Prodotto da due dei più celebri nomi di Hollywood di quel periodo, Irving Lerner e Bernard Gordon, nonostante il un cast di tutto rispetto il film non funziona come dovrebbe. Non è una questione di risorse. È che l’idea di mescolare codici di generi diversi quali il western all’italiana, il film d’azione e la commedia necessitava di una conduzione molto più accorta. L’alternanza di ritmi e di situazioni, invece di valorizzare la storia finisce per mettere in difficoltà lo spettatore che fatica a ritrovare il filo delle vicende con il risultato di dilatarne a dismisura i difetti: qualche caduta di ritmo, alcune trovate non proprio all’altezza e alcune lungaggini. Oggi resta un film che gode di qualche considerazione tra gli appassionati per la presenza di una matura Gina Lollobrigida, per la scena di culto di Lee Van Cleef che si spoglia davanti a lei e per la prima apparizione in un western di un grande attore italiano come Sergio Fantoni.
[+]
Prodotto da due dei più celebri nomi di Hollywood di quel periodo, Irving Lerner e Bernard Gordon, nonostante il un cast di tutto rispetto il film non funziona come dovrebbe. Non è una questione di risorse. È che l’idea di mescolare codici di generi diversi quali il western all’italiana, il film d’azione e la commedia necessitava di una conduzione molto più accorta. L’alternanza di ritmi e di situazioni, invece di valorizzare la storia finisce per mettere in difficoltà lo spettatore che fatica a ritrovare il filo delle vicende con il risultato di dilatarne a dismisura i difetti: qualche caduta di ritmo, alcune trovate non proprio all’altezza e alcune lungaggini. Oggi resta un film che gode di qualche considerazione tra gli appassionati per la presenza di una matura Gina Lollobrigida, per la scena di culto di Lee Van Cleef che si spoglia davanti a lei e per la prima apparizione in un western di un grande attore italiano come Sergio Fantoni.
[-]
|
|