ivan91
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lunedì 12 aprile 2010
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ineguagliabile
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FILM INEGUAGLIABILE BELLISSIMO , UNA STUPENDA COMBINAZIONE TRA MUSICHE E SCENE. DUE INTERPRETI MERAVIGLIOSI, UNA STORIA SCOINVOGENTE DA VEDERE E RIVEDRE!!!!
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ivan91
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martedì 6 aprile 2010
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eccezionale
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E un capolavoro uno dei migliori film di forman , emozionante coinvolgente, ricco di fascino e spendidamente diretto ed interpretato.
Anche se romanzato, il film di forman e assolutamente un capolavoro perchè offre una visione complessa di quello che fu il più grande compositore di tutti i tempi, il contrasto fra genio e mediocrità e l'invidia, sono gli elementi principali di questa pellicola che forman mette in evidenza con uno stile eccezionale!!! da vedere, 8 ooscar più che meritati per un film grandioso!!
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ivan91
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martedì 6 aprile 2010
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8 oscar meritatissimi
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stupendoooooooo!!!!!!!!!!!
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ivan91
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martedì 6 aprile 2010
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sublime!!!!!!!!!!
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sublime capoavoro di milos forman,assolutamente emozionante e coinvolgente!!!!!!!!!! starordinari i due interpreti da vedere!
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tizianastanzani
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martedì 6 aprile 2010
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mancava proprio, un film sul genio
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Quasi tutti gli inesperti di musica classica ci sono cascati.. dall'uscita del film in poi, la maggior parte della gente che lo ha visto, ha pensato e divulgato l'idea che Salieri fosse un mediocre, che Mozart fosse amato teneramente dalla moglie, che avesse avuto solo un figlio, che il requiem fu commissionato da Salieri il cattivo... peccato. Shaffner è un romanziere, ma la vita vera di Mozart è descritta nei due tomi di Abert. Ciò non toglie che Forman, con questo film, abbia aiutato a diventare un po' più intelligenti, appassionati e sensibili le masse.
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ivan91
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lunedì 5 aprile 2010
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il capolavoro di forman
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bellisiimo musiche stupende, 2 grandi interpreti, sceneggiatura, scenografia, e costumi tutto perfetto: forman ci regala u film spettacolare di favolose suggestini, una pietra miliare nella storia del cinema, è un potente spettacolo di rflessione sull' invidia e su come questa possa accecare una persona a commettere punizioni perfino a dio, ma non dimentichiamo che soprattutto è un omaggio ha uno dei più garndi musicisti di tutti i tempi che con la sua musica ha incantato il mondo intero!! Tom Hulce con la sua risata e volgarità ha saputo dare ha mozart una personalità difficile da dimenticare, abraham il perfido collega che cerca a tutti i costi di far cadere in miseria il povero mozart è magistrale!!! in conclusione un opera coinvolgente e ricca di fascino assolutamente da vedere e coll
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bellisiimo musiche stupende, 2 grandi interpreti, sceneggiatura, scenografia, e costumi tutto perfetto: forman ci regala u film spettacolare di favolose suggestini, una pietra miliare nella storia del cinema, è un potente spettacolo di rflessione sull' invidia e su come questa possa accecare una persona a commettere punizioni perfino a dio, ma non dimentichiamo che soprattutto è un omaggio ha uno dei più garndi musicisti di tutti i tempi che con la sua musica ha incantato il mondo intero!! Tom Hulce con la sua risata e volgarità ha saputo dare ha mozart una personalità difficile da dimenticare, abraham il perfido collega che cerca a tutti i costi di far cadere in miseria il povero mozart è magistrale!!! in conclusione un opera coinvolgente e ricca di fascino assolutamente da vedere e collezionare!!! meritatissimi gli oscar
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[+] veramente...
(di tizianastanzani)
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pattie
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mercoledì 24 marzo 2010
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...per sempre...
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Mozart è ancora vivo. Palpita e ci cattura prepotentemente con suoni così moderni, così attuali da fare impallidire qualsiasi avanguardia. La semplicità...apparente...delle melodie; la grazia e la dolcezza delle armonie; la drammaticità dei ritmi e dei colori strumentali; la tecnica dell'orchestrazione mirabile e perfetta sono la cifra inconfondibile del suo linguaggio musicale. Anche un bambino riconosce il suo stile sin dal primo ascolto e, una volta sentito, sarà per sempre suo. Nessuno sfugge al fascino del genio mozartiano. Quale meraviglia! Che incanto! Dopo centinaia d'anni essere ancora amato, riconosciuto, apprezzato...insuperato!
Grazie al genio di Milos Forman che ce lo ha fatto sentire e vedere così uomo, così vicino, così vero.
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riccardo-87
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venerdì 29 gennaio 2010
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il geniale nasce narrando del genio
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Si parla di un genio del calibro di Wolfgang Amadeus Mozart e.. il capolavoro ci scappa; Milos Forman torna, con questa biografia della vita di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi – se non il più grande – sopra i tetti del mondo, vincendo meritatamente il suo secondo oscar dopo quello avuto nel 1976 per “qualcuno volò sul nido del cuculo”. La sensibilità artistica che trapela da questo film è impressionante: il riproporre al pubblico l’opera di Mozart concentrata in brevi ma efficacissimi spezzoni delle sue opere, descritti da Salieri (F. Murray Abrham), denota una capacità veramente profonda nel selezionare ciò che in un film solo altrimenti non ci potrebbe stare. La figura del grande musicista (interpretato da Tom Hulce), è incentrata su una geniale contrapposizione tra volgarità esteriore e finezza interiore del protagonista,– simbolo è la frase detta da Mozart all’imperatore: “io sono volgare, è vero; ma vi assicuro, maestà, che la mia musica non lo è” .
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Si parla di un genio del calibro di Wolfgang Amadeus Mozart e.. il capolavoro ci scappa; Milos Forman torna, con questa biografia della vita di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi – se non il più grande – sopra i tetti del mondo, vincendo meritatamente il suo secondo oscar dopo quello avuto nel 1976 per “qualcuno volò sul nido del cuculo”. La sensibilità artistica che trapela da questo film è impressionante: il riproporre al pubblico l’opera di Mozart concentrata in brevi ma efficacissimi spezzoni delle sue opere, descritti da Salieri (F. Murray Abrham), denota una capacità veramente profonda nel selezionare ciò che in un film solo altrimenti non ci potrebbe stare. La figura del grande musicista (interpretato da Tom Hulce), è incentrata su una geniale contrapposizione tra volgarità esteriore e finezza interiore del protagonista,– simbolo è la frase detta da Mozart all’imperatore: “io sono volgare, è vero; ma vi assicuro, maestà, che la mia musica non lo è” . Dal film emerge inoltre anche la solitudine del genio e il suo essere incompreso, ciò che Nietzsche avrebbe definito come “il destino del genio”, il quale è per sua stessa natura “un uomo postumo”. Accanto poi alla figura principale c’è quella di Antonio Salieri, il quale impersona sia l’antagonista che il più grande ammiratore del musicista di Salisburgo; questi appare infatti da un lato intrappolato in un odio smisurato per colui che di fatto rappresenta il suo sogno vivente, per colui che testimonia la sua piccolezza nel “cantare la grandezza di Dio”, cosa che per Salieri rappresentava la sua più grande aspirazione. Dall’altro lato però F. Murray è ovviamente estasiato dal genio, e anzi molto più di tutti gli altri riesce a cogliere l’inarrivabilità della sua musica – si pensi alla scena in cui Constanze, la moglie di Mozart, porta a Salieri gli scritti originali delle musiche del marito, o ancora quando Salieri dice “usando la mia influenza riuscii a far rappresentare il Don Giovanni solo cinque sere a Vienna.. ma in segreto assistetti a ciascuna delle cinque rappresentazioni” -. Il rapporto non d’amore – odio, ma d’ammirazione – odio verso Mozart, porta Salieri ad elaborare un piano per “distruggere la creatura di Dio in terra”, facendo leva sulle sue debolezze, incarnate nel suo senso di colpa verso il padre, fino ad uccidere prima psicologicamente, ed infine anche fisicamente, il genio della musica par excellence. Sceneggiature e costumi perfetti, musica (va da sé) sublime – tra cui ricordo il già citato “Don Giovanni”, “le nozze di Figaro” e “il flauto magico”- e ottima interpretazione dei personaggi. Che altro dire? Un grande film..
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[+] salieri e i nobili
(di giuliana 1939)
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g. romagna
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martedì 12 gennaio 2010
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amadeus recensione (parte i)
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Elegante e sontuoso, Amadeus è un film biografico che racconta la vita del celebre compositore austriaco W. A. Mozart usando come soggetto, in maniera assai originale ed opportuna, l'omonimo spettacolo teatrale di P. Shaffer in cui a narrare gli avvenimenti salienti dell'esistenza del musicista è il suo più grande rivale-ammiratore, il compositore italiano della corte viennese A. Salieri. Quel che ne consegue sono due ore e mezza di pellicola in cui l'evoluzione delle travagliate vicende mozartiane segue di pari passo il turbamento, via via sempre più grande, di un Salieri che, bravo, accademico e morigerato, si trova costretto a dover capitolare senza appello al geniale talento di un musicista tanto a lui superiore in qualità quanto infinitamente più sregolato e lascivo nello stile di vita.
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Elegante e sontuoso, Amadeus è un film biografico che racconta la vita del celebre compositore austriaco W. A. Mozart usando come soggetto, in maniera assai originale ed opportuna, l'omonimo spettacolo teatrale di P. Shaffer in cui a narrare gli avvenimenti salienti dell'esistenza del musicista è il suo più grande rivale-ammiratore, il compositore italiano della corte viennese A. Salieri. Quel che ne consegue sono due ore e mezza di pellicola in cui l'evoluzione delle travagliate vicende mozartiane segue di pari passo il turbamento, via via sempre più grande, di un Salieri che, bravo, accademico e morigerato, si trova costretto a dover capitolare senza appello al geniale talento di un musicista tanto a lui superiore in qualità quanto infinitamente più sregolato e lascivo nello stile di vita. Il processo di destabilizzazione psicologica del compositore italiano è seguito e raccontato validamente in tutte le sue fasi, fino a quella estrema, coincidente con il far scrivere a Mozart una messa da requiem per poi ucciderlo ed eseguirla pubblicamente in suo onore a proprio nome. Alla fine Salieri non riuscirà a portare a termine il proprio progetto perchè il suo rivale morirà di malattia prima del tempo e perchè la moglie dello stesso porrà sotto chiave quel requiem che, nella sua ultima notte di vita, Mozart, ormai agonizzante, aveva messo per iscritto in alcune sue parti (Confutatis) grazie all'aiuto di Salieri. Il punto di forza dell'opera sta proprio nel raffigurare il dualismo psicologico di cui il compositore italiano è vittima, ad un livello tale da definirsi un mediocre abbandonato da Dio, il quale ha deciso di servirsi per i propri scopi di un uomo lascivo e volgare. Tuttavia, in lui, seppur a fasi alterne, è la smisurata ammirazione nei confronti di Mozart a prevalere, tantochè appare anche assolutamente irreale l'ipotesi di vederlo agire da omicida nei suoi confronti. I due, nella loro grandezza, sono accomunati da un misero finale: l'uno morto povero, indebitato e sepolto senza il minimo onore in una fossa comune, l'altro, oramai completamente privo di senno per il tormento causatogli dal talento di Mozart, recluso in un manicomio a pronunciare encomi di assoluzione dei mediocri. Di una rivalità così aspra non si hanno in realtà testimonianze storiche, ma l'inventio letteraria è di notevole qualità ed utilità nel dipingere una storia di grande presa sullo spettatore, nonchè capace di far passare come reale protagonista della vicenda non colui che è oggetto della narrazione, bensì colui che la narra (a titolo esemplificativo si pensi che a vincere il premio Oscar -meritatissimo- come miglior attore protagonista fu proprio P. Murray Abraham, interprete di Salieri e che, ma questa è solo un'interpretazione personale, proprio per questo il film ha come titolo non il cognome o il primo nome del compositore austriaco, bensì il secondo). Nemmeno a dirlo, grandi sono le musiche di Mozart lungo tutto il film, e semplicemente memorabile è la scena in cui costui, ormai sul letto di morte, detta fremente il Confutatis ad un Salieri perso ed estasiato dalla melodia che si va componendo. Un bellissimo film tanto per gli appassionati di musica classica quanto per coloro che di questo genere sanno poco o nulla.
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[+] niente prima parte, è completa così.
(di g. romagna)
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joker91
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martedì 16 giugno 2009
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capolavoro
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questo film insieme a qualcuno volò sul nido del cuculo e un vero capolavoro.
i due attori da oscar anche se io l' oscar avrei preferito darlo a hulce che a abraham.
comunque grande film vincitore di 8 oscar e anche se non racconta la verità sulla morte del genio dato che quella del film e un ipotesi resta e rimane un capolavoro.
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