Scultore, poi critico d'arte, uomo di grande cultura generale e cinefila, Riccardo Freda é stato un grande talento del cinema italiano a lungo sottovalutato (non all'estero, specie in Francia che ha riconosciuto a lui il titolo di "autore") che sapeva fare miracoli con a disposizione mezzi molto limitati. La scena dell'inseguimento é stata girata nel traffico reale grazie alla straordinaria bravura dell'operatore. Grande prova degli attori, come quella del giovane tossicodipendente, che non ha dovuto fare che recitare se stesso visto che era realmente un tossicodipendente. Il film ha come protagonista il cane Dox, che, come dice il regista che non aveva peli sulla lingua, fosse stato di un altro paese avrebbe monumenti nazionali nelle piazze.
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Scultore, poi critico d'arte, uomo di grande cultura generale e cinefila, Riccardo Freda é stato un grande talento del cinema italiano a lungo sottovalutato (non all'estero, specie in Francia che ha riconosciuto a lui il titolo di "autore") che sapeva fare miracoli con a disposizione mezzi molto limitati. La scena dell'inseguimento é stata girata nel traffico reale grazie alla straordinaria bravura dell'operatore. Grande prova degli attori, come quella del giovane tossicodipendente, che non ha dovuto fare che recitare se stesso visto che era realmente un tossicodipendente. Il film ha come protagonista il cane Dox, che, come dice il regista che non aveva peli sulla lingua, fosse stato di un altro paese avrebbe monumenti nazionali nelle piazze. Dox era un vero cane poliziotto che aveva poteri che, come quelli che un altro grande e intelligente regista come Stanley Kubrick attribuiva ai suoi adorati cani e gatti, non possono che essere spiegati che con la percezione extrasensoriale. Così come tutta una vasta gamma di esperienze psichiche che tutti possiamo raccontare e che molti non lo fanno, per paura di essere presi per matti, burloni, imbroglioni o gente a caccia di pubblicità. Sembra che Piero Angela non abbia mai avuto simili esperienze (il che é plausibile, viste le sue reali limitate potenzialità intellettuali). Questo fregnone, che assieme al figlio Piero svolge una opera di programmato scetticismo al servizio di un potere materialista e antispiritualista, per svilire il paranormale e dimostrare che non esiste, ha una grossa ignoranza degli argomenti di cui parla, come dimostra per esempio una puntata televisiva in cui attribuisce a Guglielmo Marconi il merito di aver inventato la radio, invece di rivelare che é stato, come é stato riconosciuto dalla Corte Suprema degli Stati Uniti, il vero genio del XX secolo, Nikola Tesla, per il quale ridurre tutto alle esperienze razionali significava poco capire e poco sapere anche solo di scienza. Angela, che di scienza sa poco, é diventato ricco sfondato tanto da potersi permettere di pagare gli avvocati dei mafiosi (che costano un occhio) per difendersi dall'accusa di avere diffamato gli omeopati, mentre il povero Tesla, disinteressato al denaro, e che ha praticamente inventato il Ventesimo secolo (la corrente alternata, la radio, il motore elettrico, i mezzi telecomandati, le tecnologie radar e laser, i raggi x, il neon, gli automi meccanici), é morto nullatenente dopo essere fatto passare per pazzo perché aveva ipotizzato come distorcere o modificare il tempo e lo spazio, il teletrasporto, il viaggio nel tempo e la propulsione antigravità. Ma gli animali sono più vicini alla natura, e la natura (come pure ammette Angela in un suo libro, solo che lui si riferisce alla morale), ignora i nostri dogmi transitori. E non imbroglia, non truffa, non inganna. Il cane lo sa, e soprattutto lo fa. Grazie a Dox dunque, che Freda afferma avere questi poteri nella realtà, vengono condotte in porto intricate indagini per le quali l'eroe a quattro zampe viene decorato con due medaglie al valore. Il film si avvale anche della fotografia di qualità di Sandro D'Eva, uno dei veri grandi del mestiere, che ha esaltato tante pellicole altrimenti mediocri della commedia italiana conferendone smalto e brillantezza. Sempre sensibile alla bellezza femminile, Freda ne impiega ben straordinarie quattro: la brava quanto affascinante Eleonora Rossi Drago, Yvonne Furneaux, Giorgia Moll e Lyla Rocco, Miss Cinema 1953.
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