8 ½

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Un film di Federico Fellini. Con Marcello Mastroianni, Claudia Cardinale, Anouk Aimée, Sandra Milo, Barbara Steele.
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Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 138 min. - Italia 1963. - Cineteca di Bologna MYMONETRO 8 ½ * * * * 1/2 valutazione media: 4,84 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
jekyll domenica 20 dicembre 2015
il teatro della vita Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Il procede su due livelli, reale e fantastico. Fellini scopre la finzione, l'inganno di quello che viene proposto come reale attraverso la scena del bagno, facendo sentire il rumore delle luci di scena. In questo momento crollano i confini tra fantasia e realtà, che erano stati nettamente definiti dallo stacco tra la prima sequenza chiaramente onirica alla successiva chiaramente realistica. Non vediamo mai il film che Guido voleva realizzare, perchè esso è la sua vita. Egli agisce da regista solo alla fine del film, accettando e riconciliandosi con tutti e con tutto. Fellini racconta una crisi esistenziale privata che dall'autobiografismo si allarga fino a una riflessione su quella dell'uomo contemporaneo. [+]

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angelino67 venerdì 27 maggio 2016
la perfezione del nulla Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Otto e mezzo parla di te, del tuo lavoro, dei tuoi rapporti con le donne... almeno per una intera generazione questo é stato il film, che racconta una situazione esistenziale così come faceva "La dolce vita", questa volta concentrandosi sul privato, e maturando le intuizioni e le geniali soluzioni cinematografiche del film precedente, con il quale costituisce una cerniera di capolavori nella filmografia felliniana, che, almeno in quegli anni, non aveva pari nel mondo. Il film é una eccezionale prova di linguaggio cinematografico, che, quando non usa soluzioni da cinema d'avanguardia, utilizza al massimo i contributi di talenti straordinari come il fotografo Gianni di Venanzo, l'ultimo dei grandi del bianco e nero, incoraggiato a sperimentare, il fido Nino Rota, che compone una delle sue colonne sonore celebri in tutto il mondo, lo scenografo e costumista Piero Gherardi che raddoppia l'Oscar già conseguito con "La dolce vita". [+]

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parsifal martedì 30 gennaio 2018
visioni e paure Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

IL Maestro Fellini, nel 1963, giunga a realizzare uno dei suoi più controvesi ed attraenti capolavori.IL titolo deriva dal fatto che il film in questione, dopo i sei diretti da solo ed i tre , condiretti con altri autori, sarebbe giustappunto l'ottavo e mezzo. Il suo intento , come disse ai produttori, era quello di mettere in scena , i pensieri , i sogni , le paure di un uomo di mezz'età raggiunto da una crisi personale e professionale.  Inizialmente ci furono delle difficoltà , il copione non esisteva ed il Maestro stesso non riusciva a dar corpo alle sue stesse idee . Poi , le cose si appianarono e conferito l'incarico a Mastroianni per interpretare Guido Anselmi, regista di mezz'età in crisi , si comincò con  la lavorazione vera e propria. [+]

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frdb82 sabato 21 maggio 2005
alternativa in fellini all'autobiografia di 8 1/2 Valutazione 4 stelle su cinque
52%
No
48%

Opinione diffusa sul cinema di Federico Fellini è che oggetto immediato e unico dell'analisi e della rappresentazione sia il sè dell'autore, che ogni film di Fellini sia direttamente Fellini e nient'altro, non potendosi affatto distinguere fra realtà e autobiografia, fra esterno e interno, stante la personalità avvolgente e sviluppata oltre misura dell'autore. A mio avviso si potrebbe invece distinguere l'opera a seconda se oggetto diretto sia l'autore o la realtà che lo circonda: l'autore, coltosi nelle pulsioni più intime, nei sogni più nascosti, nel rimosso più inesplorabile, nei vertici e abissi dell'anima, la realtà, oggetto di impressioni individuali e di trasfigurazione, di deformazione e di caricatura, ma in primo luogo oggetto di osservazione e fonte a sè stante e inesauribile di stimoli. [+]

[+] notevole, davvero (di karmobolo)
[+] concordo con karmobolo! (di sgubonius)
[+] solipsismo autocompiaciuto!??? (di poggi)
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catullo lunedì 25 ottobre 2010
il grande narciso Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%

Fellini che trasforma la sua crisi creativa dopo i trionfi della "dolce vita" in un film epico tra i più copiati della storia del cinema. Introduce l'onirico e la psicoanalisi nel linguaggio cinematografico lui che dai tempi de "la strada" è in psicanalisi junghiana. Ma sono convinto che il suo enorme narcisimo da grande affabulatore si serviva di questa terapia in cui cercava i segreti dei sogni e del subconscio scavando in se stesso come il cercatore d'oro scava nel letto del fiume o nelle viscere della terra. lo sappiamo che Fellini alle 10 di sera salutava tutti e andava a letto per sognare.Accusato di essere un narciso ripetitivo fellini ha coperto lo spazio di decenni con film uguali ai suoi sogni ma profondamente e fondalmentamente diversi l'uno dall'altro.

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biancaritacataldi mercoledì 17 agosto 2011
la non-idea Valutazione 5 stelle su cinque
67%
No
33%


1963. La prigione di Alcatraz ritira finalmente i suoi artigli e viene chiusa per sempre. Martin Luther King tiene il discorso I have a dream dinanzi ad un’immensa folla, piccola parte di un’umanità che sta cambiando. In una sera di giugno, il mondo perde Giovanni XXIII. Mina canta Stessa spiaggia, stesso mare con un taglio di capelli a caschetto che ha fatto storia. E Federico Fellini gira un film che non è un film. Lo intitola provvisoriamente “8 ½” perché non gli viene in mente niente di meglio. Perché non ha un’idea precisa, per la verità. Il grande regista si è ormai lasciato travolgere da una caotica giostra di pensieri, che vortica dentro di lui e che preme, preme insistentemente contro le pareti del suo corpo per uscire. [+]

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no_data mercoledì 29 aprile 2015
rappresentazione dell'anima Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
0%

Sogno, realtà, ricordi, visioni si intrecciano e cercano di delineare la soggettività, i tormenti, l'indecisione e la visione del mondo di Guido alias Federico, artista confuso immerso nell'Italia del boom. Il regista, con un progetto che non riesce ad ultimare, è soffocato dalle continue richieste da parte della sua troupe (attrici, produttore, tecnici) e dalle pressioni dell'amante e della moglie (è evidente il contrasto tra sogno e realtà). Per difendersi Guido fugge, mente spudoratamente e si rintana in sé stesso, nei suoi ricordi, nei suoi sogni. Quella di Guido (un Mastroianni fantastico) è la parabola dell'artista disilluso, che ha perso la gioia di vivere con gli altri; è Federico Fellini che mostra con sincerità le sue paure, i suo pensieri; è l'artista che, intrappolato nel traffico della società, spicca un volo irrazionale e viene riportato a terra bruscamente dalla realtà; è un sognatore ingenuo e sincero che desidera un harem dove amanti, mogli e puttane vadano d'accordo; è l'individuo che infine capisce l'importanza del vivere insieme, nel bene e nel male, cercando di cogliere il ritmo di quella danza che è la vita. [+]

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great steven giovedì 2 gennaio 2020
il mestiere di chi campa sulla propria fantasia. Valutazione 5 stelle su cinque
100%
No
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8½ (IT/FR, 1963) diretto da FEDERICO FELLINI. Interpretato da MARCELLO MASTROIANNI, ANOUK AIMéE, SANDRA MILO, CLAUDIA CARDINALE, ROSSELLA FALK, BARBARA STEELE, GUIDO ALBERTI, MARIO PISU, CATERINA BORATTO, ANNIBALE NINCHI, EDRA GALE, GIUDITTA RISSONE, POLIDOR
In crisi esistenziale e professionale, alle prese con un film da girare, un regista cinematografico fa una mobilitazione generale di emozioni, affetti, ricordi, sogni, complessi, bugie. Tutto ciò che lo circonda si ricopre di una languida stanchezza. I suoi rapporti interpersonali si fanno sempre più complessi, le sue esigenze richiedono soddisfacimenti molto arzigogolati e l’ispirazione si fa sentire a singhiozzo facendogli rincorrere un’idea dopo l’altra senza un materiale interessamento. [+]

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noia1 lunedì 5 gennaio 2015
il classico per eccellenza Valutazione 5 stelle su cinque
0%
No
0%

Un regista è in procinto di girare un film manca però la sceneggiatura.
Non so da dove cominciare, fin da subito salta all’occhio la bravura del regista con una sequenza onirica angosciante, così effettivamente è la vita di Guido Anselmi, regista all’apice del successo ora però in crisi, non una crisi artistica o esistenziale ma l’insieme di quelle più altre che lo prendono. Tramite l’esempio del regista, personaggio che di per sé è circondato da una marea di persone, Fellini mette in mostra quella che è la situazione dell’uomo contemporaneo, una persona piena di impegni e doveri spesso senza alcun senso come ad esempio l’impalcatura, una gigantesca struttura senza ruolo per il film in progetto. [+]

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stefanocapasso mercoledì 26 settembre 2018
surreale ricerca del bambino interiore Valutazione 4 stelle su cinque
0%
No
0%

Guido è un regista in crisi che non sa come portare avanti il suo film di fantascienza. Il produttore incalza, il rapporto con la moglie non è buono e quello con l’amante procede stancamente. Proprio la noia e la stanchezza caratterizzano questa fase di stallo del film e della sua vita.
Fellini firma quello che è considerato il film d’autore per eccellenza, usando il dispositivo della mise en abyme, il film nel film. Nel protagonista trasferisce la sua stessa difficoltà di portare avanti quello che diventerà 8 e mezzo e lo usa per esplorare i suoi deliri onirici, i suoi rapporti familiari e amorosi; tutto è messo in discussione e in cerca di un senso perduto, che è parallelo a quello della società del tempo. [+]

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