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m.grazia (estonia)
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mercoledì 23 maggio 2007
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bel film, inconsueto e surreale
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E' un film bizzarro, inconsueto. A cominciare dallo strano incrocio di circostanze che hanno caratterizzato la sua uscita. Nell'ottobre del 2001 quando uscì negli USA nella versione tagliata fu quasi un flop: questo perché a parere di molti critici gli States erano ancora sotto l'effetto dell'incubo terrorismo dopo l'attacco alle Twin Towers, e "di paura il pubblico statunitense non aveva proprio bisogno" (Porro). Due anni dopo è riapparso in Inghilterra in versione integrale ed è stato un successo.
Jake Gyllenhaal è straordinario nell'interpretazione dell'adolescente inquieto e allucinato, che vive una vita sul filo del sonnambulismo, attraversata da strane visioni, al confine tra la realtà e il sogno (l'incubo).
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E' un film bizzarro, inconsueto. A cominciare dallo strano incrocio di circostanze che hanno caratterizzato la sua uscita. Nell'ottobre del 2001 quando uscì negli USA nella versione tagliata fu quasi un flop: questo perché a parere di molti critici gli States erano ancora sotto l'effetto dell'incubo terrorismo dopo l'attacco alle Twin Towers, e "di paura il pubblico statunitense non aveva proprio bisogno" (Porro). Due anni dopo è riapparso in Inghilterra in versione integrale ed è stato un successo.
Jake Gyllenhaal è straordinario nell'interpretazione dell'adolescente inquieto e allucinato, che vive una vita sul filo del sonnambulismo, attraversata da strane visioni, al confine tra la realtà e il sogno (l'incubo).
Surreale la trovata del mostruoso coniglio, la cui apparizione sarà determinante nella vita di Donnie. Prima lo salva facendolo uscire di casa appena in tempo per evitare la caduta del motore di un aereo proprio sulla sua camera da letto. E poi gli predice la fine del mondo dopo soli 28 giorni.
C'è chi ha accostato questo inquietante personaggio ad Harvey con James Stewart, film che ho visto secoli fa e che vorrei rivedere. Ma ricorda anche i conigli dell'ultimo film di Lynch (Inland Empire), più ironici ma ugualmente misteriosi.
Donnie è ossessionato dalla possibilità di oltrepassare le barriere spazio-temporali, di viaggiare nel tempo e influire sugli eventi della sua vita, modificando il suo destino.
Il finale un rebus. C'è chi ha letto l'intera vicenda come una concatenazione di eventi che accadono unicamente nella testa di Donnie (sogno?) nell'infinitesima frazione di tempo prima di morire.
Ma secondo me, tutto sommato, i casi sono due:
1) o il coniglio (che in realtà è un ragazzo, Frank, che usa quel travestimento per la festa di Halloween) usa Donnie per salvare la vita a se stesso. Infatti se Donnie muore in seguito alla caduta del motore dell'aereo sulla sua cameretta non potrà poi ucciderlo con un colpo di pistola la notte in cui vanno tutti da Nonna Morte;
2) oppure è Donnie che sceglie di sacrificarsi e di morire tornando indietro nel tempo per poi evitare in seguito la morte della sua ragazza, investita dall'auto di Frank, e l'eventuale morte di madre e sorella che non saranno sull'aereo che perderà il motore andandosi probabilmente a schiantare.
Oppure queste due ipotesi sono vere entrambe, perché alla fine Frank, la ragazza di Donnie, sua sorella e sua madre si salvano, mentre Donnie no, ma per una sua stessa scelta, quella di cambiare il suo destino.
Questo film comunque ha un valore aggiunto. Ambientato nel 1988, alla vigilia delle elezioni per la presidenza USA in cui duellavano Dukakis e Bush padre, può anche essere visto come "una feroce satira dell'America odierna, un attacco all'integralismo di Bush che comincia addirittura dall'elezione di suo padre" (Cosulich).
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nichel
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martedì 22 maggio 2007
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poteva essere meglio
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Un capolavoro mancato, gli ingredienti c'erano tutti: una trama eccentrica, originale e intrigante, bravi attori, buona regia e fotografia, finale di matrice esistenzialista...
Eppure Donnie Darko non mi ha convinto; le tematiche scientifiche sono affrontate in maniera superficiale e frettolosa, il mostruoso coniglio è una creatura altalenante tra il serio (e terrifico) e il carnevalesco, certe scene (come il saluto finale) sembrano preconfezionate con lo scotch e buttate lì in pasto al pubblico...
E poi mi spiegate che cacchio c'entra Patrick Swayze?!
é un personaggio inutile!...
Mah, che dire, interessante lo è di sicuro, ma da qui a parlare di cult... E Drew Barrymore che fa la fanatica?.
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Un capolavoro mancato, gli ingredienti c'erano tutti: una trama eccentrica, originale e intrigante, bravi attori, buona regia e fotografia, finale di matrice esistenzialista...
Eppure Donnie Darko non mi ha convinto; le tematiche scientifiche sono affrontate in maniera superficiale e frettolosa, il mostruoso coniglio è una creatura altalenante tra il serio (e terrifico) e il carnevalesco, certe scene (come il saluto finale) sembrano preconfezionate con lo scotch e buttate lì in pasto al pubblico...
E poi mi spiegate che cacchio c'entra Patrick Swayze?!
é un personaggio inutile!...
Mah, che dire, interessante lo è di sicuro, ma da qui a parlare di cult... E Drew Barrymore che fa la fanatica?... Mah... Voto: 7,5... ma anche meno...
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pallmall75
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martedì 24 aprile 2007
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film cult
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Volevate un nuovo cult eccolo! Sulla copertina del DVD c'è scritto tra i primi 100 film più belli della storia del cinema e ci credo è meraviglioso... Un grande Jake Gyllenhall bravissimo e dalle espressioni inquietanti affiancato dagli esperti Patrick Swayze e Drew Barrimore e dalla bellissima Jena Malone aiutano un regista giovane come Richard Kelly a fare il suo primo capolavoro! Non si sa se riuscirà a fare film altrettanto belli ma cmq è un ottimo inizio! Grande anche la colonna sonora... appropiate mad world e head over hells dei Tears for fears! Voto: 9 Commento: non stancherà mai nemmeno tra 50 anni
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cartacci
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sabato 21 aprile 2007
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film per teenager, perdipiù noioso
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dal punto di vista di un teenager il film può essere giudicato interessante, non lo metto in dubbio ma proviamo a metterlo nella giusta luce o a dargli la giusta collocazione in relazione ai film a cui è stato paragonato. Su IMDb ha un voto superiore a Mulholland Drive, è condivisibile tutto ciò? Sinceramente mi aspettavo molto ma molto di più dopo aver letto molte recensioni del pubblico ma almeno questa volta sono d'accordo con il fatto che bisognerebbe leggere anche le recensioni della critica, che infatti l'ha accolto con scarso entusiasmo. Pensate a questo: che bisogno c'è di dare al coniglio una voce cavernosa? dai, per favore, è stato fatto tutto a bella posta per creare un caso cinematografico.
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dal punto di vista di un teenager il film può essere giudicato interessante, non lo metto in dubbio ma proviamo a metterlo nella giusta luce o a dargli la giusta collocazione in relazione ai film a cui è stato paragonato. Su IMDb ha un voto superiore a Mulholland Drive, è condivisibile tutto ciò? Sinceramente mi aspettavo molto ma molto di più dopo aver letto molte recensioni del pubblico ma almeno questa volta sono d'accordo con il fatto che bisognerebbe leggere anche le recensioni della critica, che infatti l'ha accolto con scarso entusiasmo. Pensate a questo: che bisogno c'è di dare al coniglio una voce cavernosa? dai, per favore, è stato fatto tutto a bella posta per creare un caso cinematografico. Mi sono annoiato per quasi tutto il film. Le spiegazioni che si trovano su internet sono poco convincenti. Fra dieci anni, quanti si ricorderanno di questo film come di un capolavoro? APRITE GLI OCCHI !!
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[+] la spocchia uccide
(di scartacci)
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jox
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giovedì 12 aprile 2007
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semplicemente fantastico
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purtroppo questo dilm,non ha avuto tanto successo quanto merita.Davvero bellissimo...riesce a catturare l' attenzione del pubblico,incredibile,è complicato e devi riflettere molto appena uscita dalla sala...pochi sono riusciti ad apprezzarlo-naturalmente parlo delle persone che me ne hanno parlato-.La trama non è banale e il cast spettacolare lo rende uno dei film più belli nella storia del cinema.
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noodles87
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mercoledì 11 aprile 2007
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splendido
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Se c'è un film che mi ha fatto scervellare più di ogni altro, e per giorni interi, questo è sicuramente Donnie Darko. Basta concentrarsi sul viaggio attraverso il tempo, direte voi. Benissimo, anche io l'ho detto, ma dopo che ho visto il film per la terza volta(perchè alla seconda, ancora qualche dubbio ti rimane...).E poi bisogna mettere in conto che uno si approccia a questo film senza avere la più pallida idea di quello a cui sta andando incontro, e poi ti si presenta una cosa del genere...Un film straordinario, che però bisogna saper gustare in maniera attenta, senza alcuna possibiltà di perdere un singolo fotogramma. Grandissimo Jake Gyllenhal, consacrato al ruolo di star mondiale proprio grazie a questo film(anche se con qualche mese di ritardo, visto il successo tardivo che ha avuto Donnie Darko).
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Se c'è un film che mi ha fatto scervellare più di ogni altro, e per giorni interi, questo è sicuramente Donnie Darko. Basta concentrarsi sul viaggio attraverso il tempo, direte voi. Benissimo, anche io l'ho detto, ma dopo che ho visto il film per la terza volta(perchè alla seconda, ancora qualche dubbio ti rimane...).E poi bisogna mettere in conto che uno si approccia a questo film senza avere la più pallida idea di quello a cui sta andando incontro, e poi ti si presenta una cosa del genere...Un film straordinario, che però bisogna saper gustare in maniera attenta, senza alcuna possibiltà di perdere un singolo fotogramma. Grandissimo Jake Gyllenhal, consacrato al ruolo di star mondiale proprio grazie a questo film(anche se con qualche mese di ritardo, visto il successo tardivo che ha avuto Donnie Darko).Un film da vedere e rivedere, non per un proprio diletto, ma "solo" perchè si è costretti a farlo. Unico nel suo genere. Voto: 9
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ader.ch
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venerdì 23 febbraio 2007
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ho due domande essenziale
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Ho visto 4 volte il film di cui una la versione DIRECTORS CUT.
Mi è piaciuto assai e sono anche io dell opinione che ognuno puo dare una SUA interpretazione del film, e che non cè UNA verita' unica...un po come nella realta' non credete? Ognuno la interpreta soggettivamente.
CMq le mie due domande sono:
---> PERCHè DONNIE ALLA FINE DECIDE DI ANDARE NELLA CANTINA DI NONNA MORTE?
----> QUALE è SECONDO VOI IL RUOLO DELLA CINESE, CHERIE? APPARE UN SACCO DI VOLTE!!
THANKS
PS: Come mai secondo voi si vede cosi tante volte la bandiera americana?
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hayfay
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mercoledì 21 febbraio 2007
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non esageriamo
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Donnie Darko è innanzitutto un film furbo. Furbo perchè miscela tutti quegli ingredienti "facili" e masticabili che fanno tanto "cool", e che inevitabilmente fanno gridare al capolavoro senza una reale motivazione plausibile. In realtà il film è buono, non di più. Alla disperata ricerca di un eroe postmoderno che ricalchi le orme dei grandi "perdenti" del passato si è confezionato un lavoro che, alla fine, è più una bella scatola vuota che non un ricco cesto di primizie. Niente comunque che tolga il gusto di lasciarsi trasportare tra immagini e musica (memorabile la cover di Mad World di Gary Jules) di buon livello, ma, per cortesia, che non si parli di film generazionale.
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kubrick fan
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venerdì 9 febbraio 2007
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ke boiata
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per me questo film fa cagare..ma come si fa a dire che un film cosi è bello...bravetta la jena malone ma la trama è troppo incasinata..un film troppo pretenzioso per un regista pirla alle prime armi..io alla fine di questo film non ci ho capito niente
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(di jox)
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peer gynt
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giovedì 1 febbraio 2007
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l'ultima tentazione di donnie
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E' un'eta' strana per tutti, quella di Donnie Darko: quando hai vent'anni tutto sembra complesso, difficile ma anche esaltante, senti di avere una forza incontrollabile, di poter fare tutto o quasi ma c'e' sempre qualcosa che ti mette in difficolta'. Vorresti far diventare realta' le piu' inverosimili utopie, ma poi ti scontri contro ostacoli insormontabili (e magari si tratta soltanto dell'inafferrabile impossibile snervante splendore di una ragazza qualsiasi). Ecco chi e' Donnie, un giovane come noi (noi che lo siamo stati, noi che lo siamo ancora, che lo resteremo sempre, volendo) che apre un improbabile confronto con la Morte, con la Vita, con il Tempo. Vive in un mondo pazzo (quello evocato dall'ipnotizzante canzone "Mad world" cantata da Gary Jules), un mondo che non puo' produrre nulla di buono, dove vincono i soliti bulli, Bush padre e il telepredicatore ipocrita e manicheo di bell'aspetto che insegna a superare la Paura e ad arrivare all'Amore.
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E' un'eta' strana per tutti, quella di Donnie Darko: quando hai vent'anni tutto sembra complesso, difficile ma anche esaltante, senti di avere una forza incontrollabile, di poter fare tutto o quasi ma c'e' sempre qualcosa che ti mette in difficolta'. Vorresti far diventare realta' le piu' inverosimili utopie, ma poi ti scontri contro ostacoli insormontabili (e magari si tratta soltanto dell'inafferrabile impossibile snervante splendore di una ragazza qualsiasi). Ecco chi e' Donnie, un giovane come noi (noi che lo siamo stati, noi che lo siamo ancora, che lo resteremo sempre, volendo) che apre un improbabile confronto con la Morte, con la Vita, con il Tempo. Vive in un mondo pazzo (quello evocato dall'ipnotizzante canzone "Mad world" cantata da Gary Jules), un mondo che non puo' produrre nulla di buono, dove vincono i soliti bulli, Bush padre e il telepredicatore ipocrita e manicheo di bell'aspetto che insegna a superare la Paura e ad arrivare all'Amore. Donnie sa (o meglio: sente, confusamente) che la realta' e' piu' complessa di una stupida linea che congiunge Paura ed Amore. Lo dice a chiare lettere, lo urla. C'e' qualcosa di piu', ci sono corridoi temporali nei quali passiamo confusamente, che hanno a che fare con noi ma non sappiamo come. Chi ha cercato di capirlo adesso ha i capelli bianchi alla Einstein e si reca ogni giorno, con lucida follia, a cercare in una cassetta per lettere desolatamente vuota una risposta a domande che risposta non hanno.
Il film e' confuso, hanno scritto, ma e' giusto che sia cosi', perche' tutta questa strana realta' fantasmatica di ragazze, genitori, sorelle, conigli mannari con la faccia da teschio, professori che cercano di capire e far capire, strani vortici-vermi temporali che escono dalle persone e ne mostrano un cammino segnato (ma fino a che punto? e il libero arbitrio, dove lo mettiamo?), questa realta', dicevamo, non e' facilmente comprensibile. Quindi non dev'essere totalmente spiegata, altrimenti se ne perderebbe il misterioso fascino.
Ma anche a non capirci tutto, Donnie capisce che tutto quello che e' successo e gli sta succedendo va in una direzione impossibile da accettare. Va al cinema con la sua ragazza a vedere "La casa" di Raimi, ma poi proietteranno "The last temptation of Christ" di Scorsese, e la tentazione e' quella di continuare ad interrogarsi per poi finire ad accettare tutti i compromessi della vita (gli dice il suo prof. di fisica: non posso seguirti per questa strada affascinante ma pericolosa, rischio il posto!), oppure per finire come la folle "Nonna Morte" a cercare risposte in una cassetta vuota. E continuare vuol anche dire incontrare il Male, sentirsi costretti a fare il Male, anch'esso comunque non del tutto definibile come tale (brucia una casa,ma grazie a questo gesto si scopre quale squallida realta' pedopornografica si nasconda dietro la facciata perbenista del telepredicatore Cunningham). E in questo mare di Male l’io si ribella alla Morte, anche se poi sappiamo che “quando si muore, si muore soli” (lo scriveva anche De Andre’). E allora si puo' resistere alla tentazione di vivere cosi' e darsi col sorriso sulle labbra per gli altri, specialmente per un'altra, per quell'altra che e' normale eppure unica, che morrebbe se Donnie non si lasciasse portare alla Morte dal quel Tempo che solo e' suo, e che lui deve accettare. Donnie infine muore, moderno Cristo che si immola per Gretchen: ha resistito all'ultima tentazione e rinascera' altrove: happy birthday,Donnie.
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