the boxer
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venerdì 8 maggio 2009
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il grattacielo della superbia
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Onore, merito e stima a tutti I Vigili del Fuoco, questo film è un ode al loro coroggio.
Poi Paul Newman e Steve McQueen, davvero grandi, ma anche la brava e bella Faye Dunaway,Come non pe una solida sceneggiatura e una bella fotografia completano questa ottima pellicola.
Di riflessioni ce ne sarebbero tante, una su tutte il 'grattacielo' è, per me, simbolo della suberbia dell'uomo fonte di ogni male..è proprio quando ci si vuole innalzare, essere al di sopra di tutto e tutti senza avere rispetto di niente, ciò rappresentato dall'uso di 'materiale all'estremo delle norme' per la costruzione dell'edificio, che si prendono le peggiori cadute o accadono le più spiacenti catastrofi.
Profetica la frase finale del capitano Michael O'Hallorhan/McQueen: 'un giorno moriranno diecimila persone, in un edificio come questo'.
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Onore, merito e stima a tutti I Vigili del Fuoco, questo film è un ode al loro coroggio.
Poi Paul Newman e Steve McQueen, davvero grandi, ma anche la brava e bella Faye Dunaway,Come non pe una solida sceneggiatura e una bella fotografia completano questa ottima pellicola.
Di riflessioni ce ne sarebbero tante, una su tutte il 'grattacielo' è, per me, simbolo della suberbia dell'uomo fonte di ogni male..è proprio quando ci si vuole innalzare, essere al di sopra di tutto e tutti senza avere rispetto di niente, ciò rappresentato dall'uso di 'materiale all'estremo delle norme' per la costruzione dell'edificio, che si prendono le peggiori cadute o accadono le più spiacenti catastrofi.
Profetica la frase finale del capitano Michael O'Hallorhan/McQueen: 'un giorno moriranno diecimila persone, in un edificio come questo'.
Come non pensare alla tragedia dell' undici settembre? ma non crede pensasse anche alla causa di quel male..stupida e sporca perversione della mente malata di criminali senza cuore.
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paolo ciarpaglini
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giovedì 27 dicembre 2007
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l'inferno di cristallo.
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James Duncan (William Holden), è un miliardario che ha affidato all'architetto Dugh Roberts (Paul Newman), la costruzione del più lussuoso ed alto grattacielo di New York. Al genero (Richard Chamberlain), la responsabilità di tutto l'impianto elettrico. Ma per risparmiare 'qualche' milione di dollari, non tutto è stato fatto a regola d'arte, all'insaputa di Newman. Purtroppo proprio il giorno della grande inaugurazione, che vede presenti, tutte le maggiori personalità della città, accade l'impensabile. Un 'semplice' corto circuito in una cabina all'82° piano, innesca l'incendio. Duncan è trova nel salone panoramico all'ultimo piano, dove si tiene il grande rinfresco, quando viene avvertito dal capitano dei vigili del fuoco Michael (il mitico Steve Mcqueen,).
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James Duncan (William Holden), è un miliardario che ha affidato all'architetto Dugh Roberts (Paul Newman), la costruzione del più lussuoso ed alto grattacielo di New York. Al genero (Richard Chamberlain), la responsabilità di tutto l'impianto elettrico. Ma per risparmiare 'qualche' milione di dollari, non tutto è stato fatto a regola d'arte, all'insaputa di Newman. Purtroppo proprio il giorno della grande inaugurazione, che vede presenti, tutte le maggiori personalità della città, accade l'impensabile. Un 'semplice' corto circuito in una cabina all'82° piano, innesca l'incendio. Duncan è trova nel salone panoramico all'ultimo piano, dove si tiene il grande rinfresco, quando viene avvertito dal capitano dei vigili del fuoco Michael (il mitico Steve Mcqueen,). L'ordine è di far sgombrare immediatamente tutti da lassù. Dunkan sulle prime non vuol saperne: "devo farle dare ordini dal sindaco quà presente..?". McQueen replica:"quando c'è un'incendio, sono io che comando!". D. "Ma quanto è grave..non può minaccciare noi quassù..30 piani sopra, non in questo grattacielo". Il capitano è inflessibile: "è un'incendio e come tutti gli incendi è grave!". Dunkan afferra suo genero per la giacca ed a denti stretti, con il sorriso: "se hai fatto qualcosa che non dovevi.., giuro che ti stacco la testa". Ma Chamberlain: "sì..?, chì mi ha chiesto di risparmiare due milioni di dollari sul progetto iniziale..". Dunkan è colpevole quanto lui. Gli estintori a pioggia non erano ancora pronti, le porte tagliafuoco non ci sono. Ma soprattutto l'impianto elettrico è sì a norma di legge, ma non costruito con le specifiche 'superiori', richieste da Doug. In breve tempo l'altissimo grattacielo diviene un'inferno. Di rimpetto cen'è uno più basso e con un tentativo estremo, approntata una teleferica con una grossa fune e sedia con carrucola, qualcuno riesce a passare sull'altro palazzo. Ma il tempo stringe ed a quel ritmo, molti moriranno. L'incendio si stà propagando con grande velocità. Ognuno ha un numero estratto a sorte, ma proprio il genero di Dunkan dopo aver provato senza successo un'improbabile discesa per le scale, scatena la rissa e la teleferica è distrutta. Assieme a Chamberlain che precipita. Nel cast appare di sfuggita (per chì non se ne fosse accorto), anche una giovane ed allora sconosciuta Maryl Streep, nelle vesti della segretaria di Doug. Resta un solo, ultimo disperato tentativo: 'far saltare gli immensi serbatori d'acqua al di sopra del salone e sperare che quei '5 milioni di litri d'acqua', riescano a spegnere l'incendio. L'idea è degli ingegneri dei vigili del fuoco, che 'chiedono' semplicemente a McQueen se se la sente: "..e chì verrà poi, a tirarmi fuori da lassù..?". Nessuna risposta, solo occhi abbassati. Nell'impresa si offre anche Doug, che conosce meglio di tutti i punti critici dove collocare il plastico C4. Dopo, non senza difficoltà, essere riusciti a raggiungere i serbatoi, McQueen mostra a Doug come sistemare le cariche. Avranno pochi minuti per scendere e cercare come tutti gli altri, di assicurarsi a qualcosa. Perchè come dice il capitano..:"quà tra poco sarà il diluvio". (Una scena realmente a rischio, anche per gli stuntman. Questa è storia). Tutti guardano l'orologio, il tempo sembra fermarsi, finchè le esplosioni in seguenza scatenano il finimondo. L'incendio è domato. "Quando smetterete di costruire questi mostri d'acciaio..?", le parole di McQueen a Doug. "Finchè ci saranno ancora pompieri pronti per tirarci fuori..".
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dockk
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domenica 23 settembre 2012
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imbattuto re del genere catastrofico
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Un fim magnetico, solido, molto ben realizzato, con caste infallibile. Un'escalation di tensione che origina ben presto e culmina in un degno e lungo finale. Si tratta del più grande film catastrofico, seguito da Airport, genere in voga negli anni 70, periodo in cui aveva assunto una sua meritata dignità. Ogni film catastrifico si dipana nella sua "prigione" a prova di fuga: in questo caso la prigione è un grattacielo di vetro in fiamme e tanto più le fiamme ed il fumo salgono in alto tanto più la suspense si fa carica. Tante piccole storie e situazioni parallele vengono saaientemente portate avanti in modo da far percipire il sentimento della catastrofe immininente dai diversi "vissuti di vita quotidiana" che si svologno nella torre di cristallo.
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Un fim magnetico, solido, molto ben realizzato, con caste infallibile. Un'escalation di tensione che origina ben presto e culmina in un degno e lungo finale. Si tratta del più grande film catastrofico, seguito da Airport, genere in voga negli anni 70, periodo in cui aveva assunto una sua meritata dignità. Ogni film catastrifico si dipana nella sua "prigione" a prova di fuga: in questo caso la prigione è un grattacielo di vetro in fiamme e tanto più le fiamme ed il fumo salgono in alto tanto più la suspense si fa carica. Tante piccole storie e situazioni parallele vengono saaientemente portate avanti in modo da far percipire il sentimento della catastrofe immininente dai diversi "vissuti di vita quotidiana" che si svologno nella torre di cristallo. E parallelamente iniziano e proseguono, sempre più irte di difficoltà le manovre del gruppo principale ( P. Newman, S. Mac Queen, W Holden...) nel tentativo di sedare il fuoco.
Molto ben costruiti i caratteri principali, l'ambientazione e gli effetti speciali, indubbiamente ben realizzati per gli standard dell'eopca. Un film che si lascia vedere e rivedere tutto, che nonostante la durata prossima alle 3 ore ed i suoi quasi 40 anni di età, conserva intatto ed acceso il sua fascino catastrofico.
Buona visione a tutti.
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luca scialò
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giovedì 22 luglio 2010
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tra i primi film "apocalittici"
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Durante l'inaugurazione di un grattacielo, comprendente uffici, abitazioni e magazzini, a cui partecipano pezzi da 90, scoppia un incendio. Toccherà all'ingegner Doug Roberts, responsabile della costruzione dell'edificio, e al capitano dei pompieri, Michael O'Hallorhan, limitare quanto più possibile i danni e le vittime.
Film discreto, durante cui scene d'impatto si intrecciano alle storie delle varie persone bloccate nel grattacielo. Ottimo il duetto Paul Newman-Steve McQueen. Uno dei primi film del genere, poi abusato negli anni successivi; e ciò lo rende ancora più interessante.
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Durante l'inaugurazione di un grattacielo, comprendente uffici, abitazioni e magazzini, a cui partecipano pezzi da 90, scoppia un incendio. Toccherà all'ingegner Doug Roberts, responsabile della costruzione dell'edificio, e al capitano dei pompieri, Michael O'Hallorhan, limitare quanto più possibile i danni e le vittime.
Film discreto, durante cui scene d'impatto si intrecciano alle storie delle varie persone bloccate nel grattacielo. Ottimo il duetto Paul Newman-Steve McQueen. Uno dei primi film del genere, poi abusato negli anni successivi; e ciò lo rende ancora più interessante.
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