al
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bellissimo
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bella la storia anche se non e' la parte che piu' mi ha colpito, le immagini la fotografia il tipo di ripresa sono incredibili, sporche, bruciate, cattive... Bellissime
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holly
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mercoledì 7 novembre 2001
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non fermatevi sulla storia
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Amo i film che si compongono anche di silenzi.Proprio come questo. Amo i film che lasciano anche il tempo per riflettere. Proprio come questo. Amo la cura del dettaglio, la ricercatezza estetica nascosta dietro riprese costantemente e febbrilmente instabili, dietro una luce abbagliante che non sempre permette di orientarsi con sicurezza nei parametri della contestualizzazione, amo l'artistico e dissonante uso del colore. Ne risulta una caustica miscela di emozioni dolci, amare e traboccanti come un bicchiere di birra. Doloroso quanto basta per l'adorabile lieto fine scelto. Non di quelli che rassicurano le sorti dell'umanità ma di quelli che ti regalano quel poco di benessere in più....quel benessere traccia inequivocabile di un buon film.
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Amo i film che si compongono anche di silenzi.Proprio come questo. Amo i film che lasciano anche il tempo per riflettere. Proprio come questo. Amo la cura del dettaglio, la ricercatezza estetica nascosta dietro riprese costantemente e febbrilmente instabili, dietro una luce abbagliante che non sempre permette di orientarsi con sicurezza nei parametri della contestualizzazione, amo l'artistico e dissonante uso del colore. Ne risulta una caustica miscela di emozioni dolci, amare e traboccanti come un bicchiere di birra. Doloroso quanto basta per l'adorabile lieto fine scelto. Non di quelli che rassicurano le sorti dell'umanità ma di quelli che ti regalano quel poco di benessere in più....quel benessere traccia inequivocabile di un buon film...quel benessere che assomiglia un pò alla sensazione di quando, nel bicchiere di birra ormai vuoto è rimasta solo la schiuma.…
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fabiofeli
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domenica 13 giugno 2021
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tra iguazù e ushuaia
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Due giovani di Hong Kong, Fai (Tony Leung Ciu-Wai) e Wing (Leslie Cheung), legati da un amore omosessuale, partono per l’Argentina per vedere le cascate dell’Iguazù. Non hanno molti soldi e l’auto presa a nolo non va: non immaginavano che la distanza tra Buenos Aires e le monumentali cascate superasse i 1300 km, abituati a pensare alla loro isola, lunga 300 km. Cercano un lavoro per mantenersi: Fai fa il “butta-dentro” di turisti nei locali dove si professa il tango come una religione, mentre Wing lavora in un bar, ma al tempo stesso si prostituisce. Nella stanza con un letto, un divano e una lampada col paralume animato dalle cascate mai raggiunte, il rapporto tra i due fila col tango suonato da Piazzolla, ma si deteriora: è tutto un riprendersi e lasciarsi, un ricominciamo tutto daccapo, come quando da bambini si strappava la prima pagina per avere il quaderno nuovo.
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Due giovani di Hong Kong, Fai (Tony Leung Ciu-Wai) e Wing (Leslie Cheung), legati da un amore omosessuale, partono per l’Argentina per vedere le cascate dell’Iguazù. Non hanno molti soldi e l’auto presa a nolo non va: non immaginavano che la distanza tra Buenos Aires e le monumentali cascate superasse i 1300 km, abituati a pensare alla loro isola, lunga 300 km. Cercano un lavoro per mantenersi: Fai fa il “butta-dentro” di turisti nei locali dove si professa il tango come una religione, mentre Wing lavora in un bar, ma al tempo stesso si prostituisce. Nella stanza con un letto, un divano e una lampada col paralume animato dalle cascate mai raggiunte, il rapporto tra i due fila col tango suonato da Piazzolla, ma si deteriora: è tutto un riprendersi e lasciarsi, un ricominciamo tutto daccapo, come quando da bambini si strappava la prima pagina per avere il quaderno nuovo. Una nuova rottura c’è per un orologio regalato da Wing a Fai ma poi chiesto indietro. Fai si rifa: ha cominciato a lavorare di nuovo e guadagna bene; nasconde il passaporto di Wing e sul posto di lavoro conosce Chang (Chang Chen), un giovane che rifiuta una storia con una bella ragazza, perché gioca a calcio in strada per scommesse insieme a Fai e va al cinema con lui. Quando Chang decide di partire per Ushuaia per vedere il famoso faro che – dicono - segna uno spartiacque sulla vita di chi lo visita, laggiù, alla fine del mondo, chiede a Fai di incidere un messaggio su un nastro da registratore. Il registrato non contiene parole, ma solo rumori che sembrano singhiozzi. Fai visita finalmente, da solo, le maestose cascate dell’Iguazù: secondo le leggende non porta bene vederle da soli: chi lo fa, è destinato a cadere sempre più in basso. Così è: anche Fai fa incontri casuali e racconta tutto in una lettera al padre. E si rende conto che Taiwan, passata da protettorato inglese a dominio cinese, è agli antipodi dell’Argentina: come in uno specchio. Wong Kar-Wai si guadagna a Cannes 1997 il premio alla regia con questo film, restaurato di recente. Deng Xiao Ping “archiviato”, a Taiwan con Wong arriva un torrente di novità: dopo I’m in the mood for love e Hong Kong Express, la canzone guida è Happy Together, successo memorabile dei Turtles in testa 3 settimane al Billboard Hot 100. Altro che tartarughe i cantanti, Wong, i protagonisti e il fotografo! Loro corrono, mangiano i chilometri da annullare per raggiungere e superare il”Mondo Libero”. Che poi tanto libero non è, quando 23 anni dopo ancora Black Lives Matter! Protagonisti LGBT 8 anni prima di Ang Lee (Taiwan anche lui) e Xavier Dolan. E nel cinema anche due anni sono una eternità per nuovi linguaggi, nuove storie, nuove passioni, nuove riflessioni. Qui ci sono i camion a testa in giù riflessi nelle pozzanghere o gli spasimi molto più espressivi di squallido sesso esplicito. Grande classe, da non mancare. Valutazione **** FabioFeli
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