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Il peplum al suo meglio.Il classico mix di avventura ed esotismo è caratterizzato da bella fantasia con il popolo degli uomini-talpa bianco-vestiti che vivono in una città sotterranea e schiavizzano i popoli catturati per estrarre oro e diamanti.Ricche di fascino le scenografie(la gigantesca ruota azionata dai prigionieri,il nastro con pressa gigante per sbriciolare pepite e diamanti) e ben coreografate le sequenze d'azione.Divertente la lotta tra maciste e Bango e successivamente con lo scimmione pupazzoso.Puntuali i tocchi sadici a base di torture,a partire dal supplizio dei pesi a cui è sottoposto Maciste con l'impagabile tocco di erotismo nella reazione conturbata della regina che osserva.Oggi fa sorridere la rappresentazione di Bango,senza ombra di political correct(viene definito "il negro",si offre come schiavo a Maciste per averlo salvato e si lascia torturare per amore).Interessante la regina,spietata per la rabbia di non poter vedere il sole(ma ci sarà un twist a riguardo)e inconsapevolmente manovrata da chi dovrebbe essere il suo suddito più fedele.Grande successo di pubblico all'epoca.In sordina,la 18enne Raffaella Carrà,appena uscita dal Centro Sperimentale,interpreta Saliurà.
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