gianni lucini
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domenica 27 novembre 2011
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l'inizio del cosiddetto "presley business"
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Il 16 novembre 1956 viene distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il primo film di Elvis Presley, "Love me tender", che verrà esportato anche in Italia con il sorprendente titolo di "Fratelli rivali". Il lungometraggio segna il debutto sul grande schermo del ragazzone bianco amato dalle teen-ager che ha saputo addomesticare il rock and roll. Artefice dell'incontro di Elvis con il cinema è stato Hal Wallis, il magnate che l'anno prima l'ha convinto a firmare un sostanzioso contratto con la 20th Century Fox. Con la tipica programmazione hollywoodiana nulla è stato lasciato al caso. Anticipazioni e scandaletti inventati dagli abili uffici stampa hanno costellato le cronache per tutta la lavorazione dei film.
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Il 16 novembre 1956 viene distribuito nelle sale cinematografiche statunitensi il primo film di Elvis Presley, "Love me tender", che verrà esportato anche in Italia con il sorprendente titolo di "Fratelli rivali". Il lungometraggio segna il debutto sul grande schermo del ragazzone bianco amato dalle teen-ager che ha saputo addomesticare il rock and roll. Artefice dell'incontro di Elvis con il cinema è stato Hal Wallis, il magnate che l'anno prima l'ha convinto a firmare un sostanzioso contratto con la 20th Century Fox. Con la tipica programmazione hollywoodiana nulla è stato lasciato al caso. Anticipazioni e scandaletti inventati dagli abili uffici stampa hanno costellato le cronache per tutta la lavorazione dei film. Molto tempo prima della sua uscita nelle sale nella centralissima Times Square di New York è stata collocata una sagoma bianca alta più di quindici metri con un enorme punto interrogativo al centro. Giorno dopo giorno sono stati aggiunti i contorni, poi lo sfondo e, infine, l'immagine di Elvis. Le cronache riportano che nel giorno in cui l'immagine del cantante è stata collocata al centro della sagoma il traffico è rimasto bloccato a lungo da un numero crescente di giovani fans entusiasti. Anche l'improbabile diventa vero nel lancio di quello che viene presentato come l'evento cinematografico dell'anno. Una volta preparato il terreno la Fox provvede a stampare un numero record di copie della pellicola in modo da poter invadere tutti i principali cinema degli Stati Uniti. Il risultato è all'altezza delle aspettative: in tre giorni di programmazione il fílm copre le spese d'incasso. La storia, d'ambientazione western, racconta le vicende di due fratelli innamorati della stessa ragazza alla fine della Guerra di Secessione. Probabilmente, senza la presenza di Elvis Presley, il film non avrebbe retto neppure un giorno di programmazione. Ma Elvis c'è e questo ai suoi fans basta. Quel 16 dicembre 1956 segna l'inizio del cosiddetto "Presley business", una vera e propria organizzazione commerciale che nasce per sfruttare al meglio il fenomeno di massa. Magliette, jeans, pupazzi, giubbotti, stivali, cuscini e altri getti trovano spazio sul mercato grazie all'immagine del cantante. Sul piano musicale il film rappresenta un passo in più verso la definitiva normalizzazione del (ribelle?) Elvis Presley che, nonostante la forza della canzone che dà il titolo al film, appare sdolcinato e sempre più uguale ai tradizionali interpreti bianchi di country.
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fresno1606
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domenica 21 agosto 2011
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basso livello, ma non bassissimo.
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I film vanno giudicati in base alle aspettative: quanto più un film suscita interesse nel pubblico prima di uscire, tanto più all'uscita deve soddisfare il pubblico stesso. Ora, Love me tender è un film assolutamente senza pretese, a chiaro scopo "pubblicitario" di un giovane Elvis Presley, le cui performance musicali sono inserite in un contesto volutamente e consapevolmente debole, che funge solo (o quasi) da filo conduttore tra le varie canzoni. La trama, nella sua semplicità, ingenuità, banalità, scontatezza (ma queste sono caratteristiche comuni a molti altri film ritenuti "originali" o simili) cattura comunque l'interesse dello spettatore che si trova davanti una trama di per sè drammatica, anche se trattata molto superficialmente, intervallata momenti musicali spensierati, leggeri ed efficaci, all'interno di un prodotto finito che è però complessivamente mediocre.
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I film vanno giudicati in base alle aspettative: quanto più un film suscita interesse nel pubblico prima di uscire, tanto più all'uscita deve soddisfare il pubblico stesso. Ora, Love me tender è un film assolutamente senza pretese, a chiaro scopo "pubblicitario" di un giovane Elvis Presley, le cui performance musicali sono inserite in un contesto volutamente e consapevolmente debole, che funge solo (o quasi) da filo conduttore tra le varie canzoni. La trama, nella sua semplicità, ingenuità, banalità, scontatezza (ma queste sono caratteristiche comuni a molti altri film ritenuti "originali" o simili) cattura comunque l'interesse dello spettatore che si trova davanti una trama di per sè drammatica, anche se trattata molto superficialmente, intervallata momenti musicali spensierati, leggeri ed efficaci, all'interno di un prodotto finito che è però complessivamente mediocre. Ma nessuno s'aspettava fosse un capolavoro, e nessuno ancora oggigiorno se lo dovrebbe aspettare: per quel che erano le intenzioni dei produttori e del regista, il film - detto terra terra - non è malaccio.
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anonimo
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martedì 12 ottobre 2004
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elvis attore o cantante?
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Un Western poco credibile in cui, Elvis, interpretando un buon ragazzo di sani principi e affettuosità famigliari tra una canzone x la madre, una per la moglie e una per la festa del paese, deve vedersela con il ritorno dalla guerra del fratello, ignaro che Elvis, ne aveva sposato la fidanzata. Pur cercando, in accordo con il fratello, una tranquillità domestica, Elvis viene sopraffatto dalla gelosia che la moglie scappi con il fratello. Tra un dissapore e l'altro i due fratelli vengono istigati uno contro l'altro ma, propio quando Elvis cerca di riappacificarsi con il fratello, viene colpito a morte da un proiettile destinato al fratello. Il film è esile e pur affidandolo a attori gia affermati come la bellissima Debra Page fa fatica a convincere, tutto questo a discapito di un Elvis-attore che, pur impegnato a valorizzare le sue capacità recitative, non viene minimamente preso in considerazione, destinando il successo di questo film interamente alle bellissime canzone e al fascino magnetico che Elvis emana mentre canta e che lo accompagnerà per tutta la sua carriera sia come attore che come cantante.
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