La magnifica preda |
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Un film di Otto Preminger.
Con Robert Mitchum, Marilyn Monroe, Rory Calhoun
Titolo originale River of no Return.
Western,
Ratings: Kids+16,
durata 95 min.
- USA 1954.
MYMONETRO
La magnifica preda
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Il fiume senza ritorno
di JasonFeedback: 0 |
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sabato 2 aprile 2005 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Questo fu l'unico western girato da Marilyn Monroe ed è quasi superfluo aggiungere che non lo amò mai, reputandolo, a torto, a mio avviso, nonostante la presenza indubbia di alcuni fastidiosi stereotipi, un western "di serie zeta", per usare la sua stessa espressione; nè d'altronde apprezzò mai il genere western in sè, considerandolo, questa volta con un certo fondo di verità, un genere più adatto agli uomini che alle donne, dove queste ultime finivano inevitabilmente per essere sempre e solo di contorno. Eppure il suo ruolo in questo film è tutt'altro che secondario. Il suo lungo e periglioso viaggio in zattera sul fiume impetuoso e senza ritorno in compagnia del fattore Mitchum/Calder e di suo figlio Marco è in fondo una metafora del percorso della vita e forse un itinerario obbligato che permette a Marilyn/Kay, cantante di saloon in uno dei villaggi di frontiera sorti frettolosamente in seguito alla corsa all'oro, di poter fare un decisivo confronto tra il giocatore d'azzardo, baro, violento e sleale a cui è legata e l'agricoltore rozzo ma coraggioso, leale e pieno di tenero affetto paterno per suo figlio. E Marilyn/kay non avrà dubbi alla fine nello scegliere una vita domestica di moglie e madre e colma di affetti famigliari e nel ripudiare la tenue prospettiva di una vita scintillante piena di lustrini e abiti di lusso ma falsa, bugiarda ed effimera come una miniera d'oro vinta barando a poker. La scena cult che visivamente suggella tutto ciò e chiude il film è di quelle ormai entrate nella leggenda del cinema, con una Marilyn che si toglie le scarpette rosse da saloon e le getta nella polvere mentre il carro la conduce verso la sua nuova vita. Scena meravigliosa e indimenticabile. Altri momenti significativi sono le splendide canzoni cantate in modo elettrizzante da Marilyn, tra cui l'evocativa "One silver dollar" sotto un tendone e davanti a una estasiata platea di cercatori d'oro, la dolce "Down in the meadow" cantata per Marco accompagnandosi con la chitarra e la struggente "River of no return" che dà poi il titolo al film nella versione originale. Una curiosità: Marilyn Monroe e Robert Mitchum si erano già conosciuti poco meno di dieci anni prima in ... fabbrica, quando entrambi erano giovani operai presso uno stabilimento che produceva paracadute per conto dell'aviazione. L'avrebbero mai immaginato che si sarebbero ritrovati insieme dieci anni dopo sul set di un film come protagonisti? Forse solo in America poteva succedere...
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