Pietro Bianchi
Bisogna vedere come, su un soggetto che ricorda i grandi romanzi neri ottocenteschi, ricchi di agnizioni, colpi d scena e banditi dal cuore duro come la pietra, il sottile Losey ha saputo costruire un romanzo per immagini, denso di fatti, di un’indagine psicologica attenta e che, proprio alla Brecht, si risolve in una gelida ma dura denunzia delle contraddizioni della società attuale. È caratteristico chi quando (L’inchiesta dell’ispettore Morgan) raffigura un poliziotto, come quando (Giungla di cemento) mette in scena un criminale, il regista si serva dello stesso interprete, quasi a far intendere che circostanze diverse possono produrre li stesso tipo d’uomo. [...]
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