Caterina va in città |
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Un film di Paolo Virzì.
Con Sergio Castellitto, Alice Teghil, Margherita Buy, Claudio Amendola, Antonio Carnevale, Paola Tiziana Cruciani.
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Commedia drammatica,
Ratings: Kids+13,
durata 90 min.
- Italia 2003.
- 01 Distribution
uscita venerdì 24 ottobre 2003.
MYMONETRO
Caterina va in città
valutazione media:
3,11
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Caterina va...di diario notturnoFeedback: 0 |
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martedì 1 febbraio 2005 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giancarlo (Sergio Castellitto) è un insegnante frustrato. Ha una moglie che lo sopporta. La presunta brava mogliettina (Margherita Buy). Una figlia molto dolce e con gli occhi spalancati verso il mondo. Finalmente ottiene il trasferimento e crede di lasciarsi alle spalle le frustrazioni tornando con la propria famiglia in città: Roma. E' questa la cornice di una storia nuova. Una storia che presto comincerà a guadagnare in intensità. Caterina è il pretesto per raccontare tutto quanto c'è intorno. O forse quello che non c'è. Caterina va in un Liceo della Roma "bene". Giancarlo vuole che lei abbia compagni di banco "figli di persone importanti"... figli di sottosegretari... registi.. magistrati... E' il suo metro di misura del valore dell'esistenza. Caterina è "normale" e per questo a scuola non viene riconosciuta né dal gruppo delle "parioline", né dal gruppo delle "alternative/noglobal". Se non hai etichette è un problema. Così Caterina viene tirata per la giacca, in un mondo e poi nell'altro. Ne viene fuori un tagliente e decadente ritratto della società attuale, evidentemente annegata nel proprio egoismo agli occhi del regista (Polo Virzì). Ci sono gli ex sessantottini incapaci di governare i propri figli, immersi egoisticamente nella propria "arte", seduti sulla poca libertà rimasta, certamente sul benessere. C'è la società borghese che vive di mondanità, dove ci sono gli inservienti anche alle feste dei quindicenni. C'è un sistema di valori, forse mai accettato ma certamente subito da Giancarlo. "Non siamo niente... ci considerano meno di niente... Non abbiamo diritto neanche alla dignità". Tutto con un centro di gravità: Caterina. La storia è un crescendo. Bravissimo Castellitto (che ho sempre con superficialità snobbato come attore). Forse un invito a scappare in campagna. O forse un invito a stare attenti a quale sistema di valori accettare.
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