frdb82
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lunedì 12 settembre 2005
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barry lyndon e il casanova 1
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Spesso si è detto sulla vicinanza di Kubrick e Fellini nella rappresentazione del '700 che ci danno, rispettivamente, Barry Lyndon del '75 e Il Casanova del '76: tensione formale, esasperazione del visivo, ricerca e sfoggio dell'esteriorità, cura capillare del dettaglio, magnificenza dell'insieme visceralmente accompagnati da un senso di morte, vuoto, scacco esistenziale, insincerità e passività nel comportarsi e relazionarsi. Un secolo tutto forma, dalla sostanza intrisa di oscurità e negatività, inarrestabilmente declinante verso il basso. Differenti, se non opposte, trovo invece le radici e le modalità di manifestazione di questa crisi. Barry Lyndon dà la misura del congelamento dei sensi e dell'umoralità in nome del decoro e dello splendore formale, Il Casanova quella dell'annullamento dell'individuo nell'esasperato abbandono consumistico agli stessi (umoralità e sensi).
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Spesso si è detto sulla vicinanza di Kubrick e Fellini nella rappresentazione del '700 che ci danno, rispettivamente, Barry Lyndon del '75 e Il Casanova del '76: tensione formale, esasperazione del visivo, ricerca e sfoggio dell'esteriorità, cura capillare del dettaglio, magnificenza dell'insieme visceralmente accompagnati da un senso di morte, vuoto, scacco esistenziale, insincerità e passività nel comportarsi e relazionarsi. Un secolo tutto forma, dalla sostanza intrisa di oscurità e negatività, inarrestabilmente declinante verso il basso. Differenti, se non opposte, trovo invece le radici e le modalità di manifestazione di questa crisi. Barry Lyndon dà la misura del congelamento dei sensi e dell'umoralità in nome del decoro e dello splendore formale, Il Casanova quella dell'annullamento dell'individuo nell'esasperato abbandono consumistico agli stessi (umoralità e sensi). Come conseguenze da un lato un'estetica luminosissima del bello e della misura, dall'altro un'estetica infernale dell'osceno e del disfacimento fisico, in comune l'estremità dell'esperienza visiva e esistenziale, al fondo al fondo fiaccante, devitalizzante, troppo intensa da sostenere.
Dietro il decoro in Kubrick c'è dunque controllo, controllo sull'emotività impossibile da esternare in tutta la sua dirompenza ed estemporaneità (salvo rari e indicativi momenti di crisi, raptus di violenza o di disperazione liberatori, ripresi con la macchina a mano), controllo sulla gestualità e sul linguaggio che possono colorarsi di aggressività e competitività solo nelle raffinate forme istituzionalizzate (gioco, duello, guerra ma vedi pure l'elegantissima rapina di cavallo e denari), un controllo sociale, nuda violenza imposta dalla civiltà all'individuo, che ben dà la misura della vacuità e della castrazione dell'esperienza umana correlata. (segue nella seconda parte)
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aztech
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lunedì 25 aprile 2005
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l' inganno
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Redmond Barry,giovane nobile
di poco conto,è costretto a lasciare
il suo paese in seguito ad un
duello con un importante e
nevrotico ufficiale inglese.In gioco
le grazie di una cugina di Barry.
Fuggito quindi s' imbatte in un
famoso brigante che lo deruba
di tutto tranne dei stivali.
Senza un soldo
è costretto ad arruolarsi nell'
esercito inglese,che stava
combattendo nella guerra dei 7 anni.
Giunto in Germania Barry inizia
a capire,
dopo la morte di un suo amico
capitano,
già padrino del duello(fasullo)coll'
ufficiale inglese,
che la vita nell' esercito non fa per
lui.
Il caso gli pone quindi davanti
la sua opportunità.
Da disertore s imbatte in una
giovane contadina rimasta senza
marito,a causa della guerra,che
lo accudisce per
alcuni giorni.
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Redmond Barry,giovane nobile
di poco conto,è costretto a lasciare
il suo paese in seguito ad un
duello con un importante e
nevrotico ufficiale inglese.In gioco
le grazie di una cugina di Barry.
Fuggito quindi s' imbatte in un
famoso brigante che lo deruba
di tutto tranne dei stivali.
Senza un soldo
è costretto ad arruolarsi nell'
esercito inglese,che stava
combattendo nella guerra dei 7 anni.
Giunto in Germania Barry inizia
a capire,
dopo la morte di un suo amico
capitano,
già padrino del duello(fasullo)coll'
ufficiale inglese,
che la vita nell' esercito non fa per
lui.
Il caso gli pone quindi davanti
la sua opportunità.
Da disertore s imbatte in una
giovane contadina rimasta senza
marito,a causa della guerra,che
lo accudisce per
alcuni giorni.Ripresa la sua
strada il nostro eroe s' imbatte in
uno squadrone di dragoni
prussiani,il cui capitano s'
interessa del giovane,ora ufficiale.
Dopo le
vanterie di Barry in una locanda,
il capitano lo smaschera e lo
costringe ad arruolarsi nell'
esercito prussiano.Sono anni duri
per Barry
ma di nuovo ha l'opportunità di
riscattarsi,salvando la vita al
capitano in una battaglia.
Barry riceve persino una medaglia
e 2 federichi d'oro e
il capitano prussiano lo prende sotto
la sua protezione.
Infatti introduce Barry nel
Ministero di
Polizia.
L' irlandese diventa così una spia.
Ma l' incontro col Chevalier,un
nobile sospetto,giocatore
d' azzardo e in esilio,lo porta
a stravolgere
ancora la sua vita.
La complicità col Chevalier
porterà Barry a seguirlo anche
quando questi verrà cacciato
dalla Prussia.
Girovagando per le corti d'
Europa,Barry decide di sistemarsi.
Morto il
conte di Lyndon,Barry sposa la moglie.
Acquistando così il titolo,la
ricchezza e
un fastidioso figliastro che
non accetterà mai la sua
presenza.A Barry nasce anche
un erede che però morirà pochi
anni dopo a cavallo.Barry ha
ormai dilapidato l'eredità di sua
moglie,tra tentativi di ottenere
il favore di Re Giorgio e tra lussi.
In piu il figliastro continua a
infastidirlo.
Ci sarà un duello,summa del
cinema
di Kubrick,tra il figliastro e Barry;
questo rimarrà senza una gamba
e dovrà lasciare il paese,vagando
come giocatore,
in cambio di 500 ghinee all'anno.
Il film di non chiara collocazione
esprime come tema principale
l'inganno.I personaggi di questa
storia usano,subiscono,vivono nell'
inganno e nel raggiro;tutto a
rafforzare la grande tragedia/commedeia
teatrale greca dipinta nel film
da Kubrick
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cecio86
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giovedì 20 gennaio 2005
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capolavoro
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Assolutamente il capolavoro di Kubrick!!
Lo spettatore entra a far parte completamente della vita di Barry e non riesce a staccare gli occhi dallo schermo.
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simeom
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sabato 6 marzo 2004
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un viaggio nella storia
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"Fu durante il regno di Giorgio III che i suddetti personaggi vissero e disputarono buoni o cattivi, belli o brutti, ricchi o poveri ora sono tutti uguali"
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francesco di benedetto
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giovedì 16 ottobre 2003
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l'ultimo kubrick
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Insieme e dopo Arancia meccanica un affresco della civiltà occidentale dalla parte del mito e delle origini. Dopo il soggetto, proiettato nel futuro, a morsi in avanti, che sembra creare esso stesso con la sola potenza del suo sguardo la visione (singolare corrispondenza d'intenti fra Alex e il tipo dietro la macchinna da presa...); dopo il tutto denso finale, con tanto di faville applausi e coriandoli, è il momento del post coitum svuotamento e corpo che si affloscia su se stesso. Remond Barry fantasma. La didascalia che suggella il film non vuole dire, i personaggi qui ritratti sono morti, ma alla radice, non hanno lasciato traccia alcuna, non sono MAI vissuti. Il film comunica questo suo essere definitivo,di morte, allo sguardo del suo autore e quella lucidità superiore, creatrice e di
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Insieme e dopo Arancia meccanica un affresco della civiltà occidentale dalla parte del mito e delle origini. Dopo il soggetto, proiettato nel futuro, a morsi in avanti, che sembra creare esso stesso con la sola potenza del suo sguardo la visione (singolare corrispondenza d'intenti fra Alex e il tipo dietro la macchinna da presa...); dopo il tutto denso finale, con tanto di faville applausi e coriandoli, è il momento del post coitum svuotamento e corpo che si affloscia su se stesso. Remond Barry fantasma. La didascalia che suggella il film non vuole dire, i personaggi qui ritratti sono morti, ma alla radice, non hanno lasciato traccia alcuna, non sono MAI vissuti. Il film comunica questo suo essere definitivo,di morte, allo sguardo del suo autore e quella lucidità superiore, creatrice e distruttrice (divina) sembra ora ammantarsi di un senso di spreco e inutilità
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paco
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esteticamente... perfetto!
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I costumi, l'illuminazione, i quadri, le musiche, i ritmi lentissimi ci catapultano secoli lontani dalla nostra epoca frenetica. Così ci aggiriamo al seguito del protagonista per l'Europa del XVIII secolo, senza un senso evidente, com'è la vita. Molte inquadrature sono esse stesse degli affreschi memorabili. E' un viaggio nella bellezza.
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ric gamba
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sabato 3 novembre 2001
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mi correggo , vinse 10 oscar
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Correggo, il film vinse 10 oscar, ma ne
avrebbe meritati alcuni di piu': O'Neal e la Berenson,sicuramente, come miglior attore e attrice.
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(di lorenzo (torino))
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ric gamba
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giovedì 1 novembre 2001
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immortale
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Un opera d'arte. Il piu' bel film di Kubrick, certamente un film da buongustai. Vinse solo un oscar,costumi, ma ne avrebbe meritati molti di piu'. Grande interpretazione di Ryan O'Neal e la Berenson, sicuramente l'opera piu' crudele e malinconica del grande regista.
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