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Incredibile ma vero. Fino a poco tempo ero all'oscuro riguardo l'esistenza di questo film del quale ne sono venuto a conoscenza grazie alla recente pubblicazione in DVD dei film prodotti dalla casa cinematografica Hammer. Ebbene devo dire che esso si insedia magnificamente in un periodo che anticipa di poco il classico di Romero di fine anni '60 e che è invece successivo rispetto ai classici film sugli zombi degli anni '40. Il risultato è più che discreto: da un lato non è ancora presente la tematica impressionistica di Romero nel descriverci l'abominevole abitudine dei morti viventi di cibarsi di carne umana e per un altro verso più della metà della bellezza di questo film si basa sull'eleganza interpretativa degli attori dell'epoca, marchio inconfondibile del Cinema di quegli anni tra cui naturalmente quelli facenti parte della casa produttrice Hammer. La storia di un villaggio colpito da un misterioso morbo che causa morti improvvise tra gli abitanti e l'intervento di due medici che cercano di studiarne le cause, è sicuramente interessante ed originale. Personalmente mi ha colpito la scena del sogno di uno dei due dottori e soprattutto la sequenza in cui il cadavere della moglie di uno di loro alzandosi dalla propria bara lasciata aperta, riprende vita all'interno del cimitero del paese. Un pò goffe e decisamente datate le scene nelle quali si vedono gli zombi viventi mentre vengono frustati dai loro aguzzini all'interno di una miniera. Ma tutto sommato, se questo tipo di idee erano inserite in un modo di fare horror che ormai non esiste più, esse non solo ci appaiono giustificate, ma assumono paradossalmente una sorta di interesse storico per l'appassionato cinefilo che nutre l'interesse di andare a rivedere e di approfondire lo stile e le trovate di ciò che appartiene al patrimonio creativo del Cinema di ieri.
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