joe80
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giovedì 28 dicembre 2006
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il mondo di rob zombie
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Rob Zombie, metallaro rock della banda Withe-Zombie, si dà al cinema!
E in particolare all'horror, confezionando il suo primo prodotto, come un gigantesco minestrone intriso di humour nero, e citazioni a non finire dei classici film dell'orrore degli anni 70/80, pronto ad esplodere in una nube di gas allucinogeni.
Con questa definizione, apriamo l'argomento "Casa dei 1000 corpi".
Ancor prima, di consacrarsi al cinema, con il sequel-cult "LA CASA DEL DIAVOLO"; Zombie ci ha regalato nel 2003, questa sua prima perla di genere.
Accompagnato dai classici stereotipi dello slasher-movie: doppia coppia di giovani in viaggio per l'America, che si ritrova nelle grinfie della deviata famiglia di turno; il film è un grosso omaggio all'horror.
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Rob Zombie, metallaro rock della banda Withe-Zombie, si dà al cinema!
E in particolare all'horror, confezionando il suo primo prodotto, come un gigantesco minestrone intriso di humour nero, e citazioni a non finire dei classici film dell'orrore degli anni 70/80, pronto ad esplodere in una nube di gas allucinogeni.
Con questa definizione, apriamo l'argomento "Casa dei 1000 corpi".
Ancor prima, di consacrarsi al cinema, con il sequel-cult "LA CASA DEL DIAVOLO"; Zombie ci ha regalato nel 2003, questa sua prima perla di genere.
Accompagnato dai classici stereotipi dello slasher-movie: doppia coppia di giovani in viaggio per l'America, che si ritrova nelle grinfie della deviata famiglia di turno; il film è un grosso omaggio all'horror. Ricco di citazioni (una fra tutte NON APRITE QUELLA PORTA) e delirio.
Ma a differenza dei classici dell'orrore, questo film d'esordio di Zombie, presenta una sorta di "visione-distorta", del genere.
Accompagnato da una fotografia a tratti assurda, il film sembra una grossa allucinazione dovuta all'uso di stupefacenti. Un mix tra un videoclip un pò troppo pazzo, ed una storia che spesso cade in un che di surreale ed inquietante.
LA CASA DEI 1000 CORPI, presenta una nuova famiglia di psicotici deviati, folli fino al midollo, i Firefly sono già nell'immaginario collettivo di ogni fan del genere che si rispetti.
I Firefly sono una famigliola già a prima vista stralunata, dediti all'omicidio e ai sacrifici umani. Satanisti e maniaci omicidi, eccoli i cattivoni di Rob Zombie. E le vittime?
Chi meglio di quattro giovinastri, perfettamente a loro agio nel periodo in cui vivono? (La storia è ambientata alla fine degli anni 70')
Tutto ha inizio, con una sequenza che ha già di per sè, tutto il fascino deviato del film; capitan Spaulding un inquietante clown, gestisce un vero e proprio museo degli orrori, e il suo lavoro tranquillo, viene interrotto dall'arrivo di due rapinatori. Ne segue uno scontro a fuoco, in cui Spaluding dimostra la sua perversione mentale, ironizzando sul finale sul suo costume da clown macchiato di sangue.
Zombie, curante anche della sceneggiatura, ci regala una storia che ha il limite dell'assurdo, il tutto "raffinato" da un velo d'ironia macabra e nera, che non fanno altro ad angosciare lo spettatore ancora di più...
E dopo, la classica presentazione dei personaggi, ci troviamo subito nell'orrore, quando la doppia coppia, incuriositi da Spaulding, partono alla ricerca del leggendario dottor Satana, un individuo che loro malgrado scopriranno esistere... E per di più è tenuto in vita dai Firefly, che lo tengono quasi come un nonno, nei sotterranei, dove albergano proprio i "1000 corpi"!
Un delirio puro, aiutato anche dai componenti famigliari deviati, dopo il già accennato Spaulding, la pazzia alberga tra la "dolce" madre Firefly, provocatoria e assurda, e seguita poi con la coppia di fratello e sorella, Otis, maniaco omicida e torturatore, e Baby sorrella dall'aspetto di una sexy coniglietta di Playboy, ma con il cervello che ci ricorda Charles Mason.
Insomma, un film sicuramente riservato ai soli cultori del genere.
Il termine giusto per questo film, sicuramente non è capolavoro (che Zombie raggiungerà con il sequel), ma "Deviato".
Un film deviato nella mente, e nei colori; una perfetta armonia di grottesco e terrore semi-umoristico.
Da vedere la notte di Halloween.
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gianpaolo
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giovedì 8 settembre 2005
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illogico ed originale
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Lo sconcertante Rob-Zombie,..compone una sorta di delirante messinscena la quale può a tutti gli effetti essere considerata l'apoteosi dell'illogico,..la cui visione riconduce a pellicole del tipo: "Non-aprite-quella-porta,..."Il-tunnel-dell'orrore",...classici esempi di B-horror-movies del cinema Made-in-U.S.A. anni 70.
A mio giudizio va comunque detto, che in questa sorta di allucinante frullato non manca l'ingrediente dell'originalità, componente che rende possibile la non facile visione cospargendola di situazioni grottesche.
Personalmente suppongo che il visionario regista, abbia anche utilizzato come fonte ispirativa il Serial americano degli anni 60 "La-famiglia-Addams",..lo testimonierebbero alcune simbologie presenti in questo frullato filmico.
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Lo sconcertante Rob-Zombie,..compone una sorta di delirante messinscena la quale può a tutti gli effetti essere considerata l'apoteosi dell'illogico,..la cui visione riconduce a pellicole del tipo: "Non-aprite-quella-porta,..."Il-tunnel-dell'orrore",...classici esempi di B-horror-movies del cinema Made-in-U.S.A. anni 70.
A mio giudizio va comunque detto, che in questa sorta di allucinante frullato non manca l'ingrediente dell'originalità, componente che rende possibile la non facile visione cospargendola di situazioni grottesche.
Personalmente suppongo che il visionario regista, abbia anche utilizzato come fonte ispirativa il Serial americano degli anni 60 "La-famiglia-Addams",..lo testimonierebbero alcune simbologie presenti in questo frullato filmico.
Da segnalare la presenza dell'attrice Karen-Black.
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manuela "zombie"
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lunedì 31 gennaio 2005
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la casa dei folli
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Sicuramente è un film originale e per niente noioso. Questa è la prima produzione di un artista musicale veramente fuori dal comune, Rob Zombie fonde un mix ineguagliabile di horror, sarcasmo, e comicità in maniera impeccabile e tutto si svolge come se leggessimo un fumetto mentre le immagini scorrono davanti ai nostri occhi.un cult....ma non per tutti!
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arcana
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venerdì 28 gennaio 2005
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estetica elettroconvulsiva
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Vertiginosa irruenza visiva, estetica dello shock, cinema dello stordimento: Rob Zombie assembla un film all'insegna di queste parole d'ordine, alzando il voltaggio delle immagini dove possibile e mescolando stili e tecniche in un impasto convulsivo decisamente postmoderno. Ambiziosamente e intransigentemente antiborghese, "House of 1000 Corpses" (i "cadaveri" del titolo sono stati trasformati in "corpi" dalla incorreggibile insipienza dei traduttori italiani) è una di quelle pellicole il cui maggior pregio è al tempo stesso il difetto più macroscopico. Rifacendosi scopertamente a "Non aprite quella porta" di Tobe Hooper, Rob Zombie decide di fare a pezzi soprattutto il corpo filmico, procedendo per tagli violenti e brutali giustapposizioni, col risultato di creare uno spazio-tempo smembrato e labirintico.
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Vertiginosa irruenza visiva, estetica dello shock, cinema dello stordimento: Rob Zombie assembla un film all'insegna di queste parole d'ordine, alzando il voltaggio delle immagini dove possibile e mescolando stili e tecniche in un impasto convulsivo decisamente postmoderno. Ambiziosamente e intransigentemente antiborghese, "House of 1000 Corpses" (i "cadaveri" del titolo sono stati trasformati in "corpi" dalla incorreggibile insipienza dei traduttori italiani) è una di quelle pellicole il cui maggior pregio è al tempo stesso il difetto più macroscopico. Rifacendosi scopertamente a "Non aprite quella porta" di Tobe Hooper, Rob Zombie decide di fare a pezzi soprattutto il corpo filmico, procedendo per tagli violenti e brutali giustapposizioni, col risultato di creare uno spazio-tempo smembrato e labirintico. Se da una parte questo trattamento stilistico è portato avanti con fermezza lungo tutto il film - lucidità che non può non colpire positivamente - dall'altra finisce per inibire l'essenziale gioco delle identificazioni e proiezioni, condannando la pellicola ad un'irrimediabile orizzontalità emotiva. E il mancato coinvolgimento spettatoriale per un film horror, difficile contestarlo, equivale ad un parziale buco nell'acqua. Due sequenze valgono comunque da sole il prezzo del biglietto: l'impassibile e dilatata esecuzione dell'agente più giovane in campo lungo, assai raggelante, e il finale di ghignante, beffardo sadismo. Un film più stupefacente che avvincente.
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(di marco92)
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mr. andrew the photographer
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giovedì 26 agosto 2010
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demenzialità a costo zero
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Il regista Rob Zombie, noto cantante di genere Nu Metal ed ex membro dei White Zombie ha deciso di realizzare questo pessimo e demenziale film. Non c'è nessuna scena di sangue o di tensione, non c'è nessuna storia dietro, ma solamente demenzialità. Più che altro ci si annoierà per tutta la sua durata lasciandovi insoddisfatti della pellicola che avete noleggiato o che avete acquistato. Sconsiglio vivamente di guardare questo opera perchè si suppone che sia stato fatto unicamente per produrre cassetta e non per sbarcare il box office di tutto il mondo. Se volete vedere LA CASA DEI 1000 CORPI non ci si deve aspettare che sia un film capolavoro, ma un genere completamente demenziale e mediocre che vi farà rimanere molto delusi.
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Il regista Rob Zombie, noto cantante di genere Nu Metal ed ex membro dei White Zombie ha deciso di realizzare questo pessimo e demenziale film. Non c'è nessuna scena di sangue o di tensione, non c'è nessuna storia dietro, ma solamente demenzialità. Più che altro ci si annoierà per tutta la sua durata lasciandovi insoddisfatti della pellicola che avete noleggiato o che avete acquistato. Sconsiglio vivamente di guardare questo opera perchè si suppone che sia stato fatto unicamente per produrre cassetta e non per sbarcare il box office di tutto il mondo. Se volete vedere LA CASA DEI 1000 CORPI non ci si deve aspettare che sia un film capolavoro, ma un genere completamente demenziale e mediocre che vi farà rimanere molto delusi.
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geppo
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sabato 4 febbraio 2006
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pessimo film
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Ormai riuscire a vedere un film Horror originale è diventato quasi un miraggio e l'opera prima di Zombie è la dimostrazione che siamo ancora in alto mare.
Attori pessimi, trama di una banalità allucinante, suspance pari al nulla, l'unica cosa decente è la colonna sonora che riesce a tenerti sveglio e a darti qualche emozione durante tutto il film.
Se Rob Zombie pensava che per fare un buon film horror erano sufficienti quattro coltellate, una ragazza che urla e qualche spruzzo di sangue gli consiglio caldamente di tornare a fare il cantante, perchè nessuno sentirà la sua mancanza come regista.
Wrong Turn a confronto è un capolavoro.
[+] pessimo
(di waffy)
[ - ] pessimo
[+] mmm
(di andrea)
[ - ] mmm
[+] grande rob zombie.
(di chris)
[ - ] grande rob zombie.
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(di blackvomit)
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