La tentazione del signor Smith

Autore di tante commedie, tra cui"THe Pink Panther", in questo"This Happy Feeling"(1958)Blake Edwards, anche sceneggiatore, da un soggetto di F.Hugh Herbert, affronta il tema dell'infatuazione di una giovane segretaria per un maturo ex(ma non proprio ex, come dimostra il finale)attore di teatro. Di per sé il film non brillerebbe per originalità, appunto, se non ci fossero alcuni spunti decisamente interessanti: dopo il predicozzo finale di mister Smith sull'amore e sulla necessità che esso non sia mera infatuazione, lo di vede osannato dal pubblico teatrlae quando recita nuovamente in un testo inedito, dove, chiaramente, si capisce il "playing the play"che dunque può riferirsi anche al"prima", come dire"tutto è spettacolo, più che vita". [+]

Autore di tante commedie, tra cui"THe Pink Panther", in questo"This Happy Feeling"(1958)Blake Edwards, anche sceneggiatore, da un soggetto di F.Hugh Herbert, affronta il tema dell'infatuazione di una giovane segretaria per un maturo ex(ma non proprio ex, come dimostra il finale)attore di teatro. Di per sé il film non brillerebbe per originalità, appunto, se non ci fossero alcuni spunti decisamente interessanti: dopo il predicozzo finale di mister Smith sull'amore e sulla necessità che esso non sia mera infatuazione, lo di vede osannato dal pubblico teatrlae quando recita nuovamente in un testo inedito, dove, chiaramente, si capisce il "playing the play"che dunque può riferirsi anche al"prima", come dire"tutto è spettacolo, più che vita"... Ma non basta: le battute, già all'inizio, sull'anziana domestica alcolizzata, ex.attrice che"a sedici anni ha recitato "Amleto"; appunto nel ruolo di AMleto; forse, se avesse interpretato Ofelia", non sarebbe caduta nell'alcol" e ancora l'irruzione improvvisa di un gabbiano in scena(dovrei dire "set", ma l'equivoco è voluto proprio dal film di Edwards), peraltro solamente ferito di striscio dallìanziana domestica che voleva sparare a un...pollo. Tanti piccoli equivoci, poi, disseminati per via, che ci costringono a riflettere su quanto è"necessario", quanto p"casuale", sempre con lo humor di Edwards, autore di commedia ben diverso dal solito routinario autore di film "comici", dove la dicotomia non sarà mai abbastanza accentuata.... Decisamente un'operina piacevole, ma anche intelligente, che ci fa pensare, ci fa considerare quanto nel corso del tempo abbiamo magari stabilito raffronti con"filmetti"di carattere solo apparentemente simili, menre in realtà sono sosatanzialmente fatui.. Il tutto quasi sempre in interni(la casa di mister Smith, qualche casa in cui si danno"feste danzanti"), con qualche giro in macchina, anche quello non casuale(quasi all'inzio il famoso accompagnamento in macchina della ragazza-.segretaria che darà luogo a vari equivoci, tanto per cambiare...) : Il tutto è decisamente interessante, appunto, per vari motivi e su vari piani; ma anche solo a livello meramente formale, non sarà sciocco considerare la grande cura dei dettagli che caratterizza la fai,mografia di Edwards- Curd Ju"rgens, allora tedesco che allora(ossia tra fine anni 1950-inizio 1960) tentatava la via di Hollywood,è attore capace, bravina è Debbie Reynolds, la giovane segretaria, attrice cantante forse non eccelsa ma brava per gli standard dell'epoca, mentre John Saxon e Mary Astor sono, dal canto looro notevoli co.interpreti di quello che sostanzialmente è un jeu à deux... uno di quei film, questo, che forse non viene troppo lungamente esminato nelle storie del cinema, che però non è per nulla banale, raggiungendo anzi notevoli risultati da vari punti di vista, come si è cercato di dire Frnak Skinner e Henry mancini(che poi sarà abituale compistore per i film di Edwards hanno qui composto musiche sempre adeguate, non troppo"dure", ma assolutamente adeguate all'azione e spsso alla sua preparazione.... El Gato [-]