seldon
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lunedì 18 agosto 2008
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l'ultimo capodanno di un quartiere romano.
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L'Ultimo capodanno è uno dei film più originali degli ultimi tempi, la classica commedia all'italiana, solo che qui il regista va sul grottesco, sull'imprevedibile, su un climax di follia crescente che culmina nella totale distruzione, che per altro è una delle scene più divertenti del film. Ottimo cast, effetti speciali digitali (per esempio la scena della caldaia), per un misto di follia, di perversione, di ironia amara che rende il film un vero e proprio piccolo capolavoro del cinema.
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luca adami
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venerdì 30 gennaio 2009
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di sicuro non è una commedia...
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Personalmente, gli avrei dato quattro stelle, ma è un genere che può anche non piacere a tutti... Decisamente grottesco, a tratti ricade nella farsa, ma è assolutamente basato su fatti che realmente accadono di anno in anno, con la decadenza degli usi e dei costumi ad abitudini più abiette.
In breve, il film mostra delle storie parallele ambientate l'ultimo giorno dell'anno a Roma.
E' un film tratto dal racconto lungo di N. Ammaniti (che ha collaborato con Marco Risi alla sceneggiatura), considerato dalla critica e dal pubblico un 'autore cannibalista', che più o meno equivale a dire un 'autore che si impossessa selvaggiamente della realtà, la abbranca come fosse in preda alla fame e la sputa nuda e cruda sotto forma di scrittura'.
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Personalmente, gli avrei dato quattro stelle, ma è un genere che può anche non piacere a tutti... Decisamente grottesco, a tratti ricade nella farsa, ma è assolutamente basato su fatti che realmente accadono di anno in anno, con la decadenza degli usi e dei costumi ad abitudini più abiette.
In breve, il film mostra delle storie parallele ambientate l'ultimo giorno dell'anno a Roma.
E' un film tratto dal racconto lungo di N. Ammaniti (che ha collaborato con Marco Risi alla sceneggiatura), considerato dalla critica e dal pubblico un 'autore cannibalista', che più o meno equivale a dire un 'autore che si impossessa selvaggiamente della realtà, la abbranca come fosse in preda alla fame e la sputa nuda e cruda sotto forma di scrittura'.
In effetti, questo, è un film crudo le cui storie si intrecciano farsescamente, con effetti che possono sfociare nel comico. Ma decisamente non è una commedia. Non lo è perchè, seppur estremizzate, le cose descritte accadono realmente... ed in questo credo si possa considerarlo un vero e proprio film 'cannibalista'. Risi è riuscito a cogliere in pieno lo stile di scrittura di Ammaniti ed a riversarlo nelle scene, dalla prima all'ultima.
Qualche esempio: nelle prime scene Monica Bellucci è nuda e, con naturalezza, si sta cambiando d'abito; l'occhio è distratto e così anche la mente, mentre al di sotto la segreteria telefonica riproduce la prova concreta del tradimento del marito. Sia lo spettatore che la Bellucci se ne accorgono già a messaggio iniziato.
Ma quest'esempio può essere di parte, la parte maschile del pubblico. Altro esempio: scoperto il tradimento, la Bellucci decide di farla pagare al marito, dopo aver parlato con l'allucinazione di sua madre. Queste cose accadono, nel mondo reale.
Se non è abbastanza... un divertente Adriano Pappalardo, nei panni di un rozzo romano, si diverte ad un certo punto a lanciare pesanti oggetti dal parapetto, colpendo in pieno l'auto d'epoca di un vicino. Questi decide di vendicarsi e scatena una vera e propria guerriglia urbana, della quale pagheranno i danni il figlio, il nonno (che ci rimetterà una mano) e l'amico di Pappalardo, interpretato da Beppe Fiorello, che tentava di dissuaderlo dallo scagliare oggetti in strada. Queste cose accadono, nel mondo reale.
I personaggi sono tutti concatenati dalla trama sapiente, come in un mosaico: Ossa Di Pesce e le sue droghe, l'avvocato (interpretato da Alessandro Haber) e le sue perversioni sessuali, i tre delinquenti stereotipati che lo scoprono con una prostituta, la vicina di casa che tenta il suicidio... purtroppo, al giorno d'oggi, non si tratta nemmeno di fantasia.
Il 'cannibalismo' di Ammaniti e Risi è riuscito a cogliere in pieno questa nostra realtà ed a trasportarla sul grande schermo in un misto di ironia nera e sprezzante. Sicuramente questo è un film che lascia il segno sullo spettatore che, in ogni momento, è colto alla sprovvista dal non-sense che sembra legare le storie al suo interno. In realtà, è profondamente conscio che stanno accadendo, proprio ora, intorno a lui...
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