In questo riuscito film l'aspetto più evidente mi è parso lo smarrimento e l'inadeguatezza di una vecchia figura quasi folkloristica, quella del traffichino spiantato, di fronte a un'illegalità incattivita, nuova e sconosciuta per lui. Dopo aver ripetutamente constatato il suo anacronismo, il protagonista sceglierà d'immettersi nel circolo vizioso delle scomparse "pilotate", per uscire da una realtà nella quale non sa più muoversi.
Ancora una volta Giancarlo Giannini si conferma attore completo, capace d'interpretare ruoli diversissimi, dalla drammaticità più cupa di altri film a questa macchietta del tipo dalle scarpe involontariamente spaiate.
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In questo riuscito film l'aspetto più evidente mi è parso lo smarrimento e l'inadeguatezza di una vecchia figura quasi folkloristica, quella del traffichino spiantato, di fronte a un'illegalità incattivita, nuova e sconosciuta per lui. Dopo aver ripetutamente constatato il suo anacronismo, il protagonista sceglierà d'immettersi nel circolo vizioso delle scomparse "pilotate", per uscire da una realtà nella quale non sa più muoversi.
Ancora una volta Giancarlo Giannini si conferma attore completo, capace d'interpretare ruoli diversissimi, dalla drammaticità più cupa di altri film a questa macchietta del tipo dalle scarpe involontariamente spaiate. La bravura di Lina Sastri, Carlo Croccolo, Leo Gullotta e Aldo Giuffré già la conoscevamo.
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