shiningeyes
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venerdì 28 giugno 2013
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capolavoro. grazie milos!
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Tratto dalla piecè teatrale di Peter Shaffer, “Amadeus”, in una storia decisamente fantasiosa e ben poco aderente alla realtà dei fatti, racconta dello straripante talento e sregolatezza del più conosciuto e bravo musicista di sempre, Wolfgang Amadeus Mozart.
Il film, sotto l'abilissima e perfetta regia di Milos Forman, è raccontato dal il punto di vista del rivale Antonio Salieri, che nonostante la sua grande dote di musicista, non possiede l'ispirazione e il talento di Mozart. Ciò gli rovinerà la vita, facendolo trasformare in una persona carica d'odio e d'invidia, facendolo abbandonare ed odiare Dio, per il quale era devotissimo e grato; dandogli l'ossessivo intento di distruggere il suo rivale.
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Tratto dalla piecè teatrale di Peter Shaffer, “Amadeus”, in una storia decisamente fantasiosa e ben poco aderente alla realtà dei fatti, racconta dello straripante talento e sregolatezza del più conosciuto e bravo musicista di sempre, Wolfgang Amadeus Mozart.
Il film, sotto l'abilissima e perfetta regia di Milos Forman, è raccontato dal il punto di vista del rivale Antonio Salieri, che nonostante la sua grande dote di musicista, non possiede l'ispirazione e il talento di Mozart. Ciò gli rovinerà la vita, facendolo trasformare in una persona carica d'odio e d'invidia, facendolo abbandonare ed odiare Dio, per il quale era devotissimo e grato; dandogli l'ossessivo intento di distruggere il suo rivale.
Il film non può fare a meno che essere musicale, condito di tutte le bellissime sonate e opere di Mozart, ma c'è da notare ugualmente la simbiosi che si crea nell'atmosfera della Vienna settecentesca (scenografie perfette) e nella passione musicale che c'era nel popolo, in cui il primo appassionato è lo stesso imperatore.
La sceneggiatura rispetta per bene la piecè, mettendo a nudo i due compositori e le loro diversità: Salieri pudico, religioso e accademico, Mozart volgare, ribelle e moderno; Salieri non può soffrire Mozart, ma da amante della musica non può non riconoscerne la genialità, Mozart non sente la rivalità e stima Salieri, anche se nel suo profondo sa che non c'è nessuno che lo può eguagliare.
F.Murray Abraham è validissimo nel ruolo di Salieri, riesce a dargli tutte le sfumature possibili di un personaggio affascinante e penoso allo stesso tempo; Tom Hulce dà un'ottima prova, sennonché si dimostra fin troppo forzato in alcuni frangenti, sicuramente meglio il primo del secondo.
A parte la musica e l'ottima sceneggiatura, “Amadeus” è un capolavoro cinematografico sotto tutti i punti di vista, che passa scorrevole nelle sue tre ore (quella della director's cut) e che regala immagini e sequenza di una bellezza fuori dal comune; in particolar modo le scene delle rappresentazioni delle opere di Mozart ai teatri e di tutte le scene con Salieri presente, che tra l'altro sono quelle di maggior numero.
“Amadeus” è un capolavoro immortale, che ha saputo mettere d'accordo perfino i più accesi difensori della verità storica su Mozart, che avrebbero potuto obiettare su una trasposizione cinematografica non veritiera della storia di Mozart.
Ma, amici miei, con il sublime si sta zitti e si gode.
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jacopo b98
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mercoledì 1 maggio 2013
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amadeus di milos forman - capolavoro
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Romanzata biografia di Wolfgang Amadeus Mozart (Hulce), il più famoso e importante genio musicale del ‘700 e forse di sempre. Il tutto è visto dal punto di vista di Antonio Salieri (Murray Abraham), compositore apprezzato ma consapevole della sua mediocrità. Non è né un film storico né biografico, infatti non è questa l’intenzione della pièce teatrale di Peter Shaffer (autore anche della sceneggiatura) da cui è tratto: l’obbiettivo dell’autore è fare un confronto tra genio e mediocrità. Inoltre Salieri che ha votato la propria esistenza a Dio, pare impossibile che il Signore abbia riposto il genio in un individuo indegno, volgare e libertino.
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Romanzata biografia di Wolfgang Amadeus Mozart (Hulce), il più famoso e importante genio musicale del ‘700 e forse di sempre. Il tutto è visto dal punto di vista di Antonio Salieri (Murray Abraham), compositore apprezzato ma consapevole della sua mediocrità. Non è né un film storico né biografico, infatti non è questa l’intenzione della pièce teatrale di Peter Shaffer (autore anche della sceneggiatura) da cui è tratto: l’obbiettivo dell’autore è fare un confronto tra genio e mediocrità. Inoltre Salieri che ha votato la propria esistenza a Dio, pare impossibile che il Signore abbia riposto il genio in un individuo indegno, volgare e libertino. “Quella risata oscena”, dice Salieri al confessore riferendosi alla geniale risata di Mozart, “non era sua: non era Mozart che rideva, era Dio che si prendeva gioco di me”. Così il personaggio di Salieri, nonostante si reputi un assassino non può che essere preso in simpatia dallo spettatore, che si ritrova a detestare il piccolo, terribile Mozart, sconvolgentemente antipatico e superbo. Salieri così dichiara guerra al Dio cui si era votato: “d’ora in poi noi saremo nemici” dice al Signore, nella scena in cui brucia il crocifisso. Drammatico finale, dove Mozart finalmente ringrazia il protagonista, dichiarandogli la sua amicizia. Dovrebbe far piangere spesso, ma in realtà, grazie ad alcune scene ai limiti del grottesco, fa ridere. Anche la sceneggiatura si prende spesso il permesso di prendere in giro i due personaggi. Geniale finale, dove Salieri “assolve” tutti i mediocri del mondo e per l’ultima volta risuona il terribile ghigno mozartiano. Nel 2002 è stata distribuita una versione ampliata di oltre 20’, con alcune scene in più, di cui almeno una, quella in cui la moglie di Mozart (Berridge) va da Salieri di sera in seguito alle avances del pomeriggio, va vista. Due interpreti giganteschi in tutti i sensi e otto premi Oscar: miglior film, regia, attore (Murray Abraham, anche se Hulce avrebbe meritato almeno l’ex aequo), sceneggiatura non originale, costumi, scenografia, trucco e sonoro.
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giampiero r.
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giovedì 16 agosto 2012
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piccolo dubbio su scena
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nella versione completa, trasmessa ieri sera da LA7, c'è una scena nella quale la moglie di Mozart, accettando la proposta oscena di Salieri, si concede per far ottenere al marito un posto ben retribuito alla corte. Poi però Salieri, dopo che lei si è già spogliata, la rifiuta. Ma mi sono perso i dialoghi. Perchè la moglie getta a terra i fogli con la musica di Mozart? Che cosa dice Salieri?
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greta
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giovedì 16 agosto 2012
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il film amadeus
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Il film mi è piaciuto moltissimo, tutti gli attori sono veramente bravi, la scenaggiatura è geniale, musiche, costumi, tutto è coordinato e armonico. Tom Hulce è tenero e spontaneo, Elizabeth Berridge adorabile, infantile, deliziosa. Questi due attori sono incredibilmente bravi, lei così pulita e fresca... Ne sono rimasta conquistata. Abraham certo è bravissimo, però dovendo sostenere una parte antipatica lo devo piazzare al di sotto. Saluti Aurora,appassionata di film 'ben fatti'.
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tiamaster
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mercoledì 30 novembre 2011
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un ritratto rivoluzionario.
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Milos forman,uno dei più grandi registi mai vissuti,regala il suo secondo miglior film,dopo "qualcuno volò sul nido del cuculo".Amadeus è un ritratto del celeberrimo musicista,che rivoluziona la sua figura,che non è come noi ci immaginiamo,gli attori sono tutti bravissimi,durante tutto il film si capisce quello che i personaggi provano,gli capisci tutti.I costumi e le scenografie sono ricostruiti in maniera veramente impareggiabile,non trovi un difetto neppure se ti sforzi.Accompagnato dalle melodie di mozart un capolavoro del cinema.
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vincenzo maffei
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lunedì 18 luglio 2011
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far rivivere x sempre questo divino compositore .
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questo film è meraviglioso,mi è difficilisso trovare aggettivi x definirlo-la musica di mozart è unica la più ricca di note di armonia,perche essa ti prende ti coinvolge ti fa sentire il dolore nel cuore e la gioia nella mente,ti risveglia ti fa vivere nell'estasi assoluto grazie a tutti.vincenzo
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lukytells
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martedì 15 febbraio 2011
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ottimo ottimo
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è un film ottimo, sotto tutti i pinti di vista; costumi, musica (specialmente). ma non il punto di vista storico; dato che sposa delle teorie decisamente fantasiose sulla morte di Mozart. non è stato Salieri ad ucciderlo, ora si sa con certezza, e purtroppo si sa con assoluta certezza che non si saprà mai cosa può averlo ucciso, dato che il suo corpo, e qui do' colpa alla moglie, è andato perduto. ma che moglie è una che non fa scavare una misera tomba con una misera croce per il marito?
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tizianastanzani
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martedì 11 gennaio 2011
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un omaggio al vero salieri, così male dipinto
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Il film, pur essendo bellissimo, non rispecchia quella che fu la vita del grande compositore, né rispecchia quella di Salieri il quale, pur non essendo altrettanto originale, non fu per niente un mediocre. Anzi, nella realtà - oltre a essere un buon musicista - fu un sincero amico di Mozart, tanto che a Parigi, in occasione della morte della madre di Mozart, si offrì per dirigere al posto del grande compositore, sopraffatto dal dolore. In dettaglio, la vita di Mozart è descritta fedelmente (le note musicali dipinte come "caccole di mosche", oppure il fatto ch'egli parlasse e scrivesse spesso al contrario, oppure ancora: la sua risata pare fosse realmente stridula, e mostrò veramente il posteriore all'arcivescovo di Salisburgo (nella realtà, si tolse pure le mutande).
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Il film, pur essendo bellissimo, non rispecchia quella che fu la vita del grande compositore, né rispecchia quella di Salieri il quale, pur non essendo altrettanto originale, non fu per niente un mediocre. Anzi, nella realtà - oltre a essere un buon musicista - fu un sincero amico di Mozart, tanto che a Parigi, in occasione della morte della madre di Mozart, si offrì per dirigere al posto del grande compositore, sopraffatto dal dolore. In dettaglio, la vita di Mozart è descritta fedelmente (le note musicali dipinte come "caccole di mosche", oppure il fatto ch'egli parlasse e scrivesse spesso al contrario, oppure ancora: la sua risata pare fosse realmente stridula, e mostrò veramente il posteriore all'arcivescovo di Salisburgo (nella realtà, si tolse pure le mutande). Tuttavia, il Requiem non nacque così; è risaputo da almeno 80 anni che di misteri non ce ne sono; sua moglie Costanza non lo amò così teneramente (anzi: vendette addirittura ritagli di manoscritti originali di suo marito, e si risposò, anche se non subito). inoltre Mozart ebbe otto figli, e ne sopravvissero solo due. Egli finì realmente in una fossa comune, e davvero spirò in quel punto preciso del requiem che è il Lacrimosa; tuttavia, Forman non si smentisce, anche perché ha preso spunto da un romanzo, e non da una biografia; se il pubblico ci è cascato credendo che questo film fosse realmente una biografia di Mozart... peggio per lui! Consiglio la Biografia di Abert a coloro che vogliono conoscere la vera vita di Mozart.
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lukytells
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venerdì 12 novembre 2010
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gemio e sregolatezza
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anche se Forman non vuole fare un documentario, non può mettere troppa fantasia. Salieri non ha ucciso Mozart e questo è assodato storicamente e credo che non lo invidiasse afato, e anche questo è assodato stoircamente. non ha finito lui il requiem ma un allievo di Mozart, infatti, quando la moglie glielo propose si tirò indietro. io adoro i film ambientati nel '700 '800 e in altre epoche ossia i cosiddetti film in costume; è un ottimo film, dalle ambientazioni suggestive, dai costumi meravigliosi, e dalla colonna sonora splendida. io adoro la musica classica e mozarto in special modo, in particolare il requiem e le nozze di figaro. peccato che il requieme lo facciano sentire poco.
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anche se Forman non vuole fare un documentario, non può mettere troppa fantasia. Salieri non ha ucciso Mozart e questo è assodato storicamente e credo che non lo invidiasse afato, e anche questo è assodato stoircamente. non ha finito lui il requiem ma un allievo di Mozart, infatti, quando la moglie glielo propose si tirò indietro. io adoro i film ambientati nel '700 '800 e in altre epoche ossia i cosiddetti film in costume; è un ottimo film, dalle ambientazioni suggestive, dai costumi meravigliosi, e dalla colonna sonora splendida. io adoro la musica classica e mozarto in special modo, in particolare il requiem e le nozze di figaro. peccato che il requieme lo facciano sentire poco. a chi amam la musica consiglio ascoltate il requiem in Do minore di Cherubibi vi stupirà
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ivan91
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sabato 14 agosto 2010
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milos forman da oscar
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bel film con ottime scenografia e costumi e diretto ed interpretato magistralmente!!! belissimo e coinvolgente appasiona anche a chi non piace la musica classica grazie auna sceneggiatura magistrale
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