giovanni barblan
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lunedì 24 novembre 2003
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uscite dal cinema
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bastano solo poche parole per liquidare un film spaventosamente brutto.ho letto critiche quasi tutte entusiasmanti e rimango inorridito di fronte a tanto consenso.ma possibile non vedere il baratro dell'insipienza ,dell'accademismo peggiore,dell'anedottica rifritta mille volte sui volti e nel linguaggio?
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davide di falco, 12 anni
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martedì 29 luglio 2008
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zekke o pariole?
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Strano ma vero, questo film simile ad una favolo, è lo specchio della nostra società ancora attaccata a punti di riferimento che sono la brutta copia di quelli del passato.
questa è un'italia divisa tra intellettuali di sinistra, che ostentano la loro intelligenza o il desiderio sessantottino di "uscire fuori dagli schemi", e degli snob neofascisti, bigotti e, a detta dello straordinario Claudio Amendola, "con la mania dei cuori duri". Roma o Lazio, destra o sinistra, zekke o pariole, alla fine sono tutti uguali: con la voglia di sembrare più grandi di qll che sono o sorprendere genitori, troppo presi dai loro impegni per badare ai loro figli.
Braccio alzato o pugno chiuso, questa commedia amara cerca di dimostrarci come la nostra società possa essere ancora chiusa, con valori adatti al passato e giovani non ancora adatti al futuro.
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Strano ma vero, questo film simile ad una favolo, è lo specchio della nostra società ancora attaccata a punti di riferimento che sono la brutta copia di quelli del passato.
questa è un'italia divisa tra intellettuali di sinistra, che ostentano la loro intelligenza o il desiderio sessantottino di "uscire fuori dagli schemi", e degli snob neofascisti, bigotti e, a detta dello straordinario Claudio Amendola, "con la mania dei cuori duri". Roma o Lazio, destra o sinistra, zekke o pariole, alla fine sono tutti uguali: con la voglia di sembrare più grandi di qll che sono o sorprendere genitori, troppo presi dai loro impegni per badare ai loro figli.
Braccio alzato o pugno chiuso, questa commedia amara cerca di dimostrarci come la nostra società possa essere ancora chiusa, con valori adatti al passato e giovani non ancora adatti al futuro.
Ottimo Sergio Castellito, nel ruolo del padre frustato. Superiore a tutti, però, a mio avviso, Claudio Amendola,totalmente diverso dal cesaroni proposto ultimamente. Alice Tegil, discrea, anche se troppo imbambolata. Stupenda Daniela xDxDxD e da punire la lentezza sfiduciamente del film, che non ne fa uno dei più famosi o attesi alla tv.
molto ben proposti i vari cameo.
ZEKKE O PARIOLE?
Davide Di Falco, 12 anni
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golly
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lunedì 24 novembre 2003
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uscite dal cinema dopo dieci minuti
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un film inutile, brutto, fuori tempo e fuori luogo,pieno di luoghi comuni,sciatto,noioso,inconcludente
[+] io invece
(di stefy)
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vinz
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mercoledì 31 dicembre 2003
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uccidiamo questo cinema italiano
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Il titolo parla già abbastanza..ma Sergio Castellitto e Margherita Buy erano un indice di stimolo per lo spettatore a vedere il film. Lo stesso Paolo Virzi, autore di un discreto lavoro con Ovo Sodo, doveva essere garanzia perlomeno di un lavoro di qualità, e invece no..Questo film è la canonizzazione estrema della società moderna. Questa differenza, così devastante tra città e provincia, esiste solo nelle fantasie del regista ed è esasperata in ogni futile occasione. La protagonista Caterina, che nel film sembra cadere dalle nuvole ogni santo minuto, è un personaggio talmente falso e disincantato che dire inesistente è usare un eufemismo. Tra le tante scene ho visto pure party di sesso fra dodicenni, ma siamo sicuri??? L'unico personaggio un poco interessante è quello di Castellitto, che la sua interpretazione ce la mette sempre.
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Il titolo parla già abbastanza..ma Sergio Castellitto e Margherita Buy erano un indice di stimolo per lo spettatore a vedere il film. Lo stesso Paolo Virzi, autore di un discreto lavoro con Ovo Sodo, doveva essere garanzia perlomeno di un lavoro di qualità, e invece no..Questo film è la canonizzazione estrema della società moderna. Questa differenza, così devastante tra città e provincia, esiste solo nelle fantasie del regista ed è esasperata in ogni futile occasione. La protagonista Caterina, che nel film sembra cadere dalle nuvole ogni santo minuto, è un personaggio talmente falso e disincantato che dire inesistente è usare un eufemismo. Tra le tante scene ho visto pure party di sesso fra dodicenni, ma siamo sicuri??? L'unico personaggio un poco interessante è quello di Castellitto, che la sua interpretazione ce la mette sempre. Margherita Buy invece ha smesso di farlo con "Maledetto il giorno che t'ho incontrato". Qui è l'ennesimo personaggio scontato del racconto. La madre ignorante, esasperata dalla famiglia, che, come da copione, essendo rappresentante del suo paesello(Il topo di campagna) si trova in costante imbarazzo con le coeatnee capitoline(Il topo di città). Mi domando che mondo abbia ritratto Virzì. Patrizi e plebei li ha uniti tutti Costantino duemila anni fa..come dice Boldi!
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[+] troppa bontà
(di golly)
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(di judger)
[ - ] complimenti
[+] esagerato
(di brownb)
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(di caterina nn in città)
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