Il ritorno dei morti viventi 2

Dopo che tre incauti ragazzini di provincia scoprono(e aprono) il famigerato contenitore della Trioxina, il gas mortale si espande nella zona circostante al cimitero facendo risvegliare i morti e contagiando due lavoratori. Un ragazzino, la sorella, un elettricista e uno strampalato dottore cercheranno di fermare gli zombie. Secondo sequel del revival sui morti viventi inaugurato con successo da Dan O'Bannon che, per questo secondo episodio, affida la regia a Ken Wiederhorn. Stavolta, la sceneggiatura cala ancora notevolmente rispetto al primo episodio, mostrando una situazione comune e dei personaggi standard. Il pubblico potrebbe pensare ad un brutto prodotto d'intrattenimento, invece il regista, spinge il pedale sul demenzial trash e sul comico involontario caratterizzando in modo simpatico sia i personaggi che i famelici zombie che si calpestano a vicenda le ossa per uscire dalle tombe, oppure, come nelle sequenze finali, omaggiano Michael Jackson nel video di Thriller. E Wiederhorn, pur mantenendo effetti speciali molto truculenti(anche più dell'originale) è bravo in tutta la messinscena garantendo un'ora e mezza di intrattenimento 'a cervello spento' e puramente divertente. Non manca neanche l'originalità di alcune sequenze e di scelta del cast, difatti per omaggiare i film a basso budget, i produttori e il casting director hanno richiamato i due protagonisti(James Karen e Thom Mathews, morti del primo film) della pellicola di O'Bannon e gli hanno affidato dei ruoli simili(ma più ironici) facendogli fare la stessa fine. E come la regola vuole, squadra che vince non si cambia ma garantisce lo stesso il soddisfacente risultato finale. Come sempre, ottime le musiche e le scenografie. In generale e rispetto a dizionari e critiche, decisamente da rivalutare.