Sognando Manhattan

E' sempre più raro trovare un film così universale, con attori perfettamente calati nei loro ruoli e con scene memorabili, come quella in cui Al (Joe Mantegna) si arrampica sul ponte che collega il Queens a Manhattan, mentre gli altri lo ammirano estasiati, sognando in eterno quella Manhattan che non raggiungeranno mai, rappresentando essi una generazione tradita dal sogno americano: Eliot ( John Malkovich, straordinario come sempre) è un omosessuale con problemi esistenziali, Dennis (Kevin Bacon) ha invano tentato la fortuna a Hollywood, Al ha una rivendita di pesce, Monte (Tom Waits) è diventato un criminale alcolizzato, Ray (Ken Olin) sogna di dipingere affreschi in Italia e Vinny( Tony Spiridakis, autore anche della sceneggiatura) vorrebbe diventare un attore.Prodotto da Russ Smith, che ha fondato con Malkovich la casa di produzione mr. mudd, il film riesce ad affrontare l'eccessiva drammaticità alternando magistralmente scene umoristiche ad altre più malinconiche, e arricchendo il film di vari personaggi secondari molto originali:il gay di Manhattan Terry Kinney che corteggia Malkovich, la psicotica Jamie Lee Curtis che insegna a Joe Mantegna a gettare la sua vita marcia in un enorme spazio aperto o Linda Fiorentino,moglie di Joe Mantegna,disperata perchè lui passa più tempo con i suoi amici che con lei. Credo che non esista un film in grado di eguagliare "Sognando Manhattan", lo ritengo di gran lunga superiore a "Il Grande Freddo" e molto più drammatico e profondo, anche se faccio molta fatica a capire come mai non abbia avuto successo nè di pubblico nè di critica e che in Italia sia fuori catalogo. Unico premio del film è stato un Indipendent Award al meraviglioso Malkovich, in un ruolo complesso molto appropriato per lui.