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Lietta Tornabuoni
La Stampa
Musical comunisti: operaie e operai ballano in fabbrica tra le macchine cantando "Nei forni il gran calore/cambia l'acqua in vapore"; contadini e contadine danzano tra i covoni di grano incitando "Su col raccolto, su col raccolto/la quota raggiungiamo"; una bellezza rurale gorgheggia fra i truogoli della porcilaia "È ora di mangiare, maialini!"; un gruppo di ragazzi biondi sorridenti inneggia all'estate e alle vacanze (ritornello: "La musica dà/la felicità"). Coreografie di pattinatori e di pescatori, coretti di boscaioli e di telefoniste hanno una vastità collettiva che fa pensare alle grandi sfilate moscovite del primo maggio, ai movimenti di massa degli eventi patriottico-sportivi: però non mancano i musical all'americana, con decine d'automobili multicolori allineate come emblema di benessere, oppure ambientati in un istituto di bellezza. [...]
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