Alberto Sordi, sempre stato sensibile al costume italiano e ai suoi mutamenti, la cui storia ha praticamente raccontato come attore e come regista, dirige la sua opera seconda con una piacevole commedia leggera scritta con l'amico Sergio Amidei e con, non accreditato, Dario Argento - che interpreta il ruolo di un pretino -, su un tema d'attualità in quegli anni, in cui si discuteva la legge sul divorzio. Egli racconta la vita di un borghese che, separato dalla moglie (interpretata da Giulietta Masina), ha un'amante per ogni giorno dalla settimana mentre la domenica si riposa in compagnia del fido maggiordomo Igor (Eugene Walter), dichiarandosi contrario al divorzio. La girandola, che si svolge a ritmo lento e rilassato, é una panoramica di vari luoghi e ambienti di Roma e un inno alla bellezza delle donne, dalla anziana bellissima Caterina Boratto alla giovane altrettanto bellissima Tina Aumont (accreditata come Tina Marquand), da Anita Ekberg nei panni della baronessa romena alla affascinante Silvana Mangano, dalla svedese Bibi Andersson alle "gemelle" interpretate da Anna e Angela Mazzanti (con nella parte della madre Franca Marzi).
[+]
Alberto Sordi, sempre stato sensibile al costume italiano e ai suoi mutamenti, la cui storia ha praticamente raccontato come attore e come regista, dirige la sua opera seconda con una piacevole commedia leggera scritta con l'amico Sergio Amidei e con, non accreditato, Dario Argento - che interpreta il ruolo di un pretino -, su un tema d'attualità in quegli anni, in cui si discuteva la legge sul divorzio. Egli racconta la vita di un borghese che, separato dalla moglie (interpretata da Giulietta Masina), ha un'amante per ogni giorno dalla settimana mentre la domenica si riposa in compagnia del fido maggiordomo Igor (Eugene Walter), dichiarandosi contrario al divorzio. La girandola, che si svolge a ritmo lento e rilassato, é una panoramica di vari luoghi e ambienti di Roma e un inno alla bellezza delle donne, dalla anziana bellissima Caterina Boratto alla giovane altrettanto bellissima Tina Aumont (accreditata come Tina Marquand), da Anita Ekberg nei panni della baronessa romena alla affascinante Silvana Mangano, dalla svedese Bibi Andersson alle "gemelle" interpretate da Anna e Angela Mazzanti (con nella parte della madre Franca Marzi). Nella parte di se stessa la Sora Lella (Elena Fabrizi). La musica é di Piero Piccioni, che tanto bene esprime con le sue note i sentimenti del film sordiano, questo come gli altri quattodici diretti dall'attore-regista che Piccioni ha musicato. Come sempre quando c'è Sordi alla regia l'acuta osservazione sociale di stempera nel gusto di divertirsi e di divertire, e l'entrare nel protagonista, con forte senso di affettività e partecipazione, mostrandone l'umanità pur nella sua sua ipocrisia, finisce per suscitare l'empatia e la simpatia dello spettatore. Se Sordi attore é superiore a Sordi regista non é tanto per la qualità di quest'ultimo, sulla quale si può discutere, quanto per la straordinarietà del primo che qui ha una delle migliori caratterizzazioni della sua carriera, dove trasporta il suo tipico personaggio dell'Italia che fu provinciale nella sfavillante civiltà del maturo capitalismo.
[-]
|
|