Con la rabbia agli occhi

Poteva essere una ottima occasione per realizzare un capolavoro per un capace mestierante come Margheriti che riesce ad avere un cast di tutto rispetto con due Oscar (Brynner e Balsam) se l'impianto narrativo fosse stato più seducente, non fossimo nell'era dei giustizieri della notte e la sceneggiatura fosse stata costruita per esaltare le doti recitative di attori come Sbragia o si fossero caratterizzati meglio gregari validi come Furia (anche lui sceneggiatore del film), ma sarebbe stato pretendere che un regista di genere dimenticasse magari il botteghino e la rapidità con cui spesso questi film venivano girati per ridurre i costi. Brynner magnetico comunque salva un film in fondo scontato, bravi tutti gli altri compreso Ranieri che fa del suo meglio con spazi risicati per tracciare un ritratto sentimentale del ragazzo di bottega del killer affezionato al padrone. [+]

Poteva essere una ottima occasione per realizzare un capolavoro per un capace mestierante come Margheriti che riesce ad avere un cast di tutto rispetto con due Oscar (Brynner e Balsam) se l'impianto narrativo fosse stato più seducente, non fossimo nell'era dei giustizieri della notte e la sceneggiatura fosse stata costruita per esaltare le doti recitative di attori come Sbragia o si fossero caratterizzati meglio gregari validi come Furia (anche lui sceneggiatore del film), ma sarebbe stato pretendere che un regista di genere dimenticasse magari il botteghino e la rapidità con cui spesso questi film venivano girati per ridurre i costi. Brynner magnetico comunque salva un film in fondo scontato, bravi tutti gli altri compreso Ranieri che fa del suo meglio con spazi risicati per tracciare un ritratto sentimentale del ragazzo di bottega del killer affezionato al padrone. Sexy ma anche attrice persino la Bouchet. Convincente il ritmo delle sequenze a cui si sacrifica tutto, un po' meno solide le scene di sparatoria con poliziotti che senza mitra somigliano a guardie giurate. Buone le musiche dei De Angelis e gli effetti fotografici in cui Margheriti è maestro.
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ancora una volta la prestanza fisica e il magnetismo animale di yul brinner bucano lo schermo..perfetto nel ruolo del sicario americano giunto a Napoli per il classico"lavoretto"pulito su commissione..aiutato da un giovane ed esuberante massimo ranieri "guaglione"in cerca di un lavoro,trova quasi da subito un presunto ricco da spennare,ma scoprira' ben presto il vero motivo delle strane escursioni locali finto-turistiche del nostro uomo dagli occhi di ghiaccio..imparera'il "mestiere"e immancabilmente trovera' il tempo per affezionarsi a quello strano personaggio cosi'triste solitario ed enigmatico dando prova alla fine del film di un insospettato e nobile atto di coraggio e di rispetto

Antony M. Dawson(alias Antonio Margheriti)gira con mano salda un buon poliziottesco che ripropone decorosamente i clichè(sparatorie,inseguimenti in auto,sottotrame,amori,colpi di scena).Non sfrutta come dovrebbe spunti promettenti come il rapporto allievo-maestro tra Angelo e Peter.E pure l'incombente cecità che affligge il protagonista resta sullo sfondo.Buono l'uso delle location,e belle musiche dei fratelli De Angelis.Da confrontare con "Città violenta".Brynner(al suo penultimo film),vestito nero e faccia scabrosa,è a suo agio.La bellissima Bouchet concede uno strip notevole.Prevedibile ma buono il finale.

Niente male questo atipico poliziesco. In una Napoli tutta folklore,Margheriti sceglie di raccontar la vicenda di malavita creando un clima rilassato,dove persino la bonba sexy Bouchet,strip a parte,sembra la ragazza della porta accanto. Brynner-dagli-occhi-magnetici pare divertirsi,entrando presto in armonia con un giovane discolo,Massimo Ranieri. Siamo al tramonto dell'era del poliziottesco,e questo prodotto atipico,infatti,si discosta dai classici del genere. Il regista,tra i pochi a far di pellicole di fantascienza made in Italy,innesta suggestivi effetti speciali che rendono all'avanguardia il prodotto. Gioca con i colori,deforma le immagini,crea suggestioni visive. [+]

Niente male questo atipico poliziesco. In una Napoli tutta folklore,Margheriti sceglie di raccontar la vicenda di malavita creando un clima rilassato,dove persino la bonba sexy Bouchet,strip a parte,sembra la ragazza della porta accanto. Brynner-dagli-occhi-magnetici pare divertirsi,entrando presto in armonia con un giovane discolo,Massimo Ranieri. Siamo al tramonto dell'era del poliziottesco,e questo prodotto atipico,infatti,si discosta dai classici del genere. Il regista,tra i pochi a far di pellicole di fantascienza made in Italy,innesta suggestivi effetti speciali che rendono all'avanguardia il prodotto. Gioca con i colori,deforma le immagini,crea suggestioni visive. Il motivo musicale è diventato molto popolare. [-]