pink princess
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venerdì 20 giugno 2008
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un tuffo nell'epoca di mozart
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Ho visto questo film in terza media a scuola. Molto bello davvero ed è anche fatto bene sia x la recitazione degli attori sia x i costumi d'epoca che reputo bellissimi!!!
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pink princess
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venerdì 20 giugno 2008
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un tuffo nell'epoca di mozart
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Ho visto questo film in terza media a scuola. Molto bello davvero ed è anche fatto bene sia x la recitazione degli attori sia x i costumi d'epoca che reputo bellissimi!!!
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eugenia
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mercoledì 18 giugno 2008
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scusa ma te sei pazzo che cavolo centra terminator
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Ma cosa centra terminator questo è un film spettacolare solo le arie di mozart la dexcrizione di ogni minimo particolare nn ha nulla a che vedere con terminator...lascia proprio stare!!
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nina
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martedì 6 maggio 2008
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ho cambiato idea
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oggi a scuola ho visto un pezzo del continuo, fa sempre amma dal ride ma ho incominciata ad annoiarmi e a distrarmi mi spiegate ke è successo? si tratta del pezzo quando arriva il padre!!
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nina
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lunedì 5 maggio 2008
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bellissimo
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il film è molto istruttivo, tranne il primo pezzo: quando Salieri cerca di sgozzarsie si vede una piccola scena di sangue ma poi il reto è bellissimo. è proprioda 8 oscar... fa anche ridere per quella risatina di mozart e per la sua sfacciataggine...hihi. KE BELLOOOOOOOO. dovete vederlo tutti. CIAO CIAO
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lindy
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martedì 29 aprile 2008
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bellissimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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LO ABBIAMO VISTO A SCUOLA ED è STATO VERAMENTE BELLO!VORREI CHE QUALCUNO MI SPIEGASSE L'INIZIO DEL FILM PERCHè ERO ASSENTE...VI PREGO!
ALCUNI MI HANNO DETTO CHE SALIERI MUORE ALL'INIZIO,MA è VERO?MI è PIACIUTO SOPRATTUTTO
L'INTERPRETAZIONE DI JEFFRY JONES NELLA PART DI GIUSEPPE II,A VOI?SCRIVETEMI!OVUNQUE VOI SIATE MEDIOCRI,IO VI ASSOLVO,AH,AH,AH!
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(di nina)
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marshall
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venerdì 25 gennaio 2008
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riassunto e relazione del film
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"Per il rispetto che le sue opere hanno ispirato ai musicisti e per la popolarità che esse hanno goduto fra il grande pubblico, egli è probabilmente il compositore più ammirato nella storia della musica occidentale". Con questa asserzione il New Grove Dictionary of Music and Musicians, pubblicato nel 1980, comincia il suo magistrale articolo su Ludwig van Beethoven. Poco più di un decennio più tardi, questa frase non si sarebbe applicata tanto al Golia tedesco, quanto piuttosto al David austriaco. Non solo perché il 1991 è l'anno del bicentenario dalla morte di Mozart, ma anche perché si può dire che la sua immagine elegante e classica ha finito per essere preferita all'espressione più estroversa di Beethoven.
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"Per il rispetto che le sue opere hanno ispirato ai musicisti e per la popolarità che esse hanno goduto fra il grande pubblico, egli è probabilmente il compositore più ammirato nella storia della musica occidentale". Con questa asserzione il New Grove Dictionary of Music and Musicians, pubblicato nel 1980, comincia il suo magistrale articolo su Ludwig van Beethoven. Poco più di un decennio più tardi, questa frase non si sarebbe applicata tanto al Golia tedesco, quanto piuttosto al David austriaco. Non solo perché il 1991 è l'anno del bicentenario dalla morte di Mozart, ma anche perché si può dire che la sua immagine elegante e classica ha finito per essere preferita all'espressione più estroversa di Beethoven.
Accendete la televisione e vedrete Hugh Downs o Peter Ustinov raccontare uno speciale su Mozart. Passate su un canale commerciale: un concerto per pianoforte (KV 466) e la "piccola" Sinfonia in sol minore (KV 183) promuovono la vendita dei computer MacIntosh, il Don Giovanni (KV 527) nobilita un detersivo per lavatrice, Le nozze di Figaro (KV 492) vendono un'automobile, il Lacrymosa del Requiem (KV 626) santifica i Lee Jeans e un altro concerto per pianoforte (KV 482) macina il caffè Maxwell House.
Il ritrovamento di una sinfonia di Mozart, anche se appartenente al periodo giovanile, finisce in prima pagina sul New York Times. I collezionisti farebbero qualcunque cosa pur di avere un pezzo di spartito mozartiano; gli autografi di Mozart si vendono agli stessi prezzi dei quadri più pregiati; un antiquario, addirittura, ha smembrato la partitura della Serenata "Andretter-Musik" (KV 185) e l'ha venduta pezzo per pezzo al fine di aumentare il suo guadagno. Gli incassi teatrali de Le nozze di Figaro e del Don Giovanni ora rivaleggiano con quelli de La Boheme e di Madama Butterfly.
Questa popolarizzazione di Mozart non derivò dai teatri o dalle sale da concerto, bensì dal palcoscenico e dallo schermo. Più di qualsiasi altro fattore, la "Mozart mania" degli anni Ottanta prese origine dalla commedia di Peter Shaffer intitolata Amadeus. Essa e il successivo film diretto da Milos Forman propugnarono la causa di Mozart più di ogni altra cosa nei duecento anni dalla morte del compositore. Amadeus venne rappresentato a Londra, Washington e New York e fu tradotto, tra l'altro, in tedesco e in ungherese, entrando nel repertorio del Burgtheater di Vienna e del Nemzeti Szinhaz di Budapest.
Shaffer ha continuamente riveduto la versione scenica, per dirla con le sue stessa parole, "alla ricerca quasi ossessiva della chiarezza, dell'ordine strutturale, del dramma. [...] Uno dei difetti che io [Shaffer] ritengo esserci stato nella versione londinese sta semplicemente nel fatto che Salieri ha avuto troppo poco a che fare con la rovina di Mozart". Per la versione cinematografica, Shaffer e Forman hanno ancora riveduto lo scritto, tenendo conto non solo della nuova forma ma anche del pubblico più ampio e meno sofisticato. Entrambi erano d'accordo nel dire che non stavano scrivendo una "Vita di Wolfgang Mozart" in senso obiettivo. Ovviamente sul palcoscenico Amadeus non fu mai inteso come una biografia del compositore, e ciò non doveva avvenire neppure per il film. "In altre parole stiamo rivendicando la grande licenza del cantastorie, che può abbellire la sua storia con ornamenti romanzeschi e, soprattutto, con una tensione narrativa la cui unica giustificazione sta nel fatto che in tal modo egli riesce ad affascinare il suo pu
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nessuno
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giovedì 24 gennaio 2008
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la mia impressione
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credo che il film "Amadeus" sia molto ben costruito e ben curato nei particolari. Si riescono a capire i pensieri dei personaggi guardando solamente le espressioni e si riesce a cogliere quanto un momento particolare della vita di Mozart lo abbia imfluenzato nella sua musica e nella sua vita.
ottimo film..
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laura
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mercoledì 16 gennaio 2008
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amadeus
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Ho visto questo film almeno 20 volte, prima in cassetta, poi, finalmente, dopo tanto tempo è uscito il DVD: che delusione! Il primo DVD uscito era quello edizione "Director's cut" con parti aggiunte ma con un diverso doppiaggio: un insulto intollerabile... non era più lo stesso film. Voi amanti del cinema capolavoro sapete che l'interpretazione degli attori è importante almeno quanto il doppiaggio e quando questi due fattori si sposano tanto bene, una modifica risulta insopportabile. Quando è alla fine uscito il dvd con il vecchio doppiaggio ne ho acquistate due copie per essere sicura di poter rivedere questo film altre 200 volte. Non ci sono parole sufficienti per definire il livello qualitativo di questo film straordinario: non c'è una sola nota stonata (non è una battuta) è una vera sinfonia.
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Ho visto questo film almeno 20 volte, prima in cassetta, poi, finalmente, dopo tanto tempo è uscito il DVD: che delusione! Il primo DVD uscito era quello edizione "Director's cut" con parti aggiunte ma con un diverso doppiaggio: un insulto intollerabile... non era più lo stesso film. Voi amanti del cinema capolavoro sapete che l'interpretazione degli attori è importante almeno quanto il doppiaggio e quando questi due fattori si sposano tanto bene, una modifica risulta insopportabile. Quando è alla fine uscito il dvd con il vecchio doppiaggio ne ho acquistate due copie per essere sicura di poter rivedere questo film altre 200 volte. Non ci sono parole sufficienti per definire il livello qualitativo di questo film straordinario: non c'è una sola nota stonata (non è una battuta) è una vera sinfonia. Lo raccomando a tutti, tranne a chi, evidentemente,almeno a giudicare dai commenti nel forum, preferisce pellicole di "tipo diverso".
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tiziana stanzani
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martedì 8 gennaio 2008
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ma per chi ama davvero mozart
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Il film, pur essendo bellissimo, non rispecchia quella che fu la vita del grande compositore, né rispecchia quella di Salieri il quale, pur non essendo altrettanto geniale, non fu per niente un mediocre. anzi, nella realtà - oltre a essere un buon musicista - fu un sincero amico di Mozart. nei dettagli, la vita di Mozart è descritta fedelmente (le note musicali dipinte come "caccole di mosche", oppure il fatto ch'egli parlasse e scrivesse spesso al contrario, oppure ancora: la sua risata pare fosse realmente stridula, e mostrò veramente il posteriore all'arcivescovo di Salisburgo (nella realtà, si tolse pure le mutande). tuttavia il requiem non nacque così, sua moglie Costanza non lo amò così teneramente (anzi: vendette addirittura ritagli di manoscritti originali di suo marito).
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Il film, pur essendo bellissimo, non rispecchia quella che fu la vita del grande compositore, né rispecchia quella di Salieri il quale, pur non essendo altrettanto geniale, non fu per niente un mediocre. anzi, nella realtà - oltre a essere un buon musicista - fu un sincero amico di Mozart. nei dettagli, la vita di Mozart è descritta fedelmente (le note musicali dipinte come "caccole di mosche", oppure il fatto ch'egli parlasse e scrivesse spesso al contrario, oppure ancora: la sua risata pare fosse realmente stridula, e mostrò veramente il posteriore all'arcivescovo di Salisburgo (nella realtà, si tolse pure le mutande). tuttavia il requiem non nacque così, sua moglie Costanza non lo amò così teneramente (anzi: vendette addirittura ritagli di manoscritti originali di suo marito). inoltre Mozart ebbe undici figli. ne sopravvissero due. finì realmente in una fossa comune, e davvero spirò in quel punto preciso del requiem che è il lacrimosa... tuttavia, Forman non si smentisce: "qualcuno volò sul nido del cuculo" non fu una coincidenza.
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[+] non si sa...
(di eugenia)
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