «I registi Darnell e McGrath», spiega Raffaella Filipponi, una dei character animator del film, che da anni lavora nel gruppo Dreamworks, «ci hanno chiesto un’animazione meno realistica, un po’ stile Tom & Jerry o Tex Avery. E per la prima volta, con l’ultimissima tecnica digitale, siamo riusciti a ottenere anche col computer effetti di squash and stretch, parti del corpo che si allungano o ritraggono come degli elastici. Un gran divertimento, anche per noi!».
da D di Repubblica del 20 agosto 2005
di Liana Messina,
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