Mi manda Picone

  In questo riuscito film l'aspetto più evidente mi è parso lo smarrimento e l'inadeguatezza di una vecchia figura quasi folkloristica, quella del traffichino spiantato, di fronte a un'illegalità incattivita, nuova e sconosciuta per lui. Dopo aver ripetutamente constatato il suo anacronismo, il protagonista sceglierà d'immettersi nel circolo vizioso delle scomparse "pilotate", per uscire da una realtà nella quale non sa più muoversi.
  Ancora una volta Giancarlo Giannini si conferma attore completo, capace d'interpretare ruoli diversissimi, dalla drammaticità più cupa di altri film a questa macchietta del tipo dalle scarpe involontariamente spaiate. [+]

  In questo riuscito film l'aspetto più evidente mi è parso lo smarrimento e l'inadeguatezza di una vecchia figura quasi folkloristica, quella del traffichino spiantato, di fronte a un'illegalità incattivita, nuova e sconosciuta per lui. Dopo aver ripetutamente constatato il suo anacronismo, il protagonista sceglierà d'immettersi nel circolo vizioso delle scomparse "pilotate", per uscire da una realtà nella quale non sa più muoversi.
  Ancora una volta Giancarlo Giannini si conferma attore completo, capace d'interpretare ruoli diversissimi, dalla drammaticità più cupa di altri film a questa macchietta del tipo dalle scarpe involontariamente spaiate. La bravura di Lina Sastri, Carlo Croccolo, Leo Gullotta e Aldo Giuffré già la conoscevamo. [-]

Ottima prova di Nanny Loy,che ci descrive Napoli in modo meraviglioso,tanto ke il film è entrato di prepotenza nell'immaginario collettivo. I personaggi sono riusciti e Lina Sastri è bella come nn mai. Eppure dopo la visione nn mi son sentito completamente soddisfatto,c'è qualcosa nel canovaccio ke nn torna. Il difetto credo sia nel finale,troppo rinunciatario,troppo "d'autore",troppo dissimile dallo stile "basso" da commedia all'italiana(seppur di alto livello)del resto del film. Nn si posson propinare tanti personaggi e tante situazioni differenti allo spettatore per poi far cadere tutto alla fine con un colpo di scena ke colpo di scena nn è. In ogni caso i mille pregi del film riescono a far passare in secondo piano l'unico difetto di un'opera senza dubbio suggestiva e ampiamente riuscita.

Tre stelle.

Un esempio di generosita' emotiva e di rappresentazione di vita vissuta, che avvicina anche lo spettatore piu' ignaro ad una realta' dura affascinante e coinvolgente che è quella della citta' di Napoli negli anni settanta. L'interpretazione di Giannini è ammirevole e ricoperta da una ironia spesso amara che sembra fare parte dell'attore. Film da non perdere per chi non conosce Napoli.