annalisa
|
giovedì 25 marzo 2004
|
immagini assordanti
|
|
|
|
é un pugno nello stomaco a coloro che fluttuano nella normalità della quotidianità, ignorando la follia, il dolore, la passione che si celano dietro gli sguardi di uomini e donne normali, quotidiane; dietro le finestre di belle case dai tendaggi coprenti; nelle vite di gente "arrivata" o "disperata".
Un film in cui lo squallore di un amore incomprensibile viene meravigliosamente raccontato per immagini quasi sempre silenziose, ma assordanti.
|
|
[+] lascia un commento a annalisa »
[ - ] lascia un commento a annalisa »
|
|
d'accordo? |
|
annalisa
|
giovedì 25 marzo 2004
|
immagini assordanti
|
|
|
|
é un pugno nello stomaco a coloro che fluttuano nella normalità della quotidianità, ignorando la follia, il dolore, la passione che si celano dietro gli sguardi di uomini e donne normali, quotidiane; dietro le finestre di belle case dai tendaggi coprenti; nelle vite di gente "arrivata" o "disperata".
Un film in cui lo squallore di un amore incomprensibile viene meravigliosamente raccontato per immagini quasi sempre silenziose, ma assordanti.
|
|
[+] lascia un commento a annalisa »
[ - ] lascia un commento a annalisa »
|
|
d'accordo? |
|
loretta
|
lunedì 22 marzo 2004
|
bello, ma il libro lo è ancora di più
|
|
|
|
a differenza del libro che fin dalle prime pagine ti coinvolge e ti lega a lui sino all'ultima pagina, il film per i primi 30 minuti è abbastanza statico.
Certo era difficilissimo trasformare i pensieri cosi profondi di timoteo in immagini, ma alla fine Sergio castellitto(che adoro!!!) ci riesce benissimo. Bravissimo Penelope Cruz, un pò meno la Gerini ,avendo letto il libro mi aspettavo infatti una donna più sofisticata
|
|
[+] lascia un commento a loretta »
[ - ] lascia un commento a loretta »
|
|
d'accordo? |
|
puck
|
venerdì 19 marzo 2004
|
vogliamo le vere brutte
|
|
|
|
povere attrici bruttine ora che va di moda l'attrice bella che si imbruttisce. La Cruz recita col trucco ed'è l'unica cosa che si può permettere. Abbiate il coraggio di ammetterlo: viste mai scene di sesso meno credibili? Testate sulla schiena, scopate sulle conchiglie... ma se uno è violento fa ben altro e il film non se lo può certo permettere. Bravi Castellitto e Gerini.
Sembra un fillm scritto nella villa di Sabaudia da due che cercano di immaginare una vita diversa, quella di una sottoproletaria, ma non ci riescono perché non sanno proprio cosa significa. Perfetto per una prima serata televisiva, magari in una bella villetta sul mare.
Fra un pò il cinema non servira più a niente. Viva la tv.
[+]
povere attrici bruttine ora che va di moda l'attrice bella che si imbruttisce. La Cruz recita col trucco ed'è l'unica cosa che si può permettere. Abbiate il coraggio di ammetterlo: viste mai scene di sesso meno credibili? Testate sulla schiena, scopate sulle conchiglie... ma se uno è violento fa ben altro e il film non se lo può certo permettere. Bravi Castellitto e Gerini.
Sembra un fillm scritto nella villa di Sabaudia da due che cercano di immaginare una vita diversa, quella di una sottoproletaria, ma non ci riescono perché non sanno proprio cosa significa. Perfetto per una prima serata televisiva, magari in una bella villetta sul mare.
Fra un pò il cinema non servira più a niente. Viva la tv.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a puck »
[ - ] lascia un commento a puck »
|
|
d'accordo? |
|
cri
|
giovedì 18 marzo 2004
|
intenso
|
|
|
|
Premetto che avendo letto il libro è stato per me come visualizzare e trasportare le emozioni ricevute dalle parole lette alle immagini.
In molti casi risulta essere un esercizio difficile non deludere il lettore con la trasposizione cinematografica.
Questo ritengo sia un grande merito del regista oltre che interprete superbo.
In una parola lo definirei assolutamente INTENSO.
|
|
[+] lascia un commento a cri »
[ - ] lascia un commento a cri »
|
|
d'accordo? |
|
mia
|
lunedì 15 marzo 2004
|
bello
|
|
|
|
un film meraviglioso.coinvolgente, intenso, che colpisce a fondo, se si ha la sensibilità di viverlo per quello che è: una storia d'amore come poche con un castellitto che mi è rimasto negli occhi per tutta la notte e una cruz commovente. per la prima volta in vita mia ho vissuto una sorta di sindrome di stendhal per un film.grazie sergio!
|
|
[+] lascia un commento a mia »
[ - ] lascia un commento a mia »
|
|
d'accordo? |
|
tiziana stanzani
|
lunedì 15 marzo 2004
|
psicostrazio
|
|
|
|
Non mi è sembrato un film particolarmente coraggioso, o d’amore,
oppure originale sotto alcuna angolazione: infatti evoca in tutto e per tutto
l’attuale moda cinematografica italiana; lo strazio de La stanza del
figlio, lo smorzamento dell’anima di Luce dei miei occhi,
i meta messaggi di Buongiorno notte, gli sguardi vacui seppur intensi
della famiglia in pezzi di Ricordati di me. Ma con tali premesse, ovvero
i vissuti familiari dei protagonisti, è inevitabile e soprattutto comunissimo
che una donna la quale – da bambina – è stata sottoposta a
incuria o – peggio – a violenze sessuali dal proprio padre, non possa
che scegliere di innamorarsi di un uomo che, al primo incontro, la stupra, cioè
non la vuole, cioè la pone in seconda posizione fin dalle prime battute;
ed è altresì ovvio che un tale uomo – anch’egli trascurato
e abbandonato dalla figura paterna (ovvero dal modello maschile cui ogni figlio
maschio fa automaticamente riferimento fin dai primi passi nel mondo) cerchi scampo
dalla vita “normale” impostagli dalla società, in un’avventura
fuori luogo, trasgressiva e segreta.
[+]
Non mi è sembrato un film particolarmente coraggioso, o d’amore,
oppure originale sotto alcuna angolazione: infatti evoca in tutto e per tutto
l’attuale moda cinematografica italiana; lo strazio de La stanza del
figlio, lo smorzamento dell’anima di Luce dei miei occhi,
i meta messaggi di Buongiorno notte, gli sguardi vacui seppur intensi
della famiglia in pezzi di Ricordati di me. Ma con tali premesse, ovvero
i vissuti familiari dei protagonisti, è inevitabile e soprattutto comunissimo
che una donna la quale – da bambina – è stata sottoposta a
incuria o – peggio – a violenze sessuali dal proprio padre, non possa
che scegliere di innamorarsi di un uomo che, al primo incontro, la stupra, cioè
non la vuole, cioè la pone in seconda posizione fin dalle prime battute;
ed è altresì ovvio che un tale uomo – anch’egli trascurato
e abbandonato dalla figura paterna (ovvero dal modello maschile cui ogni figlio
maschio fa automaticamente riferimento fin dai primi passi nel mondo) cerchi scampo
dalla vita “normale” impostagli dalla società, in un’avventura
fuori luogo, trasgressiva e segreta. Da ciò scaturisce tuttavia il fascino
dei protagonisti, tutti bellissimi e intensi, tutti a loro modo Soli (e luminosi).
E’ un film lancinante, in certi momenti insopportabile come una lama di
coltello che si infila nella carne, in un utero, per molti versi già morto.
E che dire dei figli che ancora oggi nascono per non far morire un rapporto di
coppia? Quale solitudine nasconderà mai questo triste velo di ipocrisia?
Come non pagare infine questa montagna di bugie con un dolore orrendo quale la
possibilità di perdere questa figlia, dopo aver perso l’unico amore
della propria vita? La scarpa sfuggita alla bara, feticcio inutile abbandonato
all’oblio della speranza, chiuderà il film in un’amarezza che
se non altro ci ricorda che soffrire è inutile, che amare è ancora
più inutile, perché tanto si muore lo stesso, e poi si viene dimenticati
quando il nostro fantasma non serve più a nessuno. Castellitto sconvolge
per la sporcizia del personaggio che dipinge in modo sublime: una tipologia maschile
più comune di quanto si voglia pensare. Sembrano tutti sudici in questa
pellicola, che in realtà è pulitissima.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tiziana stanzani »
[ - ] lascia un commento a tiziana stanzani »
|
|
d'accordo? |
|
marcella
|
domenica 14 marzo 2004
|
non ti emozionare
|
|
|
|
La pioggia, scenografia dei due momenti più intensi e significativi della vita del protagonista - l'incidente della figlia in principio e l'ultimo rapporto consumato con Italia tra i vicoli bui - nonchè protagonista delle ultime scene sembra voler dare la sua benedizione purificatrice a tutto quello che è accaduto durante questa vita vissuta in parallelo tra due mondi. L'apparente tranquillità familiare e l'altra vita, vissuta altrove, fonte di intense emozioni. Potenziali emozioni che i protagonisti non riescono ad esprimere, non riescono a trasmettere allo spettatore. Il tutto confezionato facendo uso di flash back spesso prevedibili e sostenuti da una colonna sonora che troppo spesso si insinua in modo violento e poco coerente nella narrazione.
[+]
La pioggia, scenografia dei due momenti più intensi e significativi della vita del protagonista - l'incidente della figlia in principio e l'ultimo rapporto consumato con Italia tra i vicoli bui - nonchè protagonista delle ultime scene sembra voler dare la sua benedizione purificatrice a tutto quello che è accaduto durante questa vita vissuta in parallelo tra due mondi. L'apparente tranquillità familiare e l'altra vita, vissuta altrove, fonte di intense emozioni. Potenziali emozioni che i protagonisti non riescono ad esprimere, non riescono a trasmettere allo spettatore. Il tutto confezionato facendo uso di flash back spesso prevedibili e sostenuti da una colonna sonora che troppo spesso si insinua in modo violento e poco coerente nella narrazione. Brava Claudia Gerini.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a marcella »
[ - ] lascia un commento a marcella »
|
|
d'accordo? |
|
manuela
|
venerdì 12 marzo 2004
|
e' grandioso!!!
|
|
|
|
Con questo film il regista ha analizzato una famiglia colpita da una disgrazia. Il padre, Timoteo, con i suoi flash back racconta la storia extracognugale, con cui ha provato vereamente l'amore e la felicità. E' un pugno nello stomaco perchè la storia lo comporta. Le musiche a mio parere sono perfette e si intonano perfettamente con il film, in particlolare la canzone di Vasco. Il finale è molto particolare, sta al pubblico interpretarlo, poichè è una scelta del regista. Bravissimi tutti gli attori, sono molto azzeccati nei loro ruoli e coinvolgenti.
|
|
[+] lascia un commento a manuela »
[ - ] lascia un commento a manuela »
|
|
d'accordo? |
|
carlotta
|
venerdì 12 marzo 2004
|
ho pianto dall'emozione
|
|
|
|
Intenso, commovente, penetrante, emozionante; ho pianto, riso, tremato… un film unico che difficilmente si può dimenticare con una Penelope sconvolgente e un Castellitto così vero da uscire quasi dallo schermo.
[+] bleah
(di anonimo)
[ - ] bleah
[+] toccante e intenso
(di mariolina benenati)
[ - ] toccante e intenso
|
|
[+] lascia un commento a carlotta »
[ - ] lascia un commento a carlotta »
|
|
d'accordo? |
|
|