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samanta
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venerdì 17 agosto 2018
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la russia eterna
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E' un film complesso ed articolato che, attraverso un filo unitario, affronta temi sentimentali e romantici, storici, drammatici. Tutto ciò con un elemento poetico di fondo: la nostalgia profonda per le tradizioni della Russia millenaria.
Il film ha la regia di Nikita Michalkov (che interpreta anche in una breve, ma suggestiva scena lo Zar Alessandro III), è figlio d'arte il padre scrittore, scrisse il testo dell'inno russo e lo riscrisse dopo la caduta del comunismo. Come regista ha un curriculum di tutto rispetto (ha vinto anche un Oscar per il miglior film straniero con Sole Ingannatore) e ha diretto questo film non solo dimostrando una notevole capacità professionale, ma con amore per la poesia dei sentimenti.
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E' un film complesso ed articolato che, attraverso un filo unitario, affronta temi sentimentali e romantici, storici, drammatici. Tutto ciò con un elemento poetico di fondo: la nostalgia profonda per le tradizioni della Russia millenaria.
Il film ha la regia di Nikita Michalkov (che interpreta anche in una breve, ma suggestiva scena lo Zar Alessandro III), è figlio d'arte il padre scrittore, scrisse il testo dell'inno russo e lo riscrisse dopo la caduta del comunismo. Come regista ha un curriculum di tutto rispetto (ha vinto anche un Oscar per il miglior film straniero con Sole Ingannatore) e ha diretto questo film non solo dimostrando una notevole capacità professionale, ma con amore per la poesia dei sentimenti. La trama, per sommi capi, siamo nella Russia del 1985 Andrei Tolstoi (Oleg Menshikov) è un cadetto ufficiale in una scuola militare a Mosca, occasionalmente incontra in un treno una donna americana Jane Callahan (Julia Ormond, remake di Sabrina, Il curioso caso di Bejamin Button) con un passato equivoco di "cocotte", ufficialmente figlia di un inventore americano Douglas McKraken (Richard Harris), in realtà assoldata da questi per sedurre il generale Radlov (Aleksei Petrenko) direttore della Scuola Militare di Andrey, ma soprattutto membro della commissione che deciderà l'acquisto della macchina. La ragazza si innamora di Andrei ma a sua voltà il generale Radlov vuole sposarla. La storia finisce in tragedia, perché Andrei colto da un raptus durante una rappresentazione teatrale ferisce a frustate il generale, ovviamente non solo viene espulso dall'accademia ma è anche condannato alla deportazione per 7 anni in Siberia. Non racconto il finale che desta più di una sorpesa ed è a mio avviso romantico e commovente.
Nel film ci sono scene non solo avvincenti, ma che passano nella storia del cinema: il giuramento dei cadetti davanti alla Zar Alessandro III che a cavallo tiene avanti a se il piccolo zarevic Nicola che sarà l'ultimo Zar, la fiera per la domenica del perdono (ultimo giorno prima della quaresima) con tutti i personaggi che caratterizzavano una festa popolare russa, la scena comica del ballo sopra un pavimento scivoloso, una delle scene finali con il ritorno in Russia di Jane per ritrovare in Siberia Andrei e la scena finale davanti al mare della California con il figlio di Andrey allievo marine che suona il pianoforte.
Il regista ha saputo legare temi che sembrebbero difficili da amalgamare in un tutto unitario, creando uno spettacolo che non solo che coinvolge lo spettatore facendolo divertire e contemporaneamente commuovere, ma soprattutto originale. Ottima la recitazione degli attori innanzitutto dei due protagonisti Andrei e Jane, ma anche degli altri comprimari tra i quali emergono il bravissimo Richard Harris e anche l'attore russo che interpreta il generale Radlov. E' un film di cui consiglio l'acquisto del DVD.
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katiakatia
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domenica 6 gennaio 2013
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mozart is a great composer ,sir!
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vorrei lasciare un commento riguardo questo capolavoro..! è un film bellissimo che avrò visto almeno 5-6 volte ma tutte le volte è come se fosse la prima .. è un film che ti fa ridere, piangere ma sopratutto riflettere , riflettere su tante cose come ad esempio orgoglio,ingiustizia e tanto altro.. vi consiglio di vederlo veramente con tutto il cuore ... è una storia d'amore ma sopratutto una storia di vita che sa trasmettere un'ondata di emozioni è un film imprevedibile .. non voglio raccontarvi la trama perche dopo non c'è gusto nel vederlo ma è a dir poco fantastico!
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germi86
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venerdì 5 febbraio 2010
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pò pò pò pò
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il film sembra iniziare alla leggera,in tono di commedia,intrighi amorosi,balli,alzate di gomito,ma il sale della vita,cioè l'amore,dà corpo a un cambiamento nel film,assumendo toni drammatici durante la rappresentazione de "il barbiere di Siviglia"cambiando l'andamento delle vicende.Buon film,dura troppo però..
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al
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domenica 21 dicembre 2008
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sensibilita
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le emozioni sopraffini non sono per la gente con comune sensibilita'. Un film che ancora mi lascia insonne. Film sacro. Oleg Menchikov e' un attore straordinario. Che non abbia piu' l'eta' per impersonare un ventenne mi e' sembrato un commento ridicolo.
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dj
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domenica 22 giugno 2008
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il barbiere sgangherato
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Esattamente come lo strampalato marchingegno da cui prende il titolo,
il film dell'acclamato regista russo purtroppo non risulta nulla di più di una prolissa e sgangherata commedia satirica - più incline ad esser ridicola che comica - che, con un repentino cambio di registro nel finale, mostra di avere anche ambizioni (melo)drammatiche. In pratica, un mezzo scivolone nella carriera registica di Mikhalkov, forse troppo distratto dal suo crescente impegno politico per dedicare alla propria opera artistica la cura e l'attezione mostrata in passato. Peccato. Voto: 5
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fortunato
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mercoledì 11 giugno 2008
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orgoglio russo, coerente fino alla fine
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per niente d'accordo con l'autore della recensione.
un film dove si intrecciano vari sentimenti; quali l'amore, l'amicizia, il patriottismo, l'orgoglio... evidentemente all'autore della recensione sono sfuggiti questi piccoli ma significativi elementi.
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girella
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lunedì 25 febbraio 2008
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epico e poetico
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se vi piace un bel filmozzo epico, romantico, pieno di passioni forti anche se lungo, fa per voi.e il protagonista è bravissimo
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liv
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domenica 20 gennaio 2008
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a me è piaciuto
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