ulisse62001
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domenica 22 giugno 2008
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nuvole di fumo
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L'occhio della cinepresa scruta oltre il banale campo visivo degli umani realizzando un'iper visione del dettaglio ( le ciabattine di lei sono un sublime sigillo erotico alla scena ) che sovrasta il frugale intreccio. O il fumo delle sigarette di lui che si spande e riempie l'aria della stanza come la paura, il desiderio, la disillusione, l'amaro gusto della gelosia e del possesso che invadono il cuore degli amanti.
Sensibilità, gusto ed eleganza poetica all'ennesima potenza. Film geniale.
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maurizio
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mercoledì 28 maggio 2008
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un gioiello di rara e raffinata eleganza...
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UN gioiello di rara e raffinata eleganza, sensualità e romanticismo il film di Wong KAr Way che muove due storie parallele, giocate sulla presenza/assenza dei coniugi dei due protagonisti. Musiche che incantano, movenze altamente erotiche e pudiche, atmosfere che seducono, tempi lunghi, ritmati, al limite della claustrofobia per una storia d'amore che trova nella sua sublimazione quasi masochistica il segreto per non essere dimenticata dallo spettatore.
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(di luc66)
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roberta
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martedì 20 maggio 2008
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sublime
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Shangai 1962 Su Li-zhen e Cho Mo-wan sono vicini di casa, rispettivamente sposati a un uomo d’affari sempre in viaggio e una recepsionist d’albergo,2 matrimoni presto in crisi. un giorno si ritrovano a parlare e le coincidenze li illumineranno sul triste intreccio di tradimenti che subiscono dai rispettivi consorti,si sosterranno a vicenda,insieme si faranno forza , aspetteranno il ritorno e insieme proveranno “la scena”della confessione del dolente tradimento,per essere preparati al momento che mandera’ in frantumi il loro cuore. ma inevitabilmente si conosceranno, si avvicineranno e si innamoreranno, tenendo segreto il loro amore anche a loro stessi perche’ Su Li-zhen non vuole”comportarsi come loro”,il loro sentimento e’ forte ma si separano dopo pochi anni perche’ incapaci di gestire questa situazione.
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Shangai 1962 Su Li-zhen e Cho Mo-wan sono vicini di casa, rispettivamente sposati a un uomo d’affari sempre in viaggio e una recepsionist d’albergo,2 matrimoni presto in crisi. un giorno si ritrovano a parlare e le coincidenze li illumineranno sul triste intreccio di tradimenti che subiscono dai rispettivi consorti,si sosterranno a vicenda,insieme si faranno forza , aspetteranno il ritorno e insieme proveranno “la scena”della confessione del dolente tradimento,per essere preparati al momento che mandera’ in frantumi il loro cuore. ma inevitabilmente si conosceranno, si avvicineranno e si innamoreranno, tenendo segreto il loro amore anche a loro stessi perche’ Su Li-zhen non vuole”comportarsi come loro”,il loro sentimento e’ forte ma si separano dopo pochi anni perche’ incapaci di gestire questa situazione. In the mood for love e’ un film che gioca molto sugli opposti: gli “invisibili” traditori e i traditi,i sentimenti veri contro le apparenze da salvare.E’ la storia di una passione nata ma mai manifestata e che non si spegnera’ mai.I due protagonisti si avvicinano, loro malgrado, per i tradimenti subiti dapprima cercano confronto e conforto l’uno nell’altra,poi finiranno con l’amarsi, ma sara’ un amore impossibile perche’ saranno sempre perseguitati dal ricordo di chi li ha abbandonati e,intimoriti dal finire con l’emularli,si allontaneranno,ma non si dimenticheranno,mai piu’…w.k.wai gira il film in maniera molto insolita e sofisticata: ralenti, sequenze spezzate,interruzioni brusche, e solo alla fine noi spettatori capiremo che il suo intento e’ quello di far rivivere un ricordo…un ricordo che restera’ per sempre, ma che inevitabilmente appare offuscato,frammentato, e subito lo sentiamo nostro questo film, perche’ tutti abbiamo il ricordo di un amore, che per quanto ci sforziamo a mantenere vivo col passare del tempo diventa “sfocato,indistinto”le sfumature, le piccole cose si perdono,restano i momenti salienti che si susseguono collegati da fili che diventano man mano invisibili. Un film d’interni, stretti,angusti, carichi di colori forse metafora di quell’amore forte,passionale ma segreto,nascosto che si prova ma non si vuol ammettere.tutt’intorno un gruppo di personaggi tradizionali e tradizionalisti che contribuiranno a convincere che soffocare il sentimento sia la scelta piu’ ovvia…ma non la piu’ giusta.Resteranno cosi’ i due amanti, con l’amaro in bocca per essere stati abbandonati e per non aver colto l’occasione di abbandonarsi alla felicita’…s’inseguiranno, si cercheranno, ma non si ritroveranno mai, se non nel ricordo, e il loro segreto restera’, come leggenda narra, custodito nei secoli da un albero nella cui fessura Cho Mo-wan bisbiglia il suo amore,eterno.
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(di mahleriano)
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[+] hong kong... ma poteva essere ... genova..
(di luis23)
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mic
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lunedì 14 aprile 2008
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il ritmo dell'amore
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Il ritmo del film è lento, come si suol dire. In realà è giusto. Si ha tutto il tempo di osservare l'innamoramento tra i due protagonisti, di vederlo crescere negli accadimenti quotidiani, cogliendone le sfumature, i piccoli segni, le malinconie sospese. E lo si osserva nel silenzio diventare amore, non più un semplice sentimento, perchè l'amore non è sentimento. I rallenti sembrano voler fermare il tempo che invece inesorabilmente passa.
I commenti musicali sono azzeccatissmi, di quelli che rimangono per sempre nella memoria. Sono tutt'uno con la storia, ne colgono i tempi e i ritmi: sono la coscienza umana del passare del tempo: la musica è l'arte del tempo.
Considero questo film un capolavoro del cinema, un unicum, uno dei film d'amore più belli.
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Il ritmo del film è lento, come si suol dire. In realà è giusto. Si ha tutto il tempo di osservare l'innamoramento tra i due protagonisti, di vederlo crescere negli accadimenti quotidiani, cogliendone le sfumature, i piccoli segni, le malinconie sospese. E lo si osserva nel silenzio diventare amore, non più un semplice sentimento, perchè l'amore non è sentimento. I rallenti sembrano voler fermare il tempo che invece inesorabilmente passa.
I commenti musicali sono azzeccatissmi, di quelli che rimangono per sempre nella memoria. Sono tutt'uno con la storia, ne colgono i tempi e i ritmi: sono la coscienza umana del passare del tempo: la musica è l'arte del tempo.
Considero questo film un capolavoro del cinema, un unicum, uno dei film d'amore più belli.
I protagonisti decidono di non fare come i rispettivi sposi traditori, ma mantengono un rapporto d'amore che cerca di arrivare all'essenziale di quello che dovrebbe essere il rapporto tra due persone: camminare verso il proprio destino, riconoscendo che è lo stesso, un destino che finalmente consegni per sempre l'eterna felicità. Ma questo umanamente non è possibile in questo mondo. Di eterno rimane però la domanda del protagonista, sussurrata per sempre nel muro di un santuario, consegnando al Senza-Tempo il grido silenzioso di un amore perfetto
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[+] il ritmo del sonno !!!
(di marvelman)
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(di luc66)
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carletto
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venerdì 4 aprile 2008
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indimenticabile
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Dire tutto esplicitando il minimo.Eccezionali gli accadimenti filmici fuori quadro. Regia incantevolmente
definitiva.
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arna
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giovedì 25 ottobre 2007
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i sentimenti non espressi
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sono d'accordo sul fatto che le emozioni date da questo film raramente vengono trasmessedate da film più espliciti. Le inquadrature sono altamente suggestive degli stati d'animo e dei sentimenti dei protagonisti, così eleganti, teneri e rispettosi delle convenzioni che ci dispiace per loro.
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piernelweb
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domenica 24 giugno 2007
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le voci dei silenzi
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Sorprendente esempio di cinema "visivo", che raccontandosi per immagini e attraverso lunghi e struggenti silenzi riesce a trasmettere emozioni di rara sensibilità e poesia. Wong Kar-wai è un raffinato esteta che fa un uso sublime della macchina da presa, trova armonia e perfezione in ogni singola inquadratura, dipinge lo sguardo del suo obbiettivo con cromatismi inediti e con una fotografia da brivido. Claustrofobico negli spazi, illineare nel tempo "In the Mood for Love" materializza i pensieri, l'amore/dolore dei due protagonisti rinunciando quasi completamente alla dialettica. L'eleganza di Maggie Cheung buca continuamente lo schermo, l'insistente valzer orientale tema portante della colonna sonora, fa vibrare ancor di più le immagini.
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Sorprendente esempio di cinema "visivo", che raccontandosi per immagini e attraverso lunghi e struggenti silenzi riesce a trasmettere emozioni di rara sensibilità e poesia. Wong Kar-wai è un raffinato esteta che fa un uso sublime della macchina da presa, trova armonia e perfezione in ogni singola inquadratura, dipinge lo sguardo del suo obbiettivo con cromatismi inediti e con una fotografia da brivido. Claustrofobico negli spazi, illineare nel tempo "In the Mood for Love" materializza i pensieri, l'amore/dolore dei due protagonisti rinunciando quasi completamente alla dialettica. L'eleganza di Maggie Cheung buca continuamente lo schermo, l'insistente valzer orientale tema portante della colonna sonora, fa vibrare ancor di più le immagini. Certo, a lungo andare la regia rasenta l'esercizio stilistico e l'impianto narrativo diviene ridondante, tuttavia il risultato conserva un'intensità e una profondità davvero ragguardevoli.
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lontresi
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giovedì 1 marzo 2007
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gran bel film
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Il film d'amore più "difficile" mai visto.Gran bel film, gran bella colonna sonora.
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lucy
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mercoledì 22 novembre 2006
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immortale
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delicatissimo e soavemente diretto
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marcello
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lunedì 1 agosto 2005
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sceneggiatura
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l'ho visto al cinema due volte e non sono riuscito a seguire la storia tutte e due le volte(manco fosse un Resnais)quindi non riesco ad avere un parere sulla sceneggiatura..per quanto riguarda lo stile e grandioso sopratutto se confrontato con la media odierna però non ancora al livello dei maestri(ozu,antonioni,bresson,tuffaut,bergman ecc,ecc) che scopiazza un po quà e là
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