Andrew Davis aveva probabilmente fatto centro con questo"Collateral Damage"(2001), uscito poco dopo(per ovvi motirivi:uscita ritardata, vista la situazione) l'attentato del 11.09.2001. Ben realizzato come film d'azione, piacevole di primo acchito per chi ama il genere(e c'è anche la sorpresa finale, per chi ama queste cose), il film, che naturalmente è anche violento, e neppure poco, è però anche una rampogna contro i"sovversivi", i guerilleros latinos che hanno l'ardire di combattere, alla loro maniera, certo, contro l0imperialismo USA-non si vuole certo giustificare il terrorismo ma, sappiamo che, da prima della metà del 1800, con la dottrina Monroe, l'America latina è considerata il"giardino di casa"(letterlamente )degli USA, in cui in effetti gli States fanno, notoriamente, il buono e il cattivo tempo.
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Andrew Davis aveva probabilmente fatto centro con questo"Collateral Damage"(2001), uscito poco dopo(per ovvi motirivi:uscita ritardata, vista la situazione) l'attentato del 11.09.2001. Ben realizzato come film d'azione, piacevole di primo acchito per chi ama il genere(e c'è anche la sorpresa finale, per chi ama queste cose), il film, che naturalmente è anche violento, e neppure poco, è però anche una rampogna contro i"sovversivi", i guerilleros latinos che hanno l'ardire di combattere, alla loro maniera, certo, contro l0imperialismo USA-non si vuole certo giustificare il terrorismo ma, sappiamo che, da prima della metà del 1800, con la dottrina Monroe, l'America latina è considerata il"giardino di casa"(letterlamente )degli USA, in cui in effetti gli States fanno, notoriamente, il buono e il cattivo tempo...Qui di mira è la Colombia(pur senza esplicite citazioni della FARC, bisogna dire)e sembra realizzarsi l'equivoco per il quale tutti i Latinos di orientamento non filo-USA siano terroristi. IN questa logica(prendere o lasciare, ovvio)il"play" comunque condotto in modo accorto, ben riuscito, appunto, come film"d'azione", con sparatorie, agguati, fughe e inseguimenti, terrorismo, violenza diffusa, insomma. Da vedere e apprezzare non tanto filmicamente quanto invece come documento(cfr.quanto accennato all'inizio)pur se qui Al Quaida non c'entra per nulla, come accennato. Il già ampiamente ultracinquantenne Arnold Schwarzenegger faceva l'eroe buono, con sequenze(ovviamente non era lui a farle, ma il"cascatore", come si dice in italiano o almeno si diceva)dove sembra Spiderman, ma naturalmente... Vista le sue doti interpretative scarse(salvo qualche film comico dove, volens nolens riesce bene), non poteva fare altro...In un ruolo astutamente ambiguo, invece, l'attrice trentina Francesca Neri era veramente convincente. El Gato
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