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lunedì 2 luglio 2007
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la fiera degli equivoci
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In un piccolo paese montano del Piemonte trionfa l'ipocrisia difatti la residua popolazione e quella che lo frequenta solo nei mesi estivi si accanisce a parole a voler tener in vita i falsi miti del buon vivere antico ma quando una giovane famiglia francese proveniente dai Pirenei ma in realtà dal passato( quello che tutto il paese si è lasciato alle spalle)appare sulla scena e vuole portare nella realtà quotidiana quel tipo di esistenza viene prima guardata con sospetto e poi platealmente rifiutata.Se la bella famigliola si fosse impegnata in ben altre attività che non quella della pastorizia come ad esmpio la creazione di un agriturismo la situazione avrebbe avuto un ben altro epiologo.Mi pare che tutti i protagonisti dell'anacronistica vicenda siano prigionieri di stereotipi assai diffusi oggi a livello intellettuale ma difficilemnte realizzabili nella vita vera e chi ci provasse verrebbe appunto a vivere un isolamento simile a quello descritto in questo piccolo film girato con una buona tecnica anche se privo di un vero dialogo e con personaggi abbozzati per sommi capi e a volte poco credibili per il loro prevedibile schematismo comportamentale.
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skler0
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venerdì 15 giugno 2007
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semplicemente stupendo.
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Non ci sono parole adatte per descrivere questa visione, molto semplicemente consiglio caldamente tutt* di poterlo guardare, vivere.
E più che altro di pensare, pensare come mai in un film autoprodotto e con "attori non professionisti" si riescano a trasmettere certe energie, certe emozioni che sono più di tangibili, che entrano dritte nello stomaco ed a volte lo contorgono.
Buona visione.
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melablu
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lunedì 21 maggio 2007
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il vento fa il suo giro
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...veramente un bel film, capace di portare sullo schermo le mille sfaccettature dell'animo umano.
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c.b.
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venerdì 18 maggio 2007
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il vento continua il suo giro...
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La storia si svolge nelle valli occitane del Piemonte. Protagonista è un ex professore francese, alla ricerca di un'esistenza secondo i tempi della natura per sè e la sua famiglia. L'uomo si è fatto contadino-pastore e viene a insediarsi a Chersogno. Uomo e natura: un equilibrio difficile in relazione in particolare allo sviluppo, ma anche un richiamo forte che accomuna molte persone scontente della loro vita ed alla ricerca delle sensazioni primordiali dell'esistere. La storia si sviluppa in una dimensione corale dove si distinguono due entità: il "paese" e la famiglia del pastore francese. Tra i temi posti in sottotraccia vi è certamente il rapporto di soddisfazione ed insoddisfazione che hanno i vari personaggi nei confronti della vita.
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La storia si svolge nelle valli occitane del Piemonte. Protagonista è un ex professore francese, alla ricerca di un'esistenza secondo i tempi della natura per sè e la sua famiglia. L'uomo si è fatto contadino-pastore e viene a insediarsi a Chersogno. Uomo e natura: un equilibrio difficile in relazione in particolare allo sviluppo, ma anche un richiamo forte che accomuna molte persone scontente della loro vita ed alla ricerca delle sensazioni primordiali dell'esistere. La storia si sviluppa in una dimensione corale dove si distinguono due entità: il "paese" e la famiglia del pastore francese. Tra i temi posti in sottotraccia vi è certamente il rapporto di soddisfazione ed insoddisfazione che hanno i vari personaggi nei confronti della vita. Le loro scelte e i loro umori sono lo specchio di queste sensazioni. Non si cerca quindi di proporre riflessioni sull'ecologismo o su una fascinazione per filosofie New Age. C'è al contrario l'osservazione di uomini che nella briciola di tempo della loro esistenza cercano un'identità che gli corrisponda, credono di poterla gestire, costruire, la inseguono, la ricercano disperatamente; o di altri che non la identificano più, avendo fatto proprio il ruolo che gli schemi della società e le amarezze della vita gli hanno costruito attorno. In questa dimensione tutto appare sospeso, possibile ma allo stesso tempo definito. Affiora la sensazione del destino, come ricorda una piccola filosofia popolare citata da uno dei personaggi del film: "le cose sono come il vento, prima o poi ritornano". Gli eventi propongono una riflessione sulle scelte personali, su quelle che potranno caratterizzare il futuro, che potranno forse modificarlo per renderci intimamente più felici, in pace con noi stessi.
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