angela cinicolo
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venerdì 18 aprile 2008
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le cronache di narnia
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Avvincente nei momenti (pochi) d’azione, deludente rispetto al mastodontico Signore degli anelli e all’amatissimo Shrek (nato incredibilmente dalla stessa mano), Le cronache di Narnia sembra la versione disneyana/americana del vecchio Fantaghirò - Tilda Swinton (la Strega bianca) è la nuova, benché meno pettoruta, Brigitte Nielsen. Più che un fantasy, un film animato, popolato da personaggi che sembrano usciti direttamente dalle favole di Esopo e al cui appello non manca nemmeno una volpe convertita al bene, diluito con battutine che tanto ricordano l’oramai pensionata Mary Poppins, il primo episodio della saga, partizione in voga negli ultimi anni, sembra una nuova costruzione già fatiscente: la fotografia è una piaga cui proprio non c’è panacea e certe esacerbazioni, come l’improvvisa apparizione di babbo natale e la lotta in campo chiaramente jacksoniana, potevano gentilmente esserci risparmiate.
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Avvincente nei momenti (pochi) d’azione, deludente rispetto al mastodontico Signore degli anelli e all’amatissimo Shrek (nato incredibilmente dalla stessa mano), Le cronache di Narnia sembra la versione disneyana/americana del vecchio Fantaghirò - Tilda Swinton (la Strega bianca) è la nuova, benché meno pettoruta, Brigitte Nielsen. Più che un fantasy, un film animato, popolato da personaggi che sembrano usciti direttamente dalle favole di Esopo e al cui appello non manca nemmeno una volpe convertita al bene, diluito con battutine che tanto ricordano l’oramai pensionata Mary Poppins, il primo episodio della saga, partizione in voga negli ultimi anni, sembra una nuova costruzione già fatiscente: la fotografia è una piaga cui proprio non c’è panacea e certe esacerbazioni, come l’improvvisa apparizione di babbo natale e la lotta in campo chiaramente jacksoniana, potevano gentilmente esserci risparmiate. Dopo l’exploit caratterizzato da un certo manierismo vagamente francese, veniamo catapultati in un mondo fantastico che incanta solo i piccini e strappa qualche sorriso stentato ai più grandicelli. Un film di bambini per bambini quindi in cui tutto quanto il merito di un eventuale successo (?) va alla debuttante e promettente Georgie Henley (Lucie), Shirley McLaine inglesuccia. Colpisce sicuramente, almeno, la performance di Omar Sharif che onora Aslan, peluchone enorme e magicamente immortale, della sua voce cadenzata e profonda.
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(di paoletta)
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alciotto
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martedì 17 gennaio 2006
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bellino, ma deludente! molto meglio il libro
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Dal trailer mi aspettavo chissà che, conoscendo
già il soggetto, ossia i bellissimi 7 libri delle
cronache di Narnia (di rencente - Ottobre 2005 - Pubblicati tutti insieme - è un ottimo acquisto)
Invece.. Gli effetti speciali e le animazioni sono
le uniche cose fatte bene. I 4 bambini protagonisti sono antipatici (più simpatici quelli
di Harry Potter), ASLAN, IL RE di NARNIA ha nel doppiaggio una voce davvero stupida (Omar Sharif - nell'originale Liam Neeson può andare). Avrebbe dovuto avere un pò più di carattere come LEONE. Bella la scena finale della
battaglia per il gran numero di personaggi fantasy, peccato facciano solo numero, quando invece meriterebbero più spazio (Tipo i giganti dalla parte dei cattivi).
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Dal trailer mi aspettavo chissà che, conoscendo
già il soggetto, ossia i bellissimi 7 libri delle
cronache di Narnia (di rencente - Ottobre 2005 - Pubblicati tutti insieme - è un ottimo acquisto)
Invece.. Gli effetti speciali e le animazioni sono
le uniche cose fatte bene. I 4 bambini protagonisti sono antipatici (più simpatici quelli
di Harry Potter), ASLAN, IL RE di NARNIA ha nel doppiaggio una voce davvero stupida (Omar Sharif - nell'originale Liam Neeson può andare). Avrebbe dovuto avere un pò più di carattere come LEONE. Bella la scena finale della
battaglia per il gran numero di personaggi fantasy, peccato facciano solo numero, quando invece meriterebbero più spazio (Tipo i giganti dalla parte dei cattivi). Infine concordo con le recensioni di molti critici che lodano le animazione ma le ritengo fredde, direi piatte, con il risultato di prendere un bellissimo libro (è CMQ un libro per ragazzi, non aspettatevi atmosfere e phatos, suspence e coinvolgimento come nei libri di TOLKKIEN, EDDINGS o BROOKS) e trasformarlo in un film NOIOSO ! niente a che vedere con i LIBRO e con l'immaginazione di crearsi in testa il regno di NARNIA viaggiando con la fantasia ! quindi per la maggior parte degli spettatori.. se sono
adulti DELUDE e ANNOIA, se sono adolescenti magari non interessa, se sono Bambini FA PAURA, quindi il FILM non l'ha imbroccata giusta nemmeno nel catturare il pubblico.
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davide lr
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sabato 5 agosto 2006
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favoletta mal riuscita: v.m. 16 anni
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Premettendo che non ho letto i libri della saga; da questo film di certo non si può dedurre che il libro de Le Cronache Di Narnia sia un "capolavoro" del genere fantasy, e si deduce anche che Lewis abbia molto da imparare dell'amico Tolkien...
Il film parte abbastanza bene, i primi 60 minuti scorrono in maniera piacevole catturando l'attenzione e l'interesse dello spettatore grazie alla scoperta del mondo di Narnia. Poi il patatrack! Le scene perdono la linearità, scompare il filo conduttore che lega le sequenze del film. Tutto questo si nota soprattutto dopo l'incontro dei 4 fratelli con il leone, sembra di assistere a spezzoni a se che non hanno nessuna funzione nell'ambito dell'intero film.
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Premettendo che non ho letto i libri della saga; da questo film di certo non si può dedurre che il libro de Le Cronache Di Narnia sia un "capolavoro" del genere fantasy, e si deduce anche che Lewis abbia molto da imparare dell'amico Tolkien...
Il film parte abbastanza bene, i primi 60 minuti scorrono in maniera piacevole catturando l'attenzione e l'interesse dello spettatore grazie alla scoperta del mondo di Narnia. Poi il patatrack! Le scene perdono la linearità, scompare il filo conduttore che lega le sequenze del film. Tutto questo si nota soprattutto dopo l'incontro dei 4 fratelli con il leone, sembra di assistere a spezzoni a se che non hanno nessuna funzione nell'ambito dell'intero film. L'inevitabile discesa dell'opera continua poi la "pseudo-crocifissione" del leone e la battaglia finale. Ed è proprio qui che il senso di dispersione totale prende piede nelle immagini. Coreografia dello scontro troppo generica e standard, personaggi fantasy quasi ridicoli ammassati tra animali parlanti (patetico) e orchetti insulsi, lo sbadiglio ci stà tutto.
La questione è molto semplice. Prendendo ad esempio i film di Harry Potter questi riescono a mantenere alto l'interesse sia dei piccoli sia dei grandi, invece la trasposizione di Andrew Adamson dà solo la sensazione che, a fine film, si abbia perso del tempo prezioso per fare qualcos'altro...(parlando dal punto di vista "adulto")...
Dopodichè, una volta che si è visto Il Signore Degli Anelli è impossibile non annoiarsi in una scena di battaglia come questa. Ma in questo caso non è colpa del regista, è Peter Jackson che è andato oltre i limiti...
In conclusione: Consigliato alle famiglie e alle coppiette di innamorati...
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gil-galad
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martedì 3 gennaio 2006
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delusione
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Premetto subito che ho visto il film con altre 5 persone, indotte dal sottoscritto(che per mesi ha seguito tutta la fase di pre e post produzione del film) a vederlo;e premetto anche che all'uscita dalla sala, dopo essere stato destinatario di offese ignobili, ci siamo sbellicati dalle risate paraculando il doppiaggio del leone Aslan, che più che un re, con quella voce sembrava un vecchietto senza dentiera..il liet motiv era la frase "ADESSO BASSCCTA!!!".Con ciò credo di aver espresso chiaramente la mia opinione. Il film era partito benissimo, con atmosfere cariche di pathos e di emozione, scene fantastiche, storia interessante, nonostante fosse un fantasy.Il film ha perso credibilità quando il leone ha aperto bocca.
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Premetto subito che ho visto il film con altre 5 persone, indotte dal sottoscritto(che per mesi ha seguito tutta la fase di pre e post produzione del film) a vederlo;e premetto anche che all'uscita dalla sala, dopo essere stato destinatario di offese ignobili, ci siamo sbellicati dalle risate paraculando il doppiaggio del leone Aslan, che più che un re, con quella voce sembrava un vecchietto senza dentiera..il liet motiv era la frase "ADESSO BASSCCTA!!!".Con ciò credo di aver espresso chiaramente la mia opinione. Il film era partito benissimo, con atmosfere cariche di pathos e di emozione, scene fantastiche, storia interessante, nonostante fosse un fantasy.Il film ha perso credibilità quando il leone ha aperto bocca...ma come si fa a doppiare un leone che dovrebbe essere autoritario e, in quanto tale, avere un tono di voce autoritario (perlomeno nell'immaginario collettivo).E' il personaggio chiave dell'intera saga che dà vita nel primo episodio a qualsiasi cosa si trovi sul suo percorso..vabbè, lasciamo stare.Ho notato una certa insistenza delle inquadrature sulla piccolina, Lucy credo..forse adamson pensava che con il suo sorrisetto strappa emozioni e sentimenti di tenerezza il film potesse reggere le oltre due ore, ma cosi non è stato.Ultima annotazione, il film dovrebbe essere adatto per il target "famiglia"..la mia impressione è che non sia assolutamente un prodotto destinato in particolare ai bambini..Probabilmente avrò le coronarie deboli, ma mi sono letteralmente cag...to sotto quando il lupo della strega è sbucato dal nulla sbarrando la strada al penultimo dei fratelli pevensie..Per non parlare delle simpatiche bestioline nemiche che avevano un appeal piacevolissimo, soprattutto per un bambino.Per concludere, posso dire che il film è stato una totale delusione, nonostante ci fossero effetti speciali strabilianti (WETA, oscar per LOTR)...e pensare che è già in preproduzione un secondo episodio relativo ad altri due libri della saga!!!
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